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Un matrimonio durato ben 69 anni , un legame talmente forte da durare fino all’ultimo respiro. Questo è quanto è accaduto in un ospedale di un sobborgo di Chicago, dove i coniugi argentini Teresa, 89 anni, e Isaac Vatkin di 91, sono deceduti tenendosi per mano a soli 40 minuti di distanza. Entrambi si trovavano all’Highland Park Hospital di Skokie, in Illinois,entrambi non avevano più speranza di sopravvivere, così si è deciso di portare i loro letti nella stessa stanza e loro due più forti della stessa morte si sono tenuti per mano fino all’ultimo secondo, fino a far volare il loro amore in alto con loro. Il signor Vatkin nella vita era un commerciante, la signora Vatkin una casalinga e manicurista. Dalla loro unione sono nati tre figli, una famiglia come tante ma forse con quel “qualcosa” in più . Ad andarsene per prima è stata Teresa, vinta dall’Alzheimer. Dopo soli quaranta minuti anche il marito Isaac, che la visitava ogni giorno l’ha raggiunta in cielo. Una storia che letta oggi tra la difficoltà di avere un rapporto stabile, tra le tante coppie in crisi e sempre alla ricerca di nuove distrazioni per nutrirsi di linfa allo scopo di trascinare un ‘esistenza infelice ma di pregevole facciata , non può lasciare indifferenti. Quando l’amore va oltre , quando il solo immaginarsi senza avere accanto il proprio riferimento, l’interlocutore di una vita, colui che colora i tuoi giorni e da cui si prendono sfumature differenti è insopportabile. Dopo tanti anni di matrimonio, vissuti uno al fianco dell’altra è difficile andare avanti da soli. La casa viene vissuta come troppo grande e assurdamente silenziosa, il letto diviene improvvisamente vuoto e freddo ed al mattino non c’è più nessuno a regalare un sorriso ed un buongiorno dal sapore consolidato. Così, molto spesso quando un anziano muore, poco tempo dopo se ne va anche l’altro coniuge. Con lo stress da lutto i neutrofili smettono di funzionare bene, ed il sistema immunitario ne resta compromesso. La morte del proprio compagno di vita, sia quando giunge all’improvviso sia quando è attesa da tempo, è una delle perdite più dolorose che si possano sperimentare. nulla è come prima, ci si sente persi, impreparati , fragili, disorientati, disperati e spesso spaventati da ciò che avverrà successivamente. Si viene a perdere oltre che al supporto affettivo quello psicologico, chi resta spesso si ritrova a dover affrontare compiti e ruoli che prima non venivano ricoperti, situazioni di ordine pratico che trovano impreparati in un contesto in cui si tende a non avere voglia di nulla ma solo di riuscire a stare da soli con il proprio dolore. Riuscire a convivere con il dolore e superare la sofferenza di un lutto così grave come quello della perdita del coniuge, richiede tempo, energia e il desiderio di stare meglio. Nei primi tempi del lutto è normale e frequente che le persone sentano di non aver più voglia di vivere, che non riescano a riprendere le normali attività quotidiane, che si sentano avvilite, spaventate e depresse e talvolta, può capitare, che pensino persino al suicidio. Per alcune persone, il dolore causato dalla perdita può andare avanti così a lungo sino a diventare malsano. Questo può essere un segno di grave depressione e ansia. Ci si interroga spesso sul tema dell’amore, ci si chiede se dopo tanti anni di matrimonio possa durare ancora, sicuramente cambierà forma, sicuramente per qualcuno diventerà la “solita minestra riscaldata” ma questa storia insegna che quando l’amore è stato ed è un sentimento reale, concreto , crea un legame indissolubile , un legame che si estende fino ad una dimensione inimaginabile così come per il signor Vatkin che non è riuscito ad immaginare nemmeno un attimo di sopravvivenza senza la sua compagna ed ha deciso di seguirla per continuare quel meraviglioso cammino iniziato ben 69 anni prima. Una fortuna trovare l’amore, quello vero, quello che sostiene la nostra mano non solo nei bei momenti ma anche nella quotidianità, qualcuno si ostina a cercarlo e pochi sanno che l’amore non si cerca , semplicemente, capita. E’ quando capita che bisogna fare di tutto per custodirlo, alimentarlo, nutrirlo, renderlo sempre un cammino unico e speciale . Molti si danno per vinti molto prima, molti si perdono per strada attratti da nuove strade, molti non apprezzano ma questa storia che di per se pare non contenere nulla di eccezionale insegna a guardare con gli occhi del cuore quanto sia importante avere l’amore fino a spingersi al punto di seguirlo pur di non sentirsi nemmeno per un giorno soli al mondo.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:10:01 |
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