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Probabilmente non ci si pensa, ma molte delle cose che fanno parte dell'esistenza dei cittadini comuni, sono parte di una vera strategia economica, di cui però i cittadini non usufruiscono, essendone anzi vittime inconsapevoli. Di seguito, traccerò un piccolo percorso, per far comprendere meglio come lo Stato sfrutti sempre a proprio vantaggio ogni cosa che realizza, dichiarando però che lo fa "per il bene del paese". Attenzione: "il bene del paese" non significa affatto il bene della popolazione. Il paese è un conto, i cittadini sono un'altra cosa. Non è difficile comprendere questa differenza, ed è bene tenerla sempre a mente, in special modo quando - palesemente - lo Stato, attraverso il sistema politico, lavora contro la popolazione. Eccovi una serie di spunti di riflessione su come lo Stato operi strategicamente contro i cittadini, in relazione all'economia privata. Casa di proprietà: un diritto capestro
Nel dopoguerra, grazie al cosiddetto "Boom economico", fu possibile alla maggioranza delle famiglie italiane, acquistare un appartamento. Quando, oltre al primo appartamento, fu possibile a molti acquistare anche il secondo, il terzo e il quarto...ecco arrivare le imposte sul possesso degli immobili. Ovviamente, se la maggior parte dei cittadini possiede almeno un immobile, pretendere il pagamento di imposte e contro imposte determina palesemente la volontà dello Stato a sfruttare le famiglie sul sacrosanto diritto di possedere quattro mura. Non a caso si chiamano "imposte": sono un'imposizione, a fronte del quale nons i ottiene nulla, se non un impoverimento della cassa familiare. Al link seguente, uno dei miei articoli sul tema, pubblicato nel 2013: IMU: la grande beffa del regime oligarchico Passiamo a un altro tema. Monopolio di Stato: come batter cassa senza farlo vedereLo Stato, attraverso il Monopolio, aumenta ilimitatamente i costi alla vendita di sigarette e alcoolici (Vi ricordo che il Monopolio, nacque col presupposto di GARANTIRE costi calmierati e non prezzi aumentati) Ora che, ogni anno, a causa del tabagismo, in Italia muoiono 80.000 persone, l'attuale Ministro della Salute - Lorenzin - dichiara di voler sensibilizzare l'opinione pubblica contro il tabagismo, imponendo TASSE sui tabacchi. In pratica: non bastano più le Accise calcolate al rialzo su tabacchi e alcoolici. Vogliono costringere i milioni di fumatori italiani, ormai dipendenti dal vizio del fumo, a pagare somme emormi per bruciarsi i polmoni e non solo... Secondo voi, aumentare il prezzo di un pacchetto di sigarette, è la soluzione al tabagismo o, in realtà, è l'ennesima strategia per batter cassa, facendo però apparire il lato buonista dello Stato? Se lo Stato fosse buono nei confronti dei cittadini fumatori, creerebbe campagne di sensibilizzazione ogni anno, chiamerebbe i fumatori annualmente a sottoporsi - gratuitamente - a controlli clinici atti a verificare lo stato di salute. Invece no: per combattere il tabagismo, aumentano le tasse. Geni... Non è finta qui. Azzardo: giochi a perdita immediataA inizio del XXI secolo viene ammesso il gioco d'azzardo nel nostro paese. I passaggi atti a diffondere la legalizzazione del gioco d'azzardo sono stati diversi, e la maggior parte di essi sono contenuti nelle diverse "Leggi finanziarie". Leggete l'articolo 38 della Legge finanziaria del 2006 al link seguente: legge n. 248 del 4 agosto 2006. In esso sono riportate le disposizioni "urgenti" relative al gioco d'azzardo, che - nelle intenzioni dello Stato Italiano - servono a spremere il maggior numero di cittadini, al solo fine di rimpinguare le casse del Tesoro. La scusa? La trovate nel titolo della Legge, che recita: "disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonche' interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale". Non mi sembra che, a fronte dei 95 miliardi di euro giocati nel 2016 dagli italiani attraverso i vari giochi proposti dallo Stato, si stia assistendo a un "rilancio economico e sociale" a una "razionalizzazione della spesa pubblica" nonchè "interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale". Anzi. Le cosiddette "Leggi finanziarie" o "Leggi di bilancio" servono esclusivamente a spremere ancor di più i portafogli degli italiani. Punto. Oltretutto, è bene ricordare lo scandalo dei 10 gestori dei giochi di Stato: non hanno mai versato un centesimo al Fisco, e malgrado - in apparenza - fossero stati chiamati a pagare multe ingenti, nessuno gli ha torto un capello per non aver nemmeno preso in considerazione l'idea di pagare un solo euro di multa. Poi però, continuano a parlare della piaga dell'evasione fiscale. E chi paga per tutti i grandi evasori fiscali? Il popolo, ovvio. Dal momento in cui in Italia è stato legalizzato il gioco d'azzardo, si è assistito e si assiste, a un nuovo, terribile fenomeno: i milioni di casi di ludopatia. Persone che arrivano a indebitarsi, perdere la famiglia e ridursi in mezzo a una strada pur di continuare a giocare. Chi ha creato questo terribile problema sociale? Lo Stato. Che continua a lucrare sui giocatori, addirittura aumentando le imposte sul gioco, ma dichiarando - falsamente - di volerne combattere gli effetti devastanti sui bilanci familiari di molti italiani. Prima creano il problema diffuso, poi fingono di volerlo risolvere. E' esattamente ciò che la politica fa in ogni ambito: fingere di risolvere le problematiche create volutamente. Possono continuare a fare così, perchè la maggior parte delle persone non se ne rende conto. ConclusioniInsomma: lo Stato italiano, rende possibili - e legali - cose da cui sa che guadagnerà in maniera mostruosa, sfruttando in maniera vile la credulità dei cittadini. Il possesso di uno o più immobili diventa un'arma a doppio taglio se non sei ricchissimo e ti ritrovi a dover pagare migliaiai di euro ogni anno, di imposte sulla casa. Se hai il vizio del fumo, ficcati in testa che, oltre ad ucciderti lentamente, stai pagando cifre enormi allo Stato, attraverso il Monopolio. Poi però, se ti ammali, ti dicono che purtroppo "soldi non ce ne sono" e devono tagliare i fondi proprio alla Sanità. Ciliegina sulla torta, ammettono il gioco d'azzardo, poco prima dell'avvento - dopo gli USA anche in Europa - della cosiddetta "crisi economica mondiale", che in realtà non esiste, e deriva da una strategia ben precisa: le banche finanziano gli amici degli amici - ricchi imprenditori, politici, faccendieri - poi, quando stanno per fallire, ecco che arriva il popolo a "salvare il sistema bancario". Ne sappiamo qualcosa anche in Italia. In tutto ciò, mi lascia basita l'assoluta incapacità di molti, a strappare con forza le catene schiavizzanti che questo sistema impone. Un solo consiglio: qualsiasi cosa venga dichiarata a livello istituzionale, ha una doppia faccia. Credete solo a quella che non viene mostrata. Come salvarsi? Sarebbe necessario uscire, per quanto possibile, dal sistema: smettendo di fumare e bere alcoolici, non possedendo immobili sul territorio nazionale, curando la dipendenza dal gioco... Certo, non attendetevi che sia lo Stato a supportarvi in questo tentativo di liberazione: almeno però, provate a fare qualcosa. E se la soluzione magari non è quella di non possedere beni immobili, smettete di bere, fumare e giocare. Otterrete benefici che non immaginate, e potrete utilizzare il denaro risparmiato per fare cose più utili che stare male. Per finire, vi ripropongo una mia petizione che ha già raccolto oltre 5.000 firme: LUDOPATIA: DENUNCIAMO LO STATO! ©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 16:23:06 |
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Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.
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