Una delle più celebri opere del famoso architetto catalano, Antoni Gaudì, è la Casa Battlò, che si trova in Spagna, più precisamente a Barcellona, al civico 43 di Passeig de Gracia, arteria principale del quartiere Eixample. Una tappa assolutamente da non perdere per chi si trova a Barcellona, per chi ama l’architettura molto bella e particolare.

Casa Battlò, è considerata tra le opere più originali dell’architetto, e inoltre – dal 2005 – è stata dichiarata dall’Unesco, patrimonio dell’umanità.

La storia di Casa Battlò

Era il 1904, e un industriale aristocratico – Josep Battlò – chiese a Gaudì di riammodernare un palazzo di modesto valore, che aveva acquistato nel 1903. Il palazzo, si trova appunto nella zona che, all’epoca, era considerata dalla borghesia catalana, la sede centrale dei palazzi più fastosi.

La trasformazione ad opera di Gaudì

La pianta originale del palazzo, si presentava come un rettangolo stretto e lungo, cosa che – per Gaudì – rappresentò un vera e propria sfida architettonica, dal momento che, i ricchi palazzi della zona, oltre ad essere fastosi erano anche immensi.

L’architetto accettò comunque la sfida, e riuscì a consegnare il lavoro nel 1907, riuscendo talmente a modificare l’aspetto originario dell’edificio, da stupire davvero tutti.

La facciata principale fu totalmente rifatta, il cortile centrale fu notevolmente allargato e tutto il palazzo, fu elevato di due piani, rendendolo grandioso.

Quelle che un tempo erano state usate come scuderie, furono trasformate in magazzini, mentre al primo piano, quello che comunemente viene denominato “Piano nobile”, l’architetto realizzò la residenza della famiglia Battlò, che restò letteralmente incantata dalla incredibile trasformazione e di un appartamento di ben 400mq, suddiviso in tre diverse zone.

Il resto dell’edificio, composto da quattro piani, fu trasformato al punto da ricavarne ben altri otto appartamenti, che – col passare del tempo – la famiglia Battlò decise di affittare.

Casa Battlò oggi

La casa oggi è visitabile, la famiglia Battlò consente infatti l’accesso ai visitatori, ma solo l’appartamento posto al primo piano, e il sottotetto.