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E’ iniziato l’interrogatorio per Ismail Tommaso Hosni, il ventenne arrestato giovedì scorso dopo aver ferito due militari e un agente alla stazione centrale di Milano. In presenza del Gip avrebbe dichiarato : “Quel giorno avevo assunto cocaina”, e ancora: “Ho rubato quei due coltelli perchè in stazione c’erano delle persone che volevano farmi del male, per difendermi, ricordo che ero in stazione ma non ricordo nulla dell’aggressione, quando mi sono svegliato avevo il sangue sulle mani”. Non si può escludere che stesse pensando di entrare in azione. Molti i punti su cui gli inquirenti sono chiamati a fare chiarezza per questo sarà risentito nei prossimi giorni. La domanda principale verte sulla reazione sproporzionata di Hosni avuta durante l’intervento di routine della pattuglia. Ismail come quasi tutti i giovani possiede un profilo Facebook dove sono state trovate scritte e video di esaltazione dello ‘stato islamico’. Un giovane che sta in bilico tra l’essere uno sbandato ma al tempo stesso anche una facile preda del proselitismo dell’Isis. Gli investigatori stanno scavando nel suo passato partendo dalla persona che venne arrestata con lui nello scorso Dicembre per spaccio che risponderebbe al nome di Ahmed Jbali. Quello Di Hosni è indubbiamente un profilo molto particolare, un giovane che si ritrova a vivere allo sbando ed a dormire in auto in un quartiere “particolare” della città. Abbandonato e solo, probabilmente anche vittima di rabbia e di emarginazione, in possesso di una tessera rilasciata ai poveri dall ”Opera San Francesco" dove ogni tanto si recava per un pasto caldo. Un ragazzo che dice di essere Musulmano ma non praticante che non ha mai fatto accenni all’Isis nemmeno con il suo legale. Una situazione che deve essere scandagliata e valutata bene per non mettere in atto la solita “caccia alle streghe” che provoca allarmismi ( cosa di cui il nostro paese non ha bisogno) che potrebbero essere anche ingiustificati , su cui prima di pronunciarsi bisogna essere prudenti. Questo non vuol dire giustificare atti che non vanno compiuti ma solo vagliare con accuratezza . Il legale di Hosni Giuseppina Regina è pronto a depositare al gip Manuela Scudieri la richiesta per una perizia psichiatrica al fine di poter valutare la capacità di intendere e di volere del ragazzo. Nella richiesta di custodia cautelare i pm hanno evidenziato il pericolo che se scarcerato il giovane potrebbe colpire ancora. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 23/11/2024 00:35:37 |
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