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Con la scusa della crisi...
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 14/04/2012
 A volte non servono ulteriori analisi, ragionamenti e riflessioni.
A volte, basta fare una lista delle cose, degli aventi, per rimarcare una situazione globale che nella sua enorme interezza, rischia di far perdere il lume della comprensione ai cittadini di una nazione.
Ecco perchè oggi, mi limiterò ad elencare ciò che lo Stato italiano sta attuando proprio con la scusa della crisi.
Vediamo:
Aumento delle tasse e delle imposte ai livelli più alti in Europa
Vertiginoso aumento delle accise sul carburante per ogni "scusa" possibile. E se il carburante diviene così caro, si ripercuote sui prezzi al consumo.
Le banche vengono foraggiate con fondi europei per speculare sulla "crisi". I miliardi messi a disposizione ai gruppi bancari nazionali a solo 1% di interessi, non vengono reimmessi sul mercato nazionale. La chiusura al credito aumenta.
All'interno del calderone del debito pubblico, vanno fatti confluire non solo le spese nazionali di gestione ma anche ad esempio, i debiti contratti da imprese a partecipazione statale. Un esempio? Leggete questo mio articolo/inchiesta sul TAV.
Viene smontata l'impalcatura a sostegno dei lavoratori minandone alla base i diritti fondamentali ancora oggi leggibili sulla nostra ormai inutile Costituzione.
Le piccole e medie imprese sono costrette a chiudere a causa della chiusura del credito bancario, dell'aumento delle tasse e dellulteriore allungamento dei pagamento da parte delle imprese pubbliche. A beneficio delle grandi imprese e delle banche.
Blocco dei consumi: con l'aumento delle tasse e delle imposte ed il lievitare dei prezzi al consumo, la nazione si sta letteralmente bloccando. Crisi o meno, la gente ci pensa 100 volte prima di fare una spesa non assolutamente necessaria.
Il mondo del lavoro viene fatto a pezzi. Si parla solo dell'eventuale "diritto al lavoro dei giovani" mentre si crea il mostuoso concetto dell'"esodato". In pratica, la fascia degli over40 - vera energia produttiva del paese - viene completamente cancellata dalla faccia della nazione. Non più lavoratori. Non ancora - e forse mai - pensionati.
Si vieta la circolazione di denaro contante al di sopra dei mille euro. In questo modo, si costringono ad esempio milioni di pensionati ad aprire conti correnti che, in ogni caso, producono introiti ulteriori alle banche.Peccato poi che, all'atto pratico, anche così rimane il sottobosco del "nero" poichè quotidianamente sono milioni le piccole transazioni di importi variabili da 10 a 100 euro che sono realizzate senza alcun tipo di tracciatura.
Contemporaneamente, si alimenta la dipendenza da gioco d'azzardo attraverso la miriade di gratta e vinci e diavolerie varie. Molte persone, ogni giorno, buttano letteralmente nel cestino della carta straccia centinaia di euro. Per liberarsi dall'eventualità di denunce da parte delle famiglie rovinate dal girone infernale dei giochi di Stato lo Stato stesso, urla al problema sociale invenmtandosi la "ludopatia" e conseguenti "misure" da intraprendere.
Nel frattempo:
Le classi agiate vengono sostenute ancor più di prima
I cittadini italiani vengono usati ora a garanzia dei debiti contratti dallo Stato, oltre che per essere quotidianamente spremuti di ogni centesimo posseduto.
La legge elettorale non verrà sostituita con una che sia meno palesemente un broglio elettorale
Gli stipendi del mondo politico, con conseguenti benefit e pensioni, non vengono minimamente scalfiti
Con la scusa del "governo tecnico" si pone a riposo il concetto di "partito politico" al fine di destrutturare eventuali certezze date dall'aderenza ai vari colori partitici. Un modo per destabilizzare ancor più i cittadini che si ritrovano senza nemmeno l'ombra di un possibile ideale politico.
Si cancella del tutto il criterio di "progetto di vita a lunga scadenza" abituando la popolazione a vivere giorno per giorno togliendo così del tutto la possibilità per le famiglie di poter immaginare il futuro.
Nessuno fino ad oggi, ha ricordato alcuni eventi agli italiani. Quali ad esempio il prelievo forzoso di 3mln e 100.000 euro dai fondi TFR depositati presso l'INPS due anni fa. La ratifica dell'accordo EMS che di fatto ci rende tutti garanti dei debiti contratti dallo Stato.
L'abbattimento dei criteri di dignità ed uguaglianza che nel nostro paese oggi, sono al minimo storico.
Con la scusa della crisi, hanno scatenato la fine del mondo. O pensavate che la terra si dissolvesse sparando nell'universo miliardi di molecole... I Maya avevano ragione...
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Commento
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| Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 03/12/2024 08:57:59 |
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Data:10/08/2013
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