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Il titolo fa beffe dell'antica canzone popolare romana "La società dei magnaccioni". Inno di quei bulli un po' piacioni e sopra le righe, protagonisti di un'epoca lontana che, in paragone a certi protagonisti" attuali, fanno davvero sorridere. Ma a ben guardare, il testo ha una doppia valenza. Quella intrinseca infatti è puntare il dito contro il potere corrotto e magnaccione appunto, ai danni del popolo. Ieri come oggi, il popolo è stremato da "poteri" che infliggono pene quotidiane a tutti coloro che non fanno parte del "Clan". Clan si e non "casta" come impropriamente si usa dire oggi, riferendosi a personaggi degli ambienti politici. Le parole hanno ancora un senso, anche se tutti fanno di tutto ogni giorno per farglielo perdere del tutto. La parola "casta" infatti – non lo crederete mai - in portoghese significa puro, non contaminato e si avvicina anche all'italiano "casto" - raggruppa due concetti legati tra loro, ma differenti e talvolta antagonisti, nella società indiana (Da Wikipedia) "Clan" invece, è un termine di origine gaelica (clann) che significa letteralmente figli oppure famiglia, e identifica genericamente un'aggregazione di persone unite da gradi di parentela o di affinità, oppure di comunanza di interessi. Talvolta viene usato il sostantivo "lignaggio", che indica un insieme di persone che discendono da un unico antenato. Quindi: intanto, rimettiamo i termini al posto giusto che male non ci fa. In questi giorni, il "clan" dei politici - compatto – gioca a farsi la guerra a colpi di grande effetto…A parole. C'è chi vuole restituire miliardi ai cittadini, chi giura di abbassare le imposte, chi di non allearsi mai con…Chi fa giuramento di onestà, chi di affidabilità… Peccato che siano giuramenti da candidato, e come tali vanno presi. Spicca in quest'orda di barbari assetati di voti, la "perla" di Oscar Giannino: il millantato titolo accademico che si vuol far passare quasi come una bagattella, una minchiatella di poco conto. Sapete da chi? Dagli italiani. Vi basta entrare su Facebook o su Twitter ad esempio, per leggere come l'italiano medio sia sempre pronto a chiudere un occhio e pure due, su quelli che ormai vengono considerati al di sotto di peccati veniali. Grande errore. In special modo ora, in questo preciso momento storico in cui l'Italia è in declino "grazie" al fatto anche che per codice genetico l'Italiano medio è avvezzo ad "abbozzare", chiudere un occhio e di conseguenza accettare peccati veniali e peccati mostruosi mettendoli allo stessi livello, è assolutamente necessario negare qualsiasi forma di contraffazione, millantazione, bugia. Perché è proprio assecondando costantemente questa tendenza che ci ritroviamo ad avere nel nostro territorio situazioni che in altri paesi avrebbero già scatenato la guerra civile. Tolleranza zero per: - chi mente - chi corrompe ed è corrotto - chi millanta titoli e credito - chi giura e promette cose palesemente irrealizzabili - chi compra voti con denaro o promesse di lavoro e varie - chi prende sistematicamente in giro i cittadini comuni abusando già in campagna elettorale di quel misero "potere" che sente di possedere in virtù (…) dell'essere candidato Insomma: tolleranza zero verso qualsiasi forma di disonestà. E' così che si cambia – in bene – la nazione. E' imponendosi rigidamente di non accettare alcuna forma di compromesso, che si esce dal tunnel dell'illegalità, della corruzione e di conseguenza, si può poi imporre a chi viene delegato a governare il Paese, di non sgarrare. Mai. A molti apparirà rigido. Vorrei ricordare a tutti, che non è accettando anche il più piccolo errore che si esce dal baratro. Anzi. Questa nazione ha necessità di pulizia. Di onestà. Di trasparenza. E queste cose non si ottengono abbozzando, pensando che c'è di peggio, che tanto… Questo è il metodo per continuare ad andare avanti alla bell'e meglio, come abbiamo sempre fatto. Per ritrovarci nella fogna in cui siamo. Tolleranza zero. Partendo proprio dal basso. Da una popolazione che deve prima di tutto, aver fiducia in se stessa, per poi poter verificare se poter avere fiducia in questo o quello. Altrimenti, il prossimo inno italiano sarà: "La società dei magnaccioni". E l'avremo voluto noi. Sarà "normale" che il "clan" dei cosiddetti "politici" cammini per le strade con l'arroganza del bullo da strapazzo. Sarà considerato "normale" che questi bulli da strapazzo si facciano beffe dei cittadini, che vivano alle loro spalle e che gli stessi, affamino il popolo. Sapete perché in certe nazioni europee certe squallide cose che ci accadono in Italia non possono accadere? Non certo perché i politici sono tutti onesti. E' la società civile ad avere una profonda conoscenza del criterio di onestà. E fa di tutto per farlo rispettare. Per una volta: copiamo una cosa giusta dalle altre nazioni…
Campagna elettorale: "Datece i soldi che passamo noi". Così non cambierà mai nulla.... by Emilia Urso Anfuso is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License. Based on a work at http://www.gliscomunicati.com/content.asp?contentid=2498. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 18:24:18 |
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