Confermata la fiducia sulla legge elettorale. Ora la maggioranza va avanti per tappe forzate e il testo approvato arriva blindato alla Camera.

Cinque i voti di fiducia previsti per oggi relativamente  i sei articoli e, a meno di qualche imprevisto, domani la legge elettorale sarà approvata definitivamente. 

Il leader di Mdp Roberto Speranza aveva chiesto al premier Gentiloni di «evitare un’ulteriore violenza al Parlamento permettendo al Senato di votare» ma il suo appello non è stato ascoltato.

La maggioranza di governo ha motivato la fiducia, spiegando come sia necessario proteggere il testo di Legge da eventuali emendamenti.

Il capogruppo del Pd Luigi Zanda ha spiegato: «La fiducia sui singoli articoli è in linea con il regolamento, il voto finale sarà garantito».

Le opposizioni - Articolo1-MDP , Sinistra Italiana e 5stelle - hanno programmato un sit-in di protesta anche per la giornata di oggi, e si terrà in prossimità del Senato.

«Oggi Gentiloni è passato alla storia per aver battuto un triste primato» è l'opinione di alcuni senatori bersaniani. E di rimando gli ex compagni di partito: "Paragoni offensivi e anche vergognosi – ha dichiarato Andrea Marcucci del Pd – dopo l’apertura di dialogo di Speranza, Mdp vuole fare un’alleanza con il partito di Mussolini?»