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Petizione presentata al Ministro Lorenzin: IVG farmacologica anche in regime ambulatoriale
Per questo oggi viene richiesto al Ministro Lorenzin di prendere a cuore questo tema. Si tratta di condizioni estreme, che devono far riflettere in modo importante perché, a esserne i principali responsabili, sono leggi troppo restrittive, scarsità dei servizi, richieste non indispensabili come test medici non necessari, periodi di attesa e counselling obbligatori. Queste però talvolta necessitano di “incoraggiamenti” e opere di sensibilizzazione. La richiesta, alla Ministra della Salute Beatrice Lorenzin, sostenuta in poche ore da oltre 4000 persone, sottolinea che sia disposto come atto ufficiale la possibilità di effettuare l’aborto medico (o farmacologico) anche in regime ambulatoriale. “La legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza (IVG) ha bisogno di un tagliando, poichè molto è cambiato anche dal punto di vista scientifico dal 1978 - E' la posizione espressa da Emma Bonino, prima firmataria della petizione -. C’è la necessita' di combattere per lo meno i peggioramenti della legge, causati dai pregiudizi". “L’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico nelle prime sette settimane” ricorda Anna Pompili, ginecologa per Associazione Medici Italiani Contraccezione e Aborto “viene praticata in regime ambulatoriale in tutti i paesi del mondo, ad eccezione dell’Italia”. Tutto ciò entra in conflitto con il concetto di “appropriatezza” delle prestazioni sanitarie, fortemente sostenuto dalla stessa ministra della salute Lorenzin, e rende difficile l’accesso ad una metodica semplice e sicura, per la quale esiste ormai una esperienza trentennale. “E’ ora che anche il nostro paese si allinei alle buone pratiche mediche del resto del mondo” conclude Mirella Parachini, ginecologa, membro di direzione dell’Associazione Luca Coscioni “rendendo accessibile l’interruzione volontaria di gravidanza con il metodo farmacologico in regime ambulatoriale, nei consultori, nei poliambulatori e negli ambulatori ospedalieri, come previsto dall’articolo 8 della legge 194 o, quando necessario, in regime di Day Hospital e non, come avviene oggi nella quasi totalità dei casi, in regime di ricovero ordinario”. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:44:11 |
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