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Anonima Sette e Teatro Studio Uno presentano Il Peccato di Giacomo Sette con Sarah Nicolucci e Beatrice Fonti Produzione Teatro Studio Uno Dal 1- 4 marzo 2018 Teatro Studio uno via Carlo della Rocca, 6 Roma Debutta in prima assoluta al Teatro Studio Uno dal 1 al 4 marzo “Il Peccato”, scritto e diretto da Giacomo Sette con Sarah Nicolucci e Beatrice Fonti, spettacolo inedito liberamente ispirato al documentario “Jesus Camp” diretto da Rachel Grady e Heidi Ewing ed ambientato negli U.S.A. in un Centro Estivo di formazione per bambini e ragazzi evangelici. In scena una predicatrice. Donna a metà fra “uomo d’affari” ed angelica figura bianco-vestita, il Pastore affronta la sua lotta, contro un mondo dominato da ateismo,islamismo e pornografia, da pronta addestratrice di bambini: le loro menti sono infatti il campo di battaglia più fertile a cui la nostra attrice-sacerdotessa possa aspirare -e costituiscono la materia prima ideale perché i futuri, aspiranti predicatori annidati in platea imparino ad esercitare la loro missione con sempre più orrida efficacia. Guerrafondai, ultracapitalisti e protezionisti insieme, gli evangelici sono uno dei pilastri della vittoria di Trump negli U.S.A. Sono trasversali, l’ala destra del metodismo americano. Antiabortisti, creazionisti, sessisti e in parte xenofobi, da decenni seducono e plasmano una grande fetta della popolazione americana e una porzione non indifferente di investitori, politici e “lupi di Wall Street”. Ci riescono con un messaggio cristiano tra i più aggressivi mai generati - l’oltranzismo nazionalista- e, soprattutto, con una raffinatissima tecnica di predicazione: tecnica di una teatralità spaventosamente efficace e padroneggiata con destrezza dal Pastore protagonista dello spettacolo, imbonitore, Mangiafuoco, profeta dell’apocalisse, comico squallido e solitario. Con “Il Peccato” Giacomo Sette isola un frammento del documentario “Jesus Camp” adattandolo alla nostra sensibilità teatrale, ricreando la stessa suggestione delle messe evangeliche in un contesto teatrale laico. Attraverso un percorso ironico, tragicomico e grottesco, lo spettacolo cerca di creare una distanza obiettiva nel pubblicofusa ad una partecipazione profonda ed emotiva, così da dimostrare che l’oscurantismo rappresenta una minaccia, sempre, in qualsiasi luogo, in qualsiasi epoca e in qualsiasi contesto. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 23/11/2024 00:21:38 |
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