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AICS E TELEFONO AZZURRO INSIEME la lotta alle violenze comincia dallo sport di base Formazione dei tecnici, “censimento” e conoscenza dei campanelli d’allarme tra i giovani, promozione dello sport di squadra e coinvolgimento diretto di ragazzi e ragazze nell’analisi del problema, ma soprattutto vigilanza e massima attenzione ai minori promuovendo il dialogo e mai il silenzio. Ecco le formule di base da cui partire per sconfiggere bullismo, abusi di potere e ogni forma di disagio giovanile nello sport, secondo quanto suggerito da Aics, Associazione Italiana Cultura Sport, e Telefono Azzurro, insieme nella lotta alla violenza: lo sport rimane l’ambito migliore nel quale far crescere gli anticorpi a ogni forma di violenza e abuso, grazie alla promozione dei valori sportivi e della condivisione, ma servono preparazione e nessuna sottovalutazione del fenomeno. Presenti il presidente nazionale Aics, l’onorevole Bruno Molea, il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo, assieme alle istituzioni e alle autorità del mondo sportivo, compreso il segretario generale del Coni, Roberto Fabbricini. A portare la propria esperienza i campioni Daniele Masala, oro nel Pentathlon moderno a Los Angeles ’84 e già dirigente del comitato controlli antidoping, e l’onorevole Valentina Vezzali, schermitrice, tre volte oro alle Olimpiadi. Il Convegno è nato con l’intento di chiamare a raccolta le istituzioni, il movimento sportivo e i professionisti con l’obiettivo di consegnare una fotografia del fenomeno in Italia, ma soprattutto costruire assieme conoscenza sul disagio giovanile negli ambienti sportivi e sulle risposte che la comunità, in maniera integrata e in un’ottica di sistema, può offrire. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:06:30 |
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