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Nell’Agosto del 2013, fu pubblicato un mio articolo dal titolo: Poste Italiane: il mancato recapito della posta è un reato.
Questo articolo, è tutt’ora molto letto e diffuso sul web, e la ragione di questo “successo” è semplice: Poste Italiane, già da diversi anni, sembra aver dato priorità ai servizi finanziari, a scapito del servizio primario – e fondamentale per i cittadini – relativo alla consegna della Posta.Ora, se il ritardo della consegna della posta è relativo a una cartolina o a posta privata – peraltro sempre meno utilizzata dai cittadini come forma di contatto – si può forse avere un pochino di pazienza, e attendere che avvenga il recapito.Se però il ritardo, o addirittura la mancata consegna , della posta, è relativo a multe, bollette varie o comunicazioni importanti di altro genere, ecco che si crea – per il cittadino – un enorme danno.Dall’agosto 2013, data di pubblicazione del mio articolo, sono molte le persone che mi contattano in cerca di aiuto e informazioni: in molti, da Nord a Sud, lamentano gravi disservizi in relazione ai servizi di consegna della posta, e in molti casi a tali disservizi, corrispondono grane con i gestori dei servizi fondamentali, con la banca di riferimento, con la stessa Agenzia delle Entrate o con le assicurazioni auto, in special modo da quando – anche nel nostro paese – si sono consolidate le assicurazioni auto online, che possono proporre premi assicurativi concorrenziali, per il fatto di non dover sostenere i costi di una o più sedi fisiche.Se però, dopo aver regolarmente pagato l’assicurazione auto, per i soliti ritardi o mancate consegne da parte di Poste Italiane, non ci arriva il certificato assicurativo, sono guai (è bene ricordare che, con la nuova normativa, non è più necessario esporre il tagliando assicurativo, ma è necessario conservare in auto il certificato dell’avvenuto pagamento dell’assicurazione).In questo articolo, non approfondirò oltre il tema relativo ai reati cui va incontro Poste Italiane quando non assolve il compito primario di consegnare la posta o di consegnarla in tempo, bensì risponderò a coloro che – ancora fino ad oggi – mi contattano per avere lumi su come denunciare Poste Italiane nei casi in cui i ritardi o le omesse consegne, abbiano cagionato guai al cittadino.ATTENZIONE: ecco i disservizi contro i quali potrete presentare reclamo:Ritardo o mancato recapito della posta Danneggiamento o distruzione Manomissione totale o parziale Mancato ottemperamento del servizio postale Mancata o irregolare restituzione dell'avviso di ricevimento per esempio della raccomandata A/R Di seguito, le procedure per la presentazione del reclamo:innanzitutto, la prassi sarebbe quella di segnalare i problemi subiti direttamente a Poste Italiane, inviando un cosiddetto “Reclamo”. Non sono del tutto concorde col segnalare direttamente a chi si macchia di un vero abuso contro i cittadini, le criticità che si stanno espandendo a macchia d’olio, anche perché sarebbe come dire che, per risolvere un problema, ci rivolgiamo a chi ce lo crea da tempo, e mi sembra discordante rispetto alla situazione nazionale.Però, è anche vero che, se tutti i cittadini vittime dell’irregolare o omesso servizio di consegna della posta, si attivassero, a cominciare dalla segnalazione diretta a Poste Italiane, probabilmente si otterrebbe una doverosa presa di coscienza da parte dell’azienda.Ecco quindi, il modulo da scaricare, compilare e consegnare direttamente in un qualsiasi ufficio postale, per presentare un reclamo: MODULO RECLAMO POSTE ITALIANE.I tempi dell’eventuale risposta da parte di Poste Italiane sono lunghetti: l’azienda si riserva di rispondere entro 45 giorni dalla consegna presso l’ufficio postale, o tramite invio del modulo di reclamo attraverso una delle seguenti modalità:Posta Elettronica Certificata a reclamiretail@postecert.it (è obbligatorio allegare la lettera di reclamo)Fax al numero 0698686415 (è obbligatorio allegare la lettera di reclamo)Lettera Raccomandata a Casella Postale 160 - 00144 RomaIn tal modo, avvierete un procedimento ufficiale, che – seguendo anche ciò che leggerete tra poco, potrebbe farvi ottenere la ragione, non solo nei confronti di Poste Italiane, ma anche e soprattutto, nei confronti di chi vi ha inviato posta importante – ricordate le bollette o le comunicazioni bancarie o di altro genere – e porre un qualche rimedio a guai peggiori.Una volta presentato il reclamo presso l’ufficio postale – va bene qualsiasi ufficio postale – nel caso in cui riteniate di aver subito un danno di una certa gravità, potete passare al secondo passo: la segnalazione di quanto accaduto all’AGCOM – l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – che diverrà a tutti gli effetti, una sorta di denuncia di quanto vi è accaduto.ATTENZIONE: dovreste comunque attendere di ricevere una risposta da parte di Poste Italiane prima di procedere con la segnalazione all’autorità garante.Il modulo per presentare questa denuncia all’AGCOM, lo troverete al seguente link: MODULO DENUNCIA AGCOM.Al modulo è necessario allegare:copia del proprio documento di identità (o del legale rappresentante nel caso di persone giuridiche)copia del reclamo presentato all'operatorecopia del verbale redatto in sede di conciliazione (se esistente)Noterete che, a un certo punto, vi verrà chiesto se avete già presentato un reclamo a Poste Italiane. E’ per tale motivo che vi consiglio di inoltrare prima il reclamo alle Poste, attendere di ricevere la loro eventuale replica e poi, procedere con l’invio del reclamo ad AGCOM.ATTENZIONE: come potete leggere in alto sulla prima pagina dei moduli AGCOM, questo modello non è utilizzabile per inoltrare reclami in via stragiudiziale.Come si legge direttamente dal sito AGCOM: “la domanda può essere inoltrata tramite raccomandata con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo: Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – Direzione tutela dei consumatori, Centro Direzionale, Isola B5 - 80143 Napoli; o all'indirizzo pec: agcom@cert.agcom.it; o a mezzo fax al numero 0817507616; o mediante consegna a mano con contestuale rilascio di ricevuta”.Se, malgrado la segnalazione a Poste Italiane e l’ulteriore denuncia ad AGCOM, potete dimostrare che il disservizio continua e provoca disagi, l’ultimo passo è quello di rivolgervi alla procura della repubblica, ma in questo caso, vi consiglio di rivolgervi a un legale o a una delle associazioni a tutela dei consumatori, presenti in ogni città italiana.Concludo con una riflessione: se è pur vero che Poste Italiane, da alcuni anni, sta effettivamente rallentando il servizio di consegna della posta, anche a causa dell’abbattimento del numero dei portalettere – che a volta vengono impiegati in altri ruoli o vengono licenziati se con contratto a termine – è anche vero che, in alcuni casi, il ritardo o l’omessa consegna, possono derivare dal portalettere che, per varie ragioni da indagare, non consegna la posta o ne ritarda la consegna.Ecco un esempio pratico: SE E’ IL POSTINO A NON CONSEGNARE LA POSTA.©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 17:02:51 |
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