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Dal servizio meteorologico russo, si apprende la conferma della presenza - intorno alla fine del mese di settembre scorso - di "estreme concentrazioni di Rutenio 106 nell'aria". Sembra addirittura che le concentrazioni siano state 986 vlte superiori alla normale radiazione di fondo. Il rutenio-106 è un prodotto della fissione nucleare, il processo utilizzato nelle centrali atomiche per produrre energia elettrica. Il Rutenio-106 è stato individuato in Tatarstan e nel sud della Russia, e ha raggiunto, secondo quanto riporta il Guardian, «tutti i Paesi europei, a partire dall’Italia e poi verso il Nord Europa» a partire dal 29 settembre. Solo ora però, le autorità russe ammettono le altissime concentrazioni di Rutenio. Greenpeace ha chiesto formalmente l'apertura di un'inchiesta e di rendere pubblici tuti i dati relativi a questa situazione.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/12/2024 08:54:50 |
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