Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali  
Terremotati: abbandonati dallo Stato e dall'incapacita' di valutare se stessi

Terremotati: abbandonati dallo Stato e dall'incapacita' di valutare se stessi
Autore: Editoriale del Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 10/07/2017

 

A volte, le notizie che fanno più rumore, sono quelle non scritte e non trasmesse in televisione. Può sembrare un controsenso, ma non lo è. Faccio un esempio pratico: provate a cercare notizie recenti che parlino dei terremotati del centro Italia, parlo dei terremoti che si sono violentemente e tragicamente verificati dal 24 Agosto del 2016. Stenterete a trovarne.

Sembra che certe notizie vengano volutamente ignorate, in special modo dalla stampa di partito, la cosiddetta “Stampa nazionale” che si fregia di questo titolo, pur essendo – a tutti gli effetti – unicamente un contenitore della propaganda politica che giova a seconda del periodo.

Dei terremotati non si deve parlare. Sono scomodi. Serve denaro, tanto, che nessuno vuol mettere sul piatto, questo è certo. Se dopo il terremoto del 6 Aprile 2009 in Abruzzo siamo inorriditi apprendendo di coloro che si fregarono le mani – come da intercettazioni telefoniche dell’epoca – e poi, via via, abbiamo seguito le alterne vicende di una ricostruzione che ancora oggi, dopo otto anni, non è affatto partita, e sappiamo solo dei casi di cronaca sugli arresti di mafiosi e camorristi che hanno fatto a gara – l’unica – per accaparrarsi gli appalti, come pensate si stiano trovando i nuovi orfani di Stato, prodotti dall’ennesima serie di scossoni del territorio più sismico dell’area mediterranea? Male. Molto male.

Provate a pensare: solo ora, dopo ben 12 mesi, si inizia a parlare di “consegna delle casette”. Ma chi vive in zona, ormai alloggiato negli hotel o presso i parenti, non ci crede proprio che stanno per arrivare…una ragione l’avranno.

12 mesi tra scosse e crolli e morti e uno Stato che ormai, palesemente, volta le spalle ai cittadini di cui dovrebbe prendersi anche cura, oltre che spremere come olive ascolane (Max Gazzè apprezzerà la citazione).

In questo sistema Italia, che sistema non può più chiamarsi, in quanto tramutato in sfascio di qualsiasi criterio coerente, a molti il paradossale non sembra più tale. E’ l’effetto dell’abitudine all’assurdo. Ciò che qualsiasi cattivo governo non può che sostenere.

Invece, è necessario tornare a stupirsi, collettivamente, per riuscire finalmente a scollarsi dal degrado in cui tutti siamo costretti a campare. Perché vedete, se qualche mio connazionale è costretto a vivere in una piccola stanza di un Hotel, dopo aver perso casa e magari anche qualche parente prossimo o meno, e se dopo 12 mesi, le macerie sovrastano la pazienza di un santo, ecco che io non sento affatto che l’abitudine allo sfascio mi permette di voltare la faccia verso un’altra meta. Anzi. Più passa il tempo, più io mi incazzo.

E più leggo notizie assurde, come quella che ci racconta che anche stavolta, anche per questi terremotati, lo Stato si fa aguzzino e non sostenitore dei diritti – vedi la pretesa di ottenere le tasse di successione sugli immobili crollati, magari sul corpo dei parenti defunti. Certe cose, non devono accadere, punto. E se accadono, e nessuno mette a ferro e fuoco la nazione, significa che la popolazione non è più in grado di stupirsi, per poi incazzarsi, per poi reagire.

Invece no, seppure vi sia sporadicamente un senso di rivolta popolare, non accade più di tanto. Non parlo di rivoluzione violenta, ma di presa di coscienza da parte dei cittadini, che hanno dimenticato, o forse mai saputo, che i diritti degli esseri umani sono tanti, e serve ricordarlo costantemente a chi non fa che dimenticarsene, per proprio vantaggio.

Ricordate: un buon popolo fa un buon sistema paese. Se il popolo si abitua al peggio, al nulla, alla totale indifferenza, non può poi porsi nemmeno lontanamente il problema di star subendo una vera e propria ingiustizia, che ricade poi a pioggia su tutto l’entourage familiare, e poi si allarga ancora, a cerchi concentrici, e avviluppa tutta la popolazione.

I diritti dell’uomo dovremmo averli incisi nel DNA e non sui libri o nei volumetti che recitano gli articoli di una Costituzione sconosciuta soprattutto a chi dovrebbe esigerne la messa in atto. E se si riflette su come appunto tali diritti sono dovuti esser messi nero su bianco, per sancirli, si comprende come la natura umana non ne sappia nulla. Devono insegnarla, la cura degli esseri umani, per capirla. E nemmeno funziona, palesemente. 

Non so cosa sarà di questi ennesimi connazionali offesi più volte: dalla natura, dallo Stato, dalla propria incapacità di comprendere il valore degli esseri umani.

Spero solo di non dover assistere a nuove infamie, a nuovi scandali, a nuovi appalti truccati, versamenti volontari mai recapitati a giusta destinazione, e alla morte – per sempre – della capacità di farsi rispettare.

©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 21/11/2024 12:18:56

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Editoriali

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 18/05/2020
Indagine Covid-19 - parte V - Trattati, accordi, riforme e omissioni

Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Videogames: il governo sostiene le startup del settore

Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.

Leggi l'articolo

Autore: Inchiesta del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Indagine Covid-19 - Parte IV - diffusione nella bassa lodigiana: i dubbi sul depuratore

Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.

Leggi l'articolo

Autore: Intervista del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 13/05/2020
Intervista ad Andrea Vianello - Ogni parola che sapevo

“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -