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Oltre al potere formale, l’Italia deve imparare a gestire i propri processi. Anna Zanardi, consulente ad alto livello di grandi imprese italiane ed estere, propone una lettura diversa della situazione attuale di stallo istituzionaleSe da un lato il “governo” è la costituzione formale e gerarchica del potere dello Stato, d’altro lato la Governance, termine mutuato dall’inglese, ne definisce secondo l’accezione attuale l’esercizio pratico, oculato e soprattutto efficace, teso al bene collettivo nel lungo termine. Purtroppo accade spesso che ci si fermi alla forma. È un male italico antico che vede l’intero paese infervorarsi per l’una o per l’altra parte politica, con gli stessi campioni popolari che manovrano e formano alleanze battagliando come leoni sulla costituzione formale di un governo, salvo poi dimenticarsi, una volta costituita la “forma”, degli aspetti più pratici e terreni del governare. Lo stesso vale per tutte le forme di potere, istituzionale o civile, nelle aziende o nelle organizzazioni di ogni ordine e grado. In Italia, per la situazione storica, per il fatto di essere un Paese che è stato sempre saccheggiato, diviso, terra di conquista, le persone che volevano sopravvivere dovevano imparare a difendere il proprio orticello, la propria famiglia, la propria ristretta cerchia sociale. Questo clan-centrismo, oltre a far sì che il “parco manager” da cui pescare per popolare CdA e piani alti aziendali sia sempre ridotto agli stessi profili in una sorta di incesto manageriale, determina ancora oggi alcuni fenomeni, come il proliferare di università in tutte le città italiane con un abbassamento della qualità del valore accademico e un costo eccessivo dell’istruzione, perché ognuno deve avere l’università sotto casa. Anna Zanardi da trent’anni svolge la sua attività di board advisor e coach strategico di AD e Consigli d’Amministrazione di multinazionali ed enti pubblici in Italia e in Europa. Almeno 18 tra i suoi clienti figurano nella top 100 della classifica mondiale di Forbes. Li assiste nei molteplici aspetti della governance, dalla gestione del cambiamento, ai processi di trasformazione aziendale, al decision taking and making, alla gestione dei talenti e alla valorizzazione delle risorse interne. Il profilo accademico di Zanardi si è sviluppato ai più alti livelli, principalmente in Europa e negli Stati Uniti, dalla Bocconi a Stanford, all’Insead di Fontainebleau, sulle due direttrici della psicologia e del management. Ha insegnato presso università e business school italiane, dalla Bocconi, alla Cattolica, alla LUISS ed è membro di diverse associazioni e ordini professionali. Ha al suo attivo numerosi lavori editoriali, ed èstata pioniere e prima autrice italiana a pubblicare un libro sul coaching - Il coaching automotivazionale” (FrancoAngeli, 1999).
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:01:05 |
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