Sei nella sezione Battaglie Sociali   -> Categoria:  Diritti Civili  
 Tortura nel carcere di Asti: Italia condannata

Tortura nel carcere di Asti: Italia condannata
Autore: Fabio Miceli - Redazione Battaglie Sociali
Data: 29/10/2017

Sentenza anche grazie all’ Amicus Curiae presentato da Partito Radicale, Radicali Italiani, Non c’è Pace senza Giustizia e gli avvocati N.Paoletti, P.Cavazzino e F.Gallo

 “Il Governo aveva ignorato 4 interrogazioni depositate dall’On.Berbardini”

 
Nel 2015, il Partito Radicale con Non c’è Pace senza Giustizia e Radicali italiani, grazie agli avvocati Nicolò Paoletti, Pierpaolo Cavazzino e Filomena Gallo aveva presentato un Amicus Curiae nel procedimento promosso dai signoriAndrea Cirino e Claudio Renne contro l'Italia per i fatti accaduti nel carcere di Asti, dove nel 2004 i due detenuti erano stati sottoposti a vere e proprie torture da alcune guardie carcerarie.
 
A seguito della decisione della Corte di Strasburgo l'avvocato Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni con gli avvocati Nicolò Paoletti e Pierpaolo Cavazzino congiuntamente rappresentanti delle associazioni per cui è stato depositato l'amicus curiae, Maurizio Turco, Nicolo' Figa' Talamanca e Riccardo Magi hanno dichiarato:

"Il nostro Amicus Curiae sottolineava in particolare la mancanza di volontà da parte del legislatore italiano di voler introdurre nell' ordinamento italiano il "reato di tortura" capace di punire i responsabili dei fatti del 2004, evidenziando che le quattro interrogazioni depositate dall' on. Rita Bernardini con i deputati Radicali sui fatti commessi nel carcere di Asti non avevano mai ottenuto risposte dal Governo.
 
Oggi, la Corte europea dei diritti umani- in un secondo giudizio dopo quello su Bolzaneto - condanna l’Italia per le azioni degli agenti di Asti non punite a causa della mancanza di leggi adeguate. La Corte ha inoltre stabilito che lo Stato dovrà versare 80 mila euro per danni morali ad Andrea Cirino e alla figlia di Claudio Renne, morto in carcere lo scorso gennaio.
 
La Corte EDU ha evidenziato che "in the case the European Court of Human Rights held, unanimously, that there had been:
violations of Article 3 (prohibition of torture and of inhuman or degrading treatment) of the European Convention on Human Rights, both as regards the treatment sustained by the applicants (substantive aspect) and as regards the response by the domestic authorities (procedural aspect)."
Inoltre la Corte EDU evidenzia che nel caso di Asti i giudici nazionali hanno fatto uno sforzo enorme per stabilire i fatti e individuare i responsabili del trattamento inflitto ai ricorrenti. Tuttavia, avevano concluso che, ai sensi della normativa italiana in vigore, non esisteva alcuna disposizione giuridica che consentisse loro di classificare il trattamento in questione come tortura. Avevano dovuto rivolgersi ad altre disposizioni del codice penale, che erano soggette a periodi di prescrizione legali.

 





Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 22/11/2024 23:17:27

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Diritti Civili

Autore: Fabio Miceli - Redazione Battaglie Sociali
Data: 02/05/2020
Lavoro: fino a 180mld di trattenute in meno tassando le emissioni di CO2

L’idea nata da M.Cappato (Eumans) è supportata da 27 premi Nobel e oltre 5.000 scienziati. Il mondo dello spettacolo si sta mobilitando: hanno già aderito alla campagna Fedez, Pif, N.Zilli, M.Maionchi, N. Marcorè, G. Innocenzi, G. Muccino, C. Capotondi, Arisa, P. Pardo.

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Battaglie Sociali
Data: 14/12/2019
Testamento biologico: depositate circa 170.000 DAT

Cappato: “Disparità è responsabilità di politica e comuni. CitBot è la risposta alle lacune delle istituzioni”

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Battaglie Sociali
Data: 25/10/2019
Cannabis: Associazione Luca Coscioni consegna 25.000 firme a Roberto Fico

il Presidente della Camera Roberto Fico, ha ricevuto nel suo ufficio una delegazione composta da malati e rappresentanti dell'Associazione Luca Coscioni e Radicali Italiani. 

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Battaglie Sociali
Data: 05/10/2019
Marco Cappato: disobbedienza civile con merenda proibita

Il 25 luglio del 2018 la Corte di giustizia dell'Unione europea ha stabilito che le piante ottenute con tecniche di coltura di precisione, come quelle prodotte con le tecniche CRISPR, sono classificate come OGM...

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -