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Risparmi e casa: entro i prossimi cinque anni ci porteranno via tutto

Risparmi e casa: entro i prossimi cinque anni ci porteranno via tutto
Autore: Il Direttore - Emilia Urso Anfuso con Marcello Foa
Data: 01/05/2018

Ci sono riusciti. Sono riusciti a spazzare via qualsiasi possibilità di fuga da un sistema aberrante. Per anni, anche io, ho tentato - invano - di avvertire la gente su quanti stesse accadendo, e su cosa sarebbe accaduto a breve.

Ma a nulla sono serviti i miei appelli, i miei editoriali, le mie campagne di sensibilizzazione, i miei post - costanti - sui social network: la maggior parte delle persone, ha preferito ritenere che le mie, così come quelle di altri, esternazioni, fossero solo frutto di "pessimismo" e non di analisi approfondita di una situazione sempre più chiara.

Siamo arrivati al punto di non ritorno. Siamo giunti al capolinea, e siamo a questo punto perché le popolazioni non sono state in grado di mantenersi lucide, di seguire gli avvenimenti, di notare le aberrazioni costanti, contro la dignità e i diritti umani.

Lo scorso anno, provai anche la strada di scrivere un saggio comprensibile a tutti: Manuale del rivoluzionario 3.0, in cui ho spiegato cosa sta accadendo, e come difendersi. Ma, anche se molti lettori hanno apprezzato il mio impegno, non è servito a smuovere - in maniera diffusa - la popolazione.

Siamo arrivati al capolinea di un percorso di distruzione dei diritti umani, della proprietà privata, della capacità economica e della speranza sul futuro di milioni e milioni di persone. Possiamo ancora salvarci? Potremmo ancora, tutto sommato, se solo lo volessimo tutti, in maniera compatta e coesa.

Concludo con le dichiarazioni rese dal collega Marcello Foa, dichiarazioni conclusive della conferenza “Gli stregoni della notizia” promossa a Roma il 21 aprile 2018 da “L’Intellettuale Dissidente” a dall’associazione “Asimmetrie”, ripresa da “ByoBlu” nel video “Verso una censura violenta e drammatica”.

Oggi credo che nelle nostre società ci sia questa percezione molto netta: o le cose cambiano nei prossimi cinque anni, oppure andremo a compromettere le conquiste economiche, sociali e anche private che noi – italiani ed europei in generale – abbiamo costruito negli ultimi 60-70 anni. Nel suo blog, Panagiotis Grigoriou descrive per filo e per segno le operazioni di ingegneria sociale che stanno applicando alla Grecia. In Grecia, i giornalisti della Tv pubblica erano i più accaniti sostenitori delle riforme che Bruxelles proponeva. Che fine hanno fatto? Hanno chiuso la Tv pubblica, sono tutti disoccupati. Andate a chiedere alla classe media greca: si illudeva, per il fatto di avere qualche centinaio di migliaia di euro in tasca, l’alloggio ad Atene che valeva 700.000 euro, la casetta sull’isola. “Che cosa può accadermi?”, pesava: “Ho abbastanza grasso”. Andate a chiedere a loro: è rimasto ben poco. Il punto è che le logiche della gestione del potere indicano che la rotta scelta da un certo establishment europeo sta portando verso una società neo-feudale, purtroppo, in cui c’è una piccola, vera casta, molto privilegiata, e gli altri diventano servi della gleba.

Puoi essere di destra o di sinistra, ma questo ti colpirà in ogni caso. Puoi essere liberista o meno, liberale o socialdemocratico: ti colpisce. Il Fondo Monetario Internazionale ha appena detto: attenzione, per rilanciare l’Italia bisogna andare a tassare le proprietà immobiliari e le ricchezze. Ed è molto significativo, il fatto che l’abbia detto in questo momento. Indica una rotta: significa che queste élite non hanno capito qual è il cuore del problema, vogliono continuare a perseguire il loro programma – che è aberrante, perché ci renderà tutti molto più poveri, e ci toglierà quella libertà che abbiamo conquistato. A questo non bisogna arrendersi, e per questo noi combattiamo. Per questo è molto importante capire i meccanismi dell’informazione e del condizionamento sociale e psicologico, perché è la cosa che più di ogni altra “loro” temono. Le “fake news” sono semplicemente un pretesto per imporre la censura, tenetelo a mente: e questo messaggio non deve passare, perché – se passa – non ci saremo neppure più noi a cercare di spiegarvi come vanno le cose. Questo è quello che vogliono.

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