Ma facciamo un elenco, per comprendere meglio.

Prima similitudine con il sisma avvenuto il 6 Aprile 2009 in Abruzzo da associare a quelli che ancora scuotono il territorio emiliano e non solo: L'INGV  – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, "decide" ad un tratto che i reali gradi di magnitudo sono minori rispetto a quelli dichiarati dalle varie testate nazionali e li fa "scendere" a circa 6. Accadde la stessa identica cosa pe ril terremoto in Abruzzo e le polemiche in questo senso, furono feroci. Perché mai abbassare tale dato? Perché – si scoprì col terremoto abruzzese, al di sotto di un certo grado di magnitudo, lo Stato NON riconosce il finanziamento totale per la ricostruzione, sia in ambito privato che imprenditoriale.

Inoltre, già nel 2009 si fece – volutamente – confusione fra scala Richter e scala Mercalli, che oltretutto non osservano lo stesso tipo di rilevamento in quanto ad esempio, la scala Richter non ha divisioni in gradi né limiti inferiori, (se non strumentali) e superiori. La valutazione dell'energia liberata da un sisma è associata ad un indice, detto magnitudo, che si ottiene rapportando il logaritmo decimale dell'ampiezza massima di una scossa e il logaritmo di una scossa campione. Lo zero della scala equivale ad una energia liberata pari a 105 Joule. Il massimo valore registrato, è stato di magnitudo 8.6 equivalente all'energia di 1018 J.

La magnitudo immediatamente registrata nel terremoto abruzzese fu pari a 6.3 della scala Richter, ma poco dopo, ufficialmente fu detto che si trattava di una rilevazione su scala Mercalli, con un impatto quindi molto minore in quanto a potenza della scossa e relativi finanziamenti pubblici per la ricostruzione…

Attualmente peraltro, non è ancora chiaro come lo Stato si comporterà con i finanziamenti pubblici, in quanto – come già ampiamente descritto in questo articolo, con il DL 59/2012, appare molto chiaro che lo Stato non intende più cacciar fuori denaro in caso di eventi drammatici scaturiti da eventi naturali.

La seconda similitudine che appare già molto chiara, è quella relativa al denaro raccolto tramite le varie forme decise subito. Abbiamo: il versamento volontario tramite sms al 45550, l'applicazione di una accisa di 2 centesimi sul carburante per autotrazione ed una maggiore pressione fiscale sui giochi d'azzardo.

"Peccato" che, molte SIM telefoniche in Italia sono prepagate, e di conseguenza, il denaro versato tramite sms è immediatamente fruibile…

Ma viene anche da chiedersi, quanti provati cittadini, enti, gruppi bancari ed imprese hanno generosamente versato cospicue somme pro ricostruzione, come il Papa che durante l'ultimo incontro a Milano con le famiglie, ha promesso ben 500.000 euro ai terremotati. Di queste cifre, così come avvenne con il terremoto in Abruzzo, nessuno sa dare dati certi. E nemmeno che fine abbiano fatto queste somme.

Non si può ancora dire cosa ne sarà dei fondi ottenuti con l'attuale decreto. Si sa per certo, che ancora oggi a distanza di ben tre anni, i fondi comunque raggranellati attraverso il DL 39/2009 non sono mai arrivati a destinazione. E si vede.

Quarta similitudine: i poteri in deroa che anche stavolta vengono messi nelle mani del massimo dirigente della Protezione Civile che oggi si chiama Gabrielli e ieri si chiamava Bertolaso. Questo poteri in deroga, danno l'opportunità, in stati di emergenza, di accedere al credito statale per mettere in atto tutto il possibile in tema di ricostruzione e sostegni alla popolazione colpita dal terremoto.

Abbiamo ancora tutti memoria di cosa accadde dal 2009. Copiose somme di denaro furono utilizzate per scopi non esattamente aderenti a questo fondamento. Vedremo cosa accadrà adesso.

Per il resto, ci si augura di non dover scoprire grazie a qualche intercettazione cha anche stavolta qualcuno si è fregato le mani dalla contentezza, pensando ad appalti facili e denaro a fiumi da guadagnare sulla vita sconvolta della gente.

Ed anche, che per una volta sia messa al centro di ogni cosa, la centralità dell0'individuo e la sua dignità. Espressione massima di una democrazia di cui stiamo via via perdendo forme e connotati.

Per finire, se lo vorrete, potete firmare questa mia nuova petizione che in poche ore ha ottenuto centinaia di firme ed è pro terremotati emiliani.

Si chiede di destinare i 150mln appena stanziati per la vergognosa Legge mancia  – approvata anche quest'anno quasi all'unanimità – per la ricostruzione delle zone terremotate.