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È volto a fornire supporto e orientamento a ragazze ragazzi stranieri giunti in Italia senza genitori, garantendo ascolto e fornendo servizi di base, consulenza legale, corsi di italiano, laboratori artistici e musicali, attività culturali, orientamento alla formazione e alla ricerca di lavoro ed erogazione di borse di studio e di lavoro. II nuovo centro entra a far parte di una rete già attiva a Roma, Milano e Torino, grazie al quale 2.146 minori sono stati supportati solo nel 2017. E’ stato inaugurato oggi in via Gorizia 32A a Catania il centro diurno CivicoZero di Save the Children, dedicato alla protezione e alla promozione dell’integrazione dei minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio e in particolare di quelli maggiormente vulnerabili e a rischio di violenze, abusi o sfruttamento. Il nuovo centro di Catania, collocato al piano terra a pochi passi dalla Stazione Centrale, una delle zone più frequentate dai minori stranieri non accompagnati, entra a far parte di una rete di Centri già attivata con successo dall’Organizzazione a Roma, a partire dal 2009, e successivamente a Milano e Torino. Grazie a questa rete, solo nel 2017, più di 2.146 minori hanno potuto accedere a: servizi di base (biancheria pulita, generi di prima necessità, stanze calde in cui riposare, connessione Internet e telefono); servizi di protezione e orientamento sui propri diritti, capacità e opportunità; consulenza legale; corsi di alfabetizzazione e italiano; laboratori espressivi e di partecipazione; attività sportive e culturali; orientamento alla formazione e alla ricerca di lavoro e erogazione di borse di studio e di lavoro. Più di un quarto del totale di minori soli sbarcati in Sicilia (9.958) e il 14% di quelli arrivati In Italia (15.779, pari a 2.246 ragazzi e ragazze, sono arrivati a Catania. La città inoltre è anche uno dei principali snodi per gli adolescenti sbarcati nei porti della Sicilia orientale e luogo di transito per chi tra loro cerca di raggiungere autonomamente altre destinazioni in Italia, in particolare Roma o Milano, come avviene per la maggior parte dei minori egiziani, o la frontiera nord e da lì altri Paesi europei, come nel caso dei molti minori eritrei o somali, che si espongono così nuovamente al rischio di abusi e sfruttamento da parte dei trafficanti pronti ad approfittare delle loro condizioni di vulnerabilità e bisogno. I minori arrivano prevalentemente dall’Africa Occidentale (come Nigeria, Mali, Costa D'Avorio, Gambia, Guinea Conakry), dal Corno d’Africa (in particolare Eritrea e Somalia) oltre a Sudan, Marocco e Algeria, e la loro età, nella maggior parte dei casi, è compresa tra i 15 e i 17 anni, anche se non sono rari casi di adolescenti giovanissimi. CivicoZero rappresenta un’esperienza innovativa per Catania, con un modello di intervento che prevede l’attivazione di un’unità mobile su strada, in grado di stabilire il primo contatto con i minori nei luoghi della città dove si ritrovano o vivono condizioni di rischio o marginalità, e un centro diurno, dove ogni giorno sono disponibili i servizi previsti dal progetto. A testimonianza di un approccio che prevede la massima collaborazione con le Istituzioni locali e un lavoro in rete con le altre realtà attive sul territorio, sono intervenuti oggi all’evento di inaugurazione Silvana Riccio, Prefetto di Catania, Francesca Pricoco, Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania, Luigi Bordonaro, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Sicilia, Fortunato Parisi, Assessore al Welfare del Comune di Catania, Maria Cristina Negro, Project Manager “Never Alone, per un domani possibile” e i rappresentanti di altre organizzazioni e associazioni che operano sul territorio, oltre a Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia e Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia-Europa dell’Organizzazione. “Siamo oggi felici di poter attivare un centro CivicoZero a Catania, modellato sui bisogni specifici e immediati dei minori e neomaggiorenni transitanti o residenti in contesti informali a rischio della città, ma disponibile anche a quelli già inseriti nel sistema di accoglienza formale che necessitano di un accompagnamento complementare verso l’integrazione,” ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children, l’organizzazione internazionale che dal 1919 è dedicata a salvare la vita dei bambini e a tutelarne i diritti. “Il centro CivicoZero è un luogo aperto e facilmente accessibile, dove gli operatori sono preparati a rispondere alle reali esigenze dei minori stranieri non accompagnati, a individuare i casi più vulnerabili e maggiormente a rischio. Un luogo dove i minori si possano sentire al sicuro, che sentano come proprio, e dove potere rielaborare le terribili esperienze vissute nello sradicamento dal loro paese e nel viaggio per raggiungere l’Italia e l’Europa, ma anche recuperare il senso di dignità e sviluppare la necessaria consapevolezza per affrontare il percorso di integrazione in un contesto così diverso dai paesi di origine”. “L’esperienza fatta in questi anni nei centri CivicoZero a Roma, Milano e Torino, e che vogliamo mettere a frutto qui a Catania, ci ha dimostrato come un rapporto di fiducia costruito tempestivamente con i minori appena arrivati possa fare la differenza in positivo, prevenendo o contrastando le peggiori forme di sfruttamento o abuso a cui sono esposti o la sensazione di ritrovarsi parcheggiati in una specie di limbo senza futuro. CivicoZero non è un progetto a se stante, ma vuole essere collegato in rete con le istituzioni locali e le altre realtà che già operano sul territorio ed è integrato con tutti gli altri progetti di Save the Children in quest’ambito a livello locale e nazionale, come i nostri team che operano agli sbarchi in Sicilia, Calabria e Puglia, la Helpline Minori Migranti sempre disponibile per informazioni, assistenza o segnalazioni da parte dei minori stessi, degli operatori del settore o dei cittadini, il progetto Vie d’Uscita, contro la tratta e lo sfruttamento, e gli altri centri CivicoZero” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia-Europa di Save the Children Italia.
Cos’è CivicoZero Il progetto Civico Zero è volto a fornire supporto, orientamento e protezione a minori migranti, in particolare non accompagnati, che si trovano in situazioni di marginalità sociale, a rischio di devianza, sfruttamento e abuso per migliorare le loro condizioni di vita, offrendo tutela e promozione dei loro diritti e rafforzando i processi d’integrazione e inclusione nel tessuto sociale di riferimento. Civico Zero si pone come intervento complementare in rete con tutti gli attori operanti nel territorio, non per sostituirsi a istituzioni o alle comunità, ma per fornire risposte aggiuntive a bisogni specifici e servizi integrati al sistema di protezione erogato dalle strutture di accoglienza e dalle istituzioni. Le attività e le iniziative previste si svolgono all’interno del centro CivicoZero, sulla strada, nei contesti di aggregazione formali e informali fino a raggiungere le scuole, i musei e i teatri. Il progetto “CivicoZero” prevede, infatti, anche a Catania, interventi mobili di “outreach” su strada - per effettuare una mappatura e un monitoraggio costante del territorio, e stabilire un primo contatto con i minori nelle situazioni più marginali e nei luoghi di aggregazione spontanea con quelli che vivono in condizioni di vulnerabilità, marginalità, a rischio di devianza, esposti o sottoposti a diverse forme di sfruttamento, come quello lavorativo, sessuale o finalizzato ad attività illegali - e il centro diurno, situato in via Gorizia 32A, in uno spazio a piano terra, ben visibile e di facile accesso, a misura di ragazzo, aperto ogni giorno dal lunedì al giovedì, dalle 10 alle 18, il venerdì dalle 14 alle 18, dove i minori e i neomaggiorenni stranieri, che al compimento del 18° anno devono abbandonare le strutture per minori e spesso sono costretti a vivere in strada o trovano a fatica sistemazioni alternative, possono ricevere un adeguato supporto alle loro esigenze e al loro percorso di integrazione. I servizi offerti presso il centro comprendono: servizi di base (biancheria pulita, kit igienici, generi di prima necessità, stanze calde in cui riposare, connessione Internet e telefono, visione di film); mediazione culturale; protezione e orientamento sui propri diritti, sulle proprie capacità e competenze, sulle opportunità di lavoro; informazioni sulle possibilità di frequentare la scuola, di ricevere cure mediche, di essere collocati in una comunità per minori o in altra soluzione abitativa; corsi di alfabetizzazione e lingua italiana; consulenza legale, per il sostegno completo ai richiedenti asilo, ai neomaggiorenni con problematiche relative ad istanze di rinnovo/conversione del permesso di soggiorno, soluzione di casi specifici, in stretto raccordo con le autorità competenti; laboratori di fotografia, artistici, musicali, attività sportive e culturali in Città; orientamento alla formazione e alla ricerca di lavoro e l’erogazione di borse di studio e di lavoro; invio ad altri servizi disponibili sul territorio e attività di accompagnamento. Nelle loro attività, gli operatori di CivicoZero Catania – un coordinatore, un mediatore culturale, un’esperta legale, un’insegnante e una tutor di italiano e un operatore dedicato al team di strada - seguono un approccio metodologico che pone al centro dell’intervento il minore, considerato sempre soggetto attivo in grado di partecipare, se adeguatamente supportato, in maniera consapevole alle scelte che lo riguardano. IKEA, partner di Save the Children a livello globale e nazionale, ha contribuito all'apertura del centro CivicoZero a Catania arredandone gratuitamente gli spazi. CivicoZero a Roma, Milano, Torino Nel 2017 2.146 minori stranieri non accompagnati hanno potuto beneficiare dei servizi offerti dai centri CivicoZero a Roma, Milano e Torino, città che rappresentano i principali luoghi di transito e di permanenza dei minori stranieri, con 1.496 nuovi ingressi nel corso dell’anno (866 a Roma, 419 a Milano e 191 a Torino), seguendo, tra l’altro, corsi di alfabetizzazione e lingua italiana (584), sessioni di informazione legale (1.966), laboratori artistici (1.493) e attività di partecipazione (969). I principali Paesi di origine dei beneficiari di CivicoZero nel 2017 sono stati, a Roma, Egitto (35%), Eritrea (28%) e Albania (19%), a Milano Eritrea (50%) e Gambia (19%) e a Torino Egitto (58%) e Marocco (11%). Oltre alle normali attività previste, nel 2017 i centri CivicoZero Roma e Milano, hanno fornito assistenza e supporto specifico a 125 minori non accompagnati eritrei nell’accesso e nell’espletamento della procedura di ricollocamento in altri Paesi UE. Per questi minori, arrivati in Italia ma determinati a raggiungere familiari, parenti o amici già presenti in Europa, e disposti a riconsegnarsi nelle mani dei trafficanti per attraversare da soli le frontiere, il ricollocamento ha rappresentato l’unica opportunità per poter raggiungere altri Paesi in modo legale e sicuro. Tra i minori eritrei seguiti da CivicoZero a Roma e Milano, attualmente 25 sono stati ricollocati e 75 sono in attesa del completamento della procedura. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:40:51 |
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