Sei nella sezione Italia   -> Categoria:  Attualita  
La 'crisi' ai tempi dell’Iphone5

La 'crisi' ai tempi dell’Iphone5
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 28/09/2012

 

Mala tempora currunt. Espressione latina che esprime in maniera molto netta e chiara i tempi in cui viviamo. Attenzione però: questa frase non determina nulla che abbia a che fare con la crisi economia. No. E' esattamente legata all'andamento – negativo – delle cose rispetto all'epoca in cui si vive.

Ma in che epoca appunto stiamo vivendo? In Italia si sproloquia di crisi economica da tempo. Chiediamoci: cosa dovrebbe essere nella realtà dei fatti una grande "crisi economica nazionale"? Ai più, ad una analisi superficiale, verrà in mente la penuria di denaro. L'indisponibilità finanziaria su larga scala. La carenza effettiva di liquidi.

Ebbene, non è così. Non è questo.

Innanzitutto, è bene soffermarsi sulla percezione della crisi. Percezione sapientemente inoculata da chi muove i fili dei giochi internazionali. Da un lato infatti, assistiamo allo scialacquare di enormi risorse economiche pubbliche che sembrano non trovare mai fine. Dall'altro, si assiste ai colpi tremendi assestati contro ogni tipo di agevolazione sociale nei confronti dei cittadini. Si chiama "allargare la forbice". Aumentare cioè la disparità fra due mondi: quello della gente comune che "deve" trovare mille difficoltà per sostenere se stessa, e quello di coloro – strettissima cerchia – che attraverso l'imposizione della condanna a tirare a campare ai danni della maggioranza (unica vera maggioranza è il popolo) che di conseguenza vive nella costanza della criticità. Sia essa economica, politica o sociale.

Per far ciò, si adottano vari mezzi. Si alimenta la disoccupazione sostenendo al massimo le imprese nei loro giochi di potere (e di fuoriuscita dalla nazione). Si impongono "sacrifici" anche se non ce ne sarebbe alcun bisogno. Si tagliano risorse ai comparti fondamentali…

Giorno dopo giorno, tutti ci sentiamo – ovviamente – vittime di una crisi senza pari. Senza mai dirci però, onestamente, che non di crisi economica si tratta ma sistemica. A tutto tondo. E comprende sia il popolo dei pochi che dei più.

Per un attimo, guardiamo ai fatti e non ai dati statistici o alle sessioni televisive politiche che – ve ne eravate accorti? – non contengono null'altro che la presenza scenica dei protagonisti.

I fatti ci dicono senz'altro che, "grazie" alla percezione della crisi, la gente ha chiuso ben stretti i cordoni delle borse. Borse spesso piene di beni, sapientemente occultati. Non parlo qui dei grandi e riconosciuti ricchi d'Italia. Parlo di coloro che col solito sudore della fronte hanno messo insieme negli anni gruzzoli non da poco.

Costoro possiedono. Ma non rivelano di possedere. Fino a che gli è possibile. Lo Stato, i governi, lo sanno e lasciano fare. Hanno sempre il polso reale della situazione economica di massa. Ovvio. Se non ce l'avessero dovremmo chiederci in che mondo viviamo.

Vivono campicchiando. Sostengono la popolazione dei nuovi italiani: i giovani. Occultano beni e libretti postali o – spesso – cospicue somme di denaro in contanti nascoste magari sotto la famosa mattonella.

Poi, d'improvviso, la rivelazione: lo stesso popolo di indignati "causa" crisi economica che li rende (…) poveri che più poveri non si può, ha un guizzo di passione e ricchezza, apre i cordoni della solita borsa e genera enormi file con tanto di attesa notturna nei sacchi a pelo, per consentire al popolo dei giovani in crisi - quelli "senza lavoro a 15 o 25 anni" (…) – di far parte di coloro che ce l'hanno.

Cosa? Ma l'Iphone ovviamente. 800 euro di pura follia sotto forma di scocca e microchips. Che sia il 5 o i futuri 6..7… Poco importa. Il popolo poco prima "vittima" di vessazioni, richieste di lacrime e sangue, povertà avvilente, incondizionato odio verso coloro che li porta alla generazione del conflitto fra società civile ed istituzioni, si presenza – puntualissimo . all'appuntamento.

Insomma: un vero caso di schizofrenia collettiva. In fila di fronte al punto vendita agognato, trovi le stesse facce che il giorno prima agognavano uno stipendio. Gli stessi che – intervistati – piangono per una crisi sconvolgente che non li mette in grado d i formare famiglie o comprare prime case che – forse – costerebbero sostanzialmente meno, in percentuale, dell'agognato oggetto del desiderio.

Pensare che le Istituzioni non studino e non conoscano questi fenomeni è follia pura.

Scatenare l'inferno per stare in fila all'alba per essere fra i proprietari di un oggetto del tutto inutile al costo di una piccola fortuna, non può che far si che poi – dati ala mano – la prossima stangata sia peggiore. Il prossimo sostegno alle imprese contro ipotetici "lavoratori" sia più forte, e così via.

Nessuno infatti produce questi dati. Quelli di tutti coloro che in effetti – magia! – trovano risorse per sostenere il mercato che poi (è un vero cane che si morde la coda) viene costantemente preso di mira dagli stessi acquirenti degli oggetti che il mercato propone.

Immaginiamo, servizio del TG1 "Statisticamente, un Italiano su tre possiede l'ultimo modello di Iphone. 1 su 2 l'ultimo modello di Ipad. 1 su 3 fra i giovani, l'ultimo modello di mini car"… No, impossibile. Non si percepirebbe più alcun sintomo di crisi.

Meglio far finta di nulla. Alimentare le file fuori dai nuovi venditori di puro fumo. Contare ogni singolo soggetto che vi entri per aggiudicarsi il totem del momento. Mettere in sicurezza questi dati e su di essi, generare nuove spremiture di oboli. Perché sono questi i dati salienti, quelli che più interessano le istituzioni. Cosa compri. Come. Quando. Quanti soldi spendi.

Lo conferma il fatto, che è in atto una nuova rivoluzione fiscale: dovremo ora dichiarare ogni più piccola spesa. Qualsiasi tipo di spesa. Quanto spendiamo per vestirci, sfamarci, sposarci, divertirci, fare regali… E se i conti sforano del 20% rispetto a quanto si dichiara di (non ) avere, ecco cadere la mannaia.

A chi lamenta metodi da regime sento di dire: ci si poteva pensare prima.

Due più due, fa sempre quattro. Persino in Italia.
Licenza Creative Commons
La "crisi" ai tempi dell'Iphone5 by Emilia Urso Anfuso is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.
Based on a work at http://www.gliscomunicati.com/content.asp?contentid=2321.
/




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 21/11/2024 18:33:28

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Attualita

Autore: Angela Frazzetta - Redazione Attualita'
Data: 25/05/2020
60.000 assistenti civici volontari per il rispetto del distanziamento sociale

I sindaci italiani arruoleranno 60.000 volontari maggiorenni, a patto che siano siano disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza o di ammortizzatori sociali.

Leggi l'articolo

Autore: Sara Preatoni - Redazione Attualita'
Data: 23/05/2020
Fake news: come riconoscerle

Se volessimo individuare un trend che purtroppo sta caratterizzando questi ultimi anni, sicuramente la diffusione delle “fake news” sarebbe uno di questi. Cosa sono le fake news?

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale di Daniel Abruzzese
Data: 19/05/2020
La crisi del lowcost: la fine dell'Europa?

Al di là dell’ottimismo sbandierato da Ryanair, che vorrebbe invogliare i clienti a tornare a volare ancora prima della fine dell’estate, l’era dei voli lowcost pare volgere al termine. 

Leggi l'articolo

Autore: Sergio Ragaini - Redazione Attualita'
Data: 18/05/2020
Se non puoi combatterli….

Questa è la vita: andare verso la bellezza, andare verso l’armonia. La vita è contatto, scambio. Non è ritrarsi, non è allontanarsi credo che il vero virus sia proprio questo allontanarsi, questo evitare il contatto e lo scambio, questo impedire le relazioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -