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Nel 2012 si è calcolato che i suicidi direttamente riportabili ad uno stato di disperazione dovuto alla crisi economica sono stati 500. E' la Comitas - associazione di microimprese nata per contrastare i diritti negati - a dare questo assurdo bollettino che sa di genocidio di Stato. Per ovvie ragioni, possiamo immaginare che il 2013 non sarà migliorativo di questa tendenza. Se è pur vero che è stato calcolato che i suicidi – genericamente parlando – nel nostro paese sembrano diminuire, il dato allarmante è che stanno aumentando quelli legati alla crisi economica. Le istituzioni – tutte le istituzioni – guardano da un'altra parte. A quanto pare, 500 morti in Italia a causa della disperazione economica, non fanno testo, non portano a generare contromosse a sostegno della popolazione in crisi che, a ben guardare, spesso è più una crisi generata dai malgoverni e da uno Stato ormai palesemente venduto alla corruzione, alla strategia della maggiore vessazione perpetrata ai danni dei cittadini e della massima pressione negativa in ogni ambito possibile e pure impossibile dell'esistenza umana. Se a tutto ciò, corrispondessero azioni – da parte dei componenti istituzionali – tese a far parte di coloro su cui la crisi grava pesantemente, potremmo dire di vivere in una nazione equa, con uno Stato sociale e governi che sanno quale sia l'unica ragione per cui vengono composti. La pessima notizia fra le troppe è che non solo non è così ma – peggio nel peggio – proprio i personaggi che compongono l'architettura istituzionale sono i primi a mettere in atto azioni e demolizioni che tendono solo a un obiettivo, ormai chiarissimo: abbattere per quanto possibile il maggior numero di cittadini con tutte le "armi" messe a disposizione da un potere assurdo, illimitato, aberrante che sul tema della "crisi economica" sta mettendo in atto un genocidio vero e proprio che ogni giorno ci mostra un nuovo capitolo e nuove armi. "Ovviamente" un genocidio perpetrato nei confronti dei cosiddetti cittadini "comuni", delle piccole e medie imprese, dei pensionati… Gli "altri", quella fetta rappresentata da un dieci per cento della popolazione totale, vengono invece accarezzati, sostenuti, premiati. Persino quando compiono gli atti più infami come la grande evasione fiscale, i falsi in bilancio e qualsiasi nefandezza che a nessun cittadino medio sarebbe mai e poi mai consentita. E' ora di finirla con le analisi e le analisi delle analisi: in Italia non c'è governo e non da oggi. La storia è vecchia e va oltre il solito deprecato secondo ventennio in Italia. La scalata al potere della politica, è probabilmente iniziata con l'avvento della prima Repubblica o poco dopo. Gli "Onorevoli" che un tempo si occupavano gratuitamente di politica e lo facevano perché era un onore servire il Paese (da qui il termine Onorevole) ci misero poco a capire che dall'Italia e gli Italiani si sarebbe potuto ottenere molto. E' del 1965 la Legge che, in un solo foglio (…) traccia le linee ancor oggi utilizzate per ciò che riguarda gli emolumenti dei parlamentari italiani. Ciò che spicca fra i pochi articoli è una norma, a noi sconosciuta, che spiega come gli onorari degli onorevoli non sono passibili di pignoramento. Qualsiasi cosa accada, qualsiasi atto contro la Comunità l'Onorevole di turno metta in atto. Partendo da ciò, possiamo quindi dire che dai tempi dei nostri padri costituenti, visionari e futuristi sognatori di un'epoca che sembra lontana di milioni di anni, c'è voluto davvero poco per passare a uno Stato di potere. Il peggior regime dittatoriale del mondo occidentale è qui, a casa nostra. Contraffatto per decenni dall'altalenare di governi più o meno eletti da una popolazione sempre meno sovrana, il regime di dittatura in Italia ha passato indenne ogni manifesta campagna per la realizzazione di una vera e piena Democrazia. Anzi: parlando costantemente e riflettendo ambiguamente su come fare dell'Italia un Paese civile e democratico, abbiamo assistito alla rottamazione totale di qualsiasi criterio di democrazia, libertà ed equità. Può uno Stato avverso ai propri cittadini essere lo Stato di una nazione civile? No. Può uno Stato che genera costantemente azioni vessatorie sull'uguaglianza, il diritto al lavoro, al compenso, al sostegno, essere considerato uno Stato democratico? No. Sono anni ed anni che non si parla d'altro che di Riforme e Normative che dovrebbero ristabilire il senso di equità e dignità nel paese: parole. Nient'altro. Utilizzate come in una costante campagna elettorale che serve solo a tenere tutti in attesa. Di qualcosa che nessuno realizza e realizzerà mai. Guardate se qualcuno ha tolto non tanto l'Ente Equitalia quanto le aberranti normative che consentono all'Ente di avere diritto di vita e di morte sui cittadini, siano essi morosi o meno. E che dire della Legge elettorale vergognosa che ci è stata "regalata" e che tutt'ora è lì, a confermarci che non abbiamo uno Stato amico ma nemico e governi ancor più nemici. Per non parlare dell'arroganza con cui "loro" i "signori della politica" – che politica non fanno – mentre sciorinano trite e ritrite storielle sulla mancanza di denaro, si garantiscono sempre e comunque emolumenti fra i più alti in Europa mentre la gente "comune" ambirebbe semmai ad averlo, un emolumento. Ma come, se proprio lo Stato e i governi hanno fatto di tutto negli anni per sottrarre il diritto al lavoro a tutti, giovani e adulti. Ci propinano i loro scandali e le loro corruzioni ormai, come fossero notizie di attualità e non di cronaca giudiziaria. Scompaiono pe una settimana dopo esser stati protagonisti di un qualche grande furto di denaro pubblico, di un atto di corruzione o di qualsiasi cosa neghi la nostra sovranità ed anche lo sviluppo del paese, per ricomparire – ignobili protagonisti di un teatro di cui sono unici attori – come se niente fosse. Guardate i tanti casi assurdi che tutti abbiamo scoperto da poco: la Lega, i Fiorito e Lusi e compagni, le false lauree comprate coi nostri soldi, i doppi e tripli incarichi, i Razzi e Scilipoti… Nonostante tutto, malgrado tutto…Sono ancora tutti lì a dettar Legge. Vi sembra normale tutto questo e vi sembra accettabile? Signori siamo giunti al capitolo finale che è però capitolo iniziale di un altro periodo – peggiorativo per quanto possibile – che già si intravvede chiaramente. La notizia per cui "grazie" al DL "Salva Italia" (e ammazza Italiani) ora sarà possibile pignorare l'intera mensilità della pensione e dello stipendio, la dice lunga sul livello di vessazioni che ci stanno chiedendo di sopportare. Il fatto che Napolitano e i suoi assurdi "saggi" oggi fra le tante castronerie abbiano ribadito l'assoluta "necessità dei finanziamenti ai partiti" vi chiarisca una volta per tutte le idee. Che fare, in una situazione in cui è palese che la crisi esiste in Italia per il solo fatto che per decenni la classe dirigente ha pensato bene – invece di condurre bene il paese e i suoi abitanti – di auto alimentarsi potere, economico e istituzionale? Buttarli giù dalla torre. Tutti. E semmai costituire Commissioni speciali di cittadini in ogni Regione, che siano in grado di intendere e di volere nella bella avventura di salvare la nazione e tutti noi. Prendersi cura di se stessi, del proprio presente e del proprio futuro non è né impossibile né difficile. Ma se mai si inizia a percorrere questa strada, mai si potrà dire: lo abbiamo fatto D'altra parte, considerando le cifre in costante aumento dei disoccupati in ogni ambito professionale, quanta gente oggi come oggi potrebbe dare il proprio tempo per una causa giusta, condivisibile, onorevole e da eroi della nazione? Non dobbiamo più lasciare che questi pseudo politici riempiano le loro giornate con lunghe sessioni di accordi e contro accordi per assumere un potere sempre maggiore e di non lavorare minimamente per il bene della nazione. Lavoro peraltro, che pur non essendo svolto viene incredibilmente pagato a peso d'oro da tutti noi. Nel caso in cui questa idea piacesse a voi lettori, contattatemi: la costituzione di un vero Movimento di azione cittadina, composto da cittadini liberi, preparati e motivati a ricostruire l'Italia è permessa dalla Legge e dalla nostra Costituzione.
Urge un Governo sociale: possiamo costituirlo solo noi cittadini by Emilia Urso Anfuso is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License. Based on a work at http://www.gliscomunicati.com/content.asp?contentid=2575. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 11:19:00 |
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