|
|
|
Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali
|
Avete mai visto un negozio di abbigliamento regalare abiti, un fornaio regalare pane, un orefice regalare gioielli? “Ma che dici”?! Starete pensando. E avete perfettamente ragione.
Un negozio commerciale, così come un’azienda – sia essa di piccole o grandi dimensioni – vengono avviati al solo scopo di trarre profitti. E’ l’unica motivazione a monte. Ora vi faccio una domanda: pensate per caso che le industrie farmaceutiche siano entità no profit? Assolutamente no. Sviluppano, producono e vendono farmaci di ogni genere. E’ il loro core business. Di conseguenza, maggiore è il numero delle persone da curare, maggiore sarà il profitto di tutte le aziende farmaceutiche. Chiaro e lineare. Ora: sapete qual è la maggiore azienda produttrice di vaccini? La Gsk, o meglio GlaxoSmithKline, la cui missione "do more, feel better, live longer" – che tradotto significa “Fare di più, sentirsi meglio, vivere più a lungo” - è quella di “sviluppare prodotti innovativi e renderli accessibili al maggior numero di persone che ne possono beneficiare”. Sembra il proclama di un’associazione di volontariato per il bene dell’umanità… “Glaxo è un'azienda globale, di diritto inglese, quotata alle borse di Londra e New York” come si legge chiaramente nel “Chi siamo “ della loro piattaforma web: GLAXO-GSK Invece no, niente volontariato e niente missione per il bene e la salute dell’umanità. In questo periodo, denso di polemiche, dubbi e paure sul piano nazionale di vaccinazioni obbligatorie per i minori, che si impone come un macigno contro la libertà di scelta dei cittadini e anche contro l’art. 32 della nostra Costituzione , è bene tornare un po’ indietro nel tempo, per rivedere certi gravi accadimenti che videro come protagonista proprio la Glaxo e uno dei vaccini che produce. Fino ad oggi, i vaccini obbligatori da somministrare ai bambini erano quattro: difterite, tetano, poliomelite ed epatite B. Fino al Maggio 1991 però, le vaccinazioni prevedevano la tradizionale “Trivalente” che conteneva antipolio, antitetano e antidifterite. Cosa accadde nel Maggio 1991? All’epoca, il Ministro della Salute era Francesco De Lorenzo, un medico che fu deputato per il Partito Liberale dal 1983 al 1994 e che, mentre ricopriva il ruolo di Ministro della Sanità, aveva come responsabile del settore farmaceutico del ministero Duilio Poggiolini. So che a molti di voi, questi due nomi non sono affatto sconosciuti, anzi. A De Lorenzo, dobbiamo ad esempio, la Riforma sanitaria del 1992, sotto il governo Amato. Si, proprio quel governo che attuò – nottetempo – il prelievo forzoso dai conti correnti degli italiani. La sua riforma sanitaria, è quella che modificò le USL in ASL, trasformando le Unità Sanitarie Locali in Aziende Sanitarie Locali, con tanto di medici “manager” e conseguente modificazione netta della missione ospedaliera e medica. Se avete tempo e voglia, potrete leggere il testo della Riforma a questo link: Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 (Il testo è integrato con le modifiche apportate nel 1999). Non basta: De Lorenzo con questa riforma, avviò il progetto di quella che oggi chiamiamo “intramoenia”: significa che un medico, all’interno di un ospedale pubblico, può utilizzare una stanza dell’ospedale per prestazioni a pagamento. Bisognò attendere il 1999 e l’avvento del Ministro della Salute Rosy Bindi che, con la sua Riforma della Sanità diede l’avvio alla messa in atto di questa soluzione alquanto atipica se ci pensate: istituire questo tipo di metodo, far lavorare i medici a pagamento all’interno delle strutture sanitarie pubbliche, non poteva che sostenere il fatto che, di fronte ad eventuali ritardi nelle prestazioni sanitarie universali rivolte ai cittadini italiani, si creasse una dinamica di favoreggiamento delle prestazioni a pagamento ma non più dirottando i pazienti verso gli studi medici privati, bensì – sempre a pagamento – all’interno delle strutture pubbliche. Geni. Ora, tornando al tema centrale, quello dei vaccini obbligatori: cosa vi ricordate del Ministro De Lorenzo? Ricordate qualcosa dello scandalo che rese protagonista sia lui che Poggiolini, che arrivarono ad essere condannati penalmente? Vi riassumo un po’ la storia. Da un lato abbiamo Poggiolini, che intascava allegramente centinaia di milioni di lire, regali e “benefit” di lusso dalle aziende farmaceutiche, che grazie a lui, poterono inserire agevolmente nei prontuari medici le loro merci: farmaci di ogni tipo. La gravità consiste nel fatto che, se accetti – in cambio di mazzette – che certi farmaci entrino a far parte di quelli che i medici possono “consigliare” ai pazienti, stai di fatto compiendo molti reati. In primis, quello di non garantire affatto la salute dei pazienti, bensì di agevolare il commercio di farmaci prodotti da determinate aziende piuttosto che altre. Insomma: chi ci garantisce il Garante? Non basta: i soldi a certe persone piacciono talmente tanto, da far si che se ne fottano altamente della salute e della vita delle persone. Poggiolini infatti, si macchiò a quanto pare di ben altri e gravi reati, come quello legato alla diffusione di emoderivati infetti: parliamo di AIDS ed Epatite virale. Tra le 5000 e le 6000 persone, periodo che va dal 1985 al 2008, furono trattate con sacche di sangue infetto. Ai più “fortunati”, gente che contrasse l’AIDS o l’Epatite C, lo Stato riconobbe il cosiddetto “indennizzo”: la stessa Legge, la 210/92, riconosce un indennizzo per danni provocati da vaccini. Le vittime accertate furono 2600. Una vera strage. Ma non è finita, perché era sempre Poggiolini che decideva, in accordo con le case farmaceutiche che lo riempivano di ricchezze di ogni sorta, il prezzo di vendita dei farmaci. A Poggiolini la ricchezza piace talmente, che a casa sua furono trovati gioielli, denaro e lingotti d’oro persino dentro i divani di casa e nei materassi: un vero collezionista, che appariva nelle liste della P2 di Licio Gelli. In Italia, quando si parla di malaffare, le cose si fanno sempre molto bene. Poggiolini fu arrestato dopo una latitanza durata due settimane, e i capi di accusa erano davvero tanti: 45, fra cui spicca quello di omicidio colposo plurimo per gli emoderivati infetti. Un vero galantuomo messo a decidere le sorti degli italiani. Nel 1994 arriva l’arresto per Francesco De Lorenzo, che viene condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione. Le accuse, gravissime: intascò circa 9 miliardi di lire di tangenti da industrie farmaceutiche varie. Durante il suo mandato come Ministro della Salute, instituì l’obbligatorietà per il vaccino contro l’epatite B. Chi produce ancora oggi il vaccino che viene inoculato? Ma la Glaxo. Ovvio. Leggete il documento originale prodotto dall'Agenzia Europea per i Medicinali riguardo al Fendrix, il vaccino in uso contro l'Epatite B: all'inizio potrete leggere chiaramente come "La sicurezza e l'efficacia di Fendrix nei bambini di età inferiore a 15 anni non è stata stabilita". Ecco il documento originale: EMA su Fendrix. Tornando ai nostri giorni: vi pare accettabile che, malgrado si siano evinti reati penali ai danni della salute dei cittadini, che purtroppo in alcuni casi hanno pagato con la vita la fame inarrestabile di denaro e potere di questi due personaggi, ancora oggi il vaccino anti epatite B, sempre prodotto dalla Glaxo, appaia tra le vaccinazioni obbligatorie? Parliamo un po’ della Glaxo, ora GSK: leader a livello mondiale nella produzione di vaccini, si è macchiata negli anni dei reati più biechi: per brevità, vi chiedo di leggere al link seguente la sfilza di reati gravissimi ai danni della salute e della dignità umana: Glaxo. Citerò una delle condanne più vergognose inflitte alla Glaxo (che troverete nel link precedente): “Nel 2012 un tribunale argentino ha condannato la Glaxo per aver sperimentato vaccini (vaccini contro la polmonite e l'otite acuta) direttamente su bambini di famiglie indigenti, il che ha provocato ben 14 decessi”. Ecco un articolo che ne parla: Vaccini sperimentati su bambini poveri: in Argentina muoiono 14 neonati Avete ben chiaro ora chi sia la Glaxo, come operi, cosa distribuisca in vendita e quale possa essere il mostruoso giro di affari che si cela sotto i movimenti di un’azienda che, quasi unica al mondo, ha il potere di generare vaccini, e quindi, di imporsi come meglio crede ai governi mondiali? Volendo poi, potete anche leggere voi stessi cosa è capace di fare un’azienda con simili poteri, quando si tratta di nascondere gli effetti avversi dei vaccini che produce: ecco la prova del fatto che, l’Infranrix Hexa SK, il famoso vaccino esavalente prodotto ovviamente da Glaxo – può causare autismo. Si fa riferimento a “un poderoso documento riservato e confidenziale che la Glaxo ha rivolto agli enti erogatori”: un malloppo di ben 1271 pagine, fitto di tabelle ricchissime di dati e contro dati. Se avete voglia e tempo, trovate il documento integrale – in Inglese - a questo link: Infranrix Hexa Sk Direte: “Che brutta storia”! magari fosse tutto qui. Eh no, perché la Glaxo, continua a collezionare scandali e condanne in tutto il mondo: le accuse? Per corruzione, per sperimentazione occulta, e per motivi non esattamente etici. Ecco un altro caso aberrante: nel 2014, la Cina condanna Glaxo per corruzione. Solita storia: mazzette date a medici e funzionari pubblici affinché, negli ospedali pubblici, venissero utilizzati i prodotti a marchio Glaxo. Ecco l’articolo sul tema, pubblicato dal Sole24ore. A fronte di tutto questo, vi pare possibile accettare senza alcun tipo di dubbio, di verifica, di approfondimento, la vaccinazione obbligatoria che sta per essere resa operativa dal Decreto Legge firmato dalla Lorenzin? Quali garanzie ha il popolo italiano, di fronte alla palese azione corruttiva di un’azienda che, unica al mondo, continua ad arrogarsi il diritto di salute e persino di morte degli esseri umani, attraverso l’inoculazione dei prodotti che commercializza? Continuo a ribadire: non sono contraria ai vaccini, ma lo sono – fermamente – contro i corrotti e i corruttori. E se abbiamo le prove che, i produttori dei vaccini che stanno per diventare obbligatori, si sono già macchiati di reati abnormi contro la salute degli esseri umani, come è mai possibile che, in ogni caso, quest’azienda può continuare a produrre vaccini, corruzione e danni collaterali di ogni sorta? Vi appare un po’ più chiaro che, il “piano urgente di vaccinazioni obbligatorie” presenta molte opacità? Non esiste una epidemia in corso, sia essa di morbillo o di Meningite, i dati reali parlano chiaro, e ne parlai in questo recente editoriale. Attenzione: ora leggete con attenzione. Durante il governo Renzi – esattamente nel Dicembre 2015 – gli stabilimenti italiani di Glaxo, uno a Siena e l’altro a Verona, sono a rischio licenziamenti. A questo link leggete qualcosa a riguardo. Non si tratta di grandi numeri in realtà: si pensa di tagliare un 5% della forza lavoro nazionale, circa 127 posti di lavoro. 62 unità di Ricerca e Sviluppo a Siena e 65 a livello produttivo su Rosia. Cosa fa Renzi? Ovviamente inizia a patteggiare con la Glaxo, e che accade? Glaxo non solo ritira la minaccia di licenziamento dei dipendenti, ma nel 2016 decide di investire ben due miliardi in Italia. La regione? La Toscana, ovvio. Ecco uno degli articoli che diedero risonanza a cotanta “fortuna” per l’Italia: Glaxo scommette un miliardo sull’Italia. “Stranamente” ecco materializzarsi l’obbligo vaccinale, che porta la quadrivalente – che in effetti non è mai stata davvero attuata, in favore dell’esavalente firmata Glaxo – alla dodecavalente, da somministrare a bambini da 0 a 16 anni, oltre che a personale docente e sanitario. In merito alla esavalente poi, c'è molto da dire: una su tutte, è il fatto che è stata pratiamente imposta ai genitori, anche se la Legge realmente parla di quadrivalente. Il Coacons ha denunciato più volte questo abuso alla Corte dei Conti: a questo link un articolo del 2012. Da qui, a passare all’obbligo vaccinale per tutta la popolazione, il passo – se non si farà qualcosa per impedire tutto questo – sarà breve. Ricordo peraltro a tutti, il metodo utilizzato per imporre la vaccinazione obbligatoria con i 12 vaccini: sanzioni fino a 7.500 euro per chi si rifiutasse, minacce di perdere la potestà genitoriale, minacce di poter vedersi espropriare i beni nel caso in cui, dopo essersi rifiutati di sottomettersi alla vaccinazione, non si pagasse la multa fino a 7.500 euro. le vere e proprie minacce proferite dalla Lorenzin, le ho riportate in questo editoriale. A completamento del quadro che vi ho esposto, vi invito a vedere il video che mostra Renzi, presso l’Auditorium della Glaxo a Verona, che presenta il Piano Nazionale Industria 4.0. Arriviamo ora alla Lorenzin: siamo a Settembre 2014. La Lorenzin, accompagnata dall’allora Presidente dell’AIFA - Agenzia Italiana del Farmaco – si reca negli USA. Il motivo del viaggio? in rappresentanza dell’Italia, che si assume da quel momento, un incarico importantissimo: guidare le strategie vaccinali nel mondo. Ecco un estratto di un articolo pubblicato sul sito dell’AIFA: “L’Italia guiderà nei prossimi cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. È quanto deciso al Global Health Security Agenda (GHSA) che si è svolto venerdì scorso alla CASA BIANCA. Il nostro Paese, rappresentato dal Ministro della Salute Beatrice LORENZIN, accompagnata dal Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) prof. SERGIO PECORELLI, ha ricevuto l’incarico dal Summit di 40 Paesi cui è intervenuto anche il Presidente USA Barack OBAMA.” Potete leggere l’articolo intero a questo link: Italia capofila per le strategie vaccinali a livello mondiale
Peccato che, l’anno successivo, Pecorelli – Presidente dell’AIFA appunto – dovette dimettersi dall’incarico, a causa di accuse pesanti: legami dubbi con aziende farmaceutiche e società di venture capital.
In pratica, secondo le accuse, il garante sui farmaci avrebbe ricevuto contributi dalle aziende farmaceutiche, cosa che lo poneva in una situazione di non indipendenza, e quindi, di non garanzia sulle decisioni finali legate ai farmaci. A questo link uno degli articoli sul tema: Conflitto di interessi sui farmaci. Pecorelli lascia AIFA.
Ma i guai per Pecorelli non sono finiti, passa un altro anno, ed eccolo protagonista di nuovi scandali: oltre all’inchiesta che lo ha costretto a dimettersi dalla carica di Presidente dell’AIFA, su Pecorelli pesa l’accusa di aver assunto sia presso l’AIFA che presso l’Università di Brescia di cui Pecorelli è Rettore, Elisa Gregorini, ex segretaria di Mariastella Gelmini. L’abuso di ufficio si evidenzia dal fatto che, la Gregorini, non ha alcun titolo per ricoprire gli incarichi per cui è stata assunta. A questo link un articolo apparso su Repubblica: Università di Brescia: rettore sommerso da inchieste
Ma Pecorelli è avvezzo ad essere protagonista di scandali di vario genere e portata: nell’Aprile del 2016, si torna a parlare di lui sulle pagine di cronaca nazionale. Stavolta, Pecorelli è sotto inchiesta per un caso di assenteismo presso l’Ospedale Civile di Brescia. Secondo l’accusa, Pecorelli sarebbe stato quasi sempre assente dal reparto di Ginecologia presso il quale esercitava come primario. L’accusa è di truffa. Ecco uno degli articoli che ne parla: Assenteismo: chiesto il processo per il Rettore dell’Università di Brescia
Riporto queste cronache, per spiegare a chi fosse stata data in mano la responsabilità della farmacovigilanza: non certo a una persona indipendente e dal comportamento specchiato.
Conclusioni Alla luce dei fatti che ho riepilogato, e tenendo bene a mente un paio di cose importanti, come il fatto che l’Italia sia capofila del progetto strategico di vaccinazione a livello mondiale, così come l’urgenza senza alcun tipo di epidemia in corso dell’approvazione del DL Lorenzin, che prevede anche multe fino a 7.500 euro e persino la perdita della patria potestà, e in considerazione del fatto che, i 12 vaccini che vogliono rendere obbligatori, siano tutti prodotti da Glaxo, tirate le vostre considerazioni. Io ho semplicemente riportato fatti e dati reali, con fonti e documenti originali: ognuno sia libero di comprendere ciò che sta accadendo. Vi lascio con un ulteriore dato: nel 1998, in Francia si assistette all’aumento di casi di Epatite B e Sclerosi multipla, riconducibili alle vaccinazioni. Siamo proprio certi di voler accettare senza alcun tipo di remora questa inoculazione di un numero esagerato di vaccini in bambini dai 0 ai 16 anni? Attenzione, perché “dopo” è tardi. Di fatto, ad oggi il DL Lorenzin non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale e le scuole, a quanto si apprende, stanno solo ricevendo "circolari applicative", come si legge anche in questo articolo apparso sul Il Fatto Quotidiano. Al link seguente, l'elenco delle gazzette pubblicate negli ultimi 30 giorni. Peggio di così... L'unico DDL proposto contro il DL Lorenzin, è quello che vede come prima firmataria la senatrice del PD Dirindin: qui la proposta. Qualcosa si muove, speriamo in tempo utile. Vi invito a leggere un mio recente editoriale, che parla del comportamento della Lorenzin in merito ai genitori che non volessero sottoporre i propri figli alla vaccinazione obbligatoria: ditemi voi se è accettabile tutto questo... Vaccinazioni obbligatorie: le dichiarazioni della Lorenzin non devono passare inosservate N.B. nel video allegato a questa inchiesta, Renzi parla di Industria 4.0 presso l'Auditorium di GlaxoSmithKlein a Verona. ©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina |
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 17:14:58 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.
Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.
Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.
“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.