Rimane in carcere in Brasile il terrorista Cesare Battisti, secondo quanto ha stabilito il giudice federale Odilon de Oliveira al termine dell'udienza che si è svolta in videoconferenza presso il commissariato di Corumbà.

Battista, ex membro di Proletari armati per il comunismo (Pac), ieri era stato fermato mentre tentava di passare la frontiera con la Bolivia.

Secondo il Magistrato esistono i presupposti per una misura di custodia cautelare in carcere. Battisti in Italia è stato condannato all'ergastolo per quattro omicidi ed esiste - evidentemente - il pericolo di fuga.

L'ex terrorista, alla polizia ha dichiarato di "essere tranquillo" e di "non temere l'estradizione". A monte di queste sicurezze, un decreto firmato dall'ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che gli concesse un visto permanente per risiedere sul territorio sudamericano.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Estadao, Battisti ritiene di essere "protetto giuridicamente" contro una possibile estradizione perchè il giudice supremo - Cesar Peluso - a suo tempo aveva stabilito che i reati per i quali è accusato sono caduti in prescrizione nel 2013.