Stefano Rodotà era nato a Cosenza il 30 maggio del 1933. Il padre - di origine albanese - era insegnante di matematica alle medie - poi iscritto al Partito d'azione. Questa atmosfera mista tra studio e politica, segna la vita di Stefano.

Nel 1953 Stefano arriva a Roma e si laurea in legge. Adriano Olivetti lo vorrebbe con sé ad Ivrea, ma Stefano Rodotà rifiuta. Olivetti sostiene comunque i suoi studi versando sul suo conto corrente la somma di 300.000 lire.

Viene ordinato professore prima di compiere 40 anni, e insegna diritto civile presso l'Università La Sapienza, ma continua a militare in politica.

Insegna a Oxford, in Francia, in Germania, negli Stati Uniti. Ama viaggiare e ama la buona cucina.

Entra in Parlamento nel 1979, rifutando però l'offerta del Partito Radicale, unico a cui sia mai stato iscritto, accettando invece di candidarsi - da indipendente - con le liste del PC.

Resta in Parlamento fino al 1993, anno in cui decide di dimettersi: "La mia non è una ritirata, né un rifiuto sull'aria "ingrata politica non avrai le mie ossa". I tempi sono così pieni di politica che nessuno può tirarsene fuori con un gesto o una parola"

Diventa Garante della Privacy nel 1997, sotto il governo Prodi, e mantiene l'incarico fino al 2005.

nel 2013 i cinque stelle lo candidano alla Presidenza della Repubblica e fu votato da tutti i partiti, ma - come è noto - Napolitano rimase Presidente.