E' l'ennesimo episodio sconcertante avvenuto in India, dove quattro giovani ubriachi hanno sequestrato una ragazza, portandola via da casa mentre i genitori partecipavano a un matrimonio, e l'hanno violentata a turno.

Il mattino dopo l'hanno riportata dai familiari, che - sconvolti per l'accaduto - erano andati a denunciare i quattro, che erano stati condannati a pagare 50.000 rupie, corrispondenti a circa 600 euro, e anche a 100 esercizi di flessioni sulla pubblica piazza.

Per nulla intimoriti dalle consegienze e dalle condanne, i quattro - letteralmente inferociti - sono tornati a casa della giovane violentata, accompagnati da altre persone, e hanno selvaggiamente picchiato i genitori e poi, hanno arso viva la giovane, dopo averla cosparsa di kerosene.

La polizia ha arrestato 14 persone, tra coloro che hanno stuprato la sedicenne e poi picchiato i genitori e dato fuoco alla giovane, ma sembra che stiano cercando altre persone coinvolte in questo ennesimo caso di violenza. Uno tra i troppi che avvengono ormai quotidianamente in India. Solo nel 2016, sono stati denunciati 40.000 casi di violenza, ma il numero reale è molto più alto se si prende in considerazione il fatto che molti di essi non vengono denunciati dalle vittime proprio pre paura delle ritorsioni.

Tra gli arrestati ci sono anche il capo del villaggio di Raja Kendua - a cui si erano rivolti i genitori della ragazza - e un altro membro del consiglio degli anziani, accusati di aver preso una decisione illegittima e di aver manomesso le prove dello stupro.