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Ius soli: non contano le persone, contano i voti

Ius soli: non contano le persone, contano i voti
Autore: Il Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 11/10/2017

Umanitaristi: non cascateci. La querelle sullo Ius Soli, montata in special modo dalla componente politica di centro sinistra, non ha nulla di umanitario. Ai politici non fotte nulla degli italiani, figurarsi dei figli degli extracomunitari.

I nostri politici, semmai, sono avvezzi a fottersene dei fatti propri, e pur di raggiungere i propri scopi, sono pronti a tutto. Anche a fare lo sciopero della fame. Finto ovviamente, ma ci mettono l’intenzione.

Del Rio, promotore dello sciopero della fame a staffetta (…) sciopera tra una colazione e un piatto di tagliatelle coi tartufi, sta solo facendo campagna elettorale, spargendo semi di populismo anche e sopratutto tra gli stranieri, futuri contribuenti italiani.

D’altronde, è ciò che accade da decenni negli USA, che pur di apparire grandi, lo Ius soli lo hanno concretizzato in tempi non sospetti. Anche ai presidenti USA non fotte nulla degli stranieri residenti e dei loro figli, malgrado uno dei presidenti più recenti non fosse esattamente di pelle bianca. Però, il conto è presto fatto: se ammetti che i figli dei cittadini stranieri residenti sul territorio diventino automaticamente statunitensi, ecco che crei una popolazione di molto superiore - numericamente - al normale, se contassimo solo i veri americani aventi diritto di territorialità.

Ecco alcuni dati: gli stranieri residenti sul territorio statunitense sono circa 45 milioni, la maggior parte dei quali sono messicani. 20 milioni fra di essi, sono naturalizzati americani. Se aggiungiamo anche i figli degli stranieri nati sul suolo americano, che grazie allo Ius Soli sono – a tutti gli effetti – cittadini americani, la cifra sale a 81 milioni di cittadini. Su una popolazione complessiva di circa 385 milioni di persone, capite bene che l’America è una grande nazione, anche numericamente, grazie a qualche stratagemma…

Stessa cosa sta accadendo in Italia: in un periodo storico in cui sono ben altre le urgenze, le necessità e le aberrazioni che tolgono il sonno a milioni di italiani, cosa fanno i nostri politici? Portano innanzi a tutto, la loro priorità. Creare consensi. E siccome sanno benone come il consenso popolare da parte degli italiani sia in calo vertiginoso, ecco che vanno ad accaparrarsi le simpatie di extracomunitari di ogni etnia.

Mica fessi.

Contemporaneamente, ecco che il governo – per l’ennesima volta in special modo durante i governi di centro-sinistra – pone la fiducia sulla legge elettorale, che dovrebbe intitolarsi “Rosatellum”, ma che per le assurdità che contiene nel testo, sarebbe meglio rinominare “Tavernellum”. In pratica, stanno riuscendo a dare una ulteriore mannaiata ai diritti civili dei cittadini per ciò che riguarda il diritto al voto.

Non bisogna dimenticare che, l’utilizzo periodico della richiesta di fiducia, in special modo per misure molto importanti e sensibili per la vita dei cittadini, è uno degli atti più autoritari che una repubblica a regime democratico possa compiere.

Ovviamente, di democratico in Italia non esiste praticamente più nulla, ma a quanto pare le parole continuano ad avere un valore maggiore dei fatti.

Insomma: con questa campagna elettorale, composta da aberrazioni di ogni sorta – non ultimo il fatto di aver appreso che il Movimento 5 Stelle è diventato del tutto simile ai partiti che dice di voler combattere, visto che ora si parla anche di due mandati come fosse cosa normale – a restare a bocca asciutta, una volta di più, sono gli italiani.

Compressi dalle problematiche socio economiche sempre più incalzanti (e palesemente irrisolvibili a causa della non volontà istituzionale a prendersene cura) e da un sistema politico che ormai non fa nemmeno il piccolo sforzo di promettere qualcosa. Ovvio: ormai il popolo non conta nulla.

Dite grazie alle “Leggi elettorali”, che probabilmente non avete nemmeno avuto voglia, né tempo, di leggere e tentare di capire. E’ proprio attraverso questo tipo di leggi che si tolgono diritti e sovranità popolare, anche se non ve lo diranno mai. Agendo in tal modo, non c’è nemmeno necessità di avviare riforme costituzionali, per togliere diritti civili ai cittadini: basta giocherellare con le normative legate alle elezioni, politiche e amministrative.  

E con questo, buona fortuna a tutti…

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Data:10/08/2013
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