Sei nella sezione Mondo   -> Categoria:  Politica Estera  
Macron VS Le Pen: al ballottaggio vincono le multinazionali

Macron VS Le Pen: al ballottaggio vincono le multinazionali
Autore: Lucio Giordano - Redazione Esteri
Data: 24/04/2017

L’errore più grande l’ha fatto Benoit Hamon. E sarà la storia, un giorno, a dirci se sia stato un errore voluto, oppure frutto dell’ingenuità politica. Se infatti qualche settimana fa, con i sondaggi in picchiata,  il candidato del partito socialista avesse avuto il coraggio di smettere di fare campagna elettorale, indicando da subito il nome di Melenchon per appoggiarlo già al primo turno, oggi racconteremmo un’altra storia. Con i suoi voti, la sinistra sarebbe sicuramente al ballottaggio del 7 maggio, per le presidenziali francesi.

Invece, da stanotte, la Francia vede nero.

Comunque vada, la destra ha vinto. Ma, quel che è peggio, ha vinto il mondo delle banche, quello delle multinazionali e della finanza internazionale. Già, perché adesso hanno due nomi su cui puntare, proprio come volevano loro: la leader del Front National Marine Le PenEmanuel Macron, ideatore del neonato movimento En marche: europeista, liberista, della stessa destra che, prima con Sarkozy e poi con Hollande, ha messo in seria difficoltà economica  la Francia, avvicinando alla miseria gran parte della sua popolazione.  Insomma, per le multinazionali, meglio di così non poteva andare. Mossa indovinata, in fondo. Non fidandosi della tenuta politica della Le Pen, hanno inventato dal nulla un candidato giovane, ex dipendente della Banca Rotschild, ex ministro dell’economia del governo Valls, forse il peggior esecutivo della storia francese del dopoguerra. Con Macron all’Eliseo, in fondo,  sarebbe  la continuazione delle politiche economiche degli ultimi anni: dunque,  se proprio La Le Pen, in evidente affanno,  non dovesse farcela, andrebbe bene anche lui. 

Certo,  le preferenze delle multinazionali sono  tutte verso la leader del front national: fascista quanto basta, pronta a piegarsi ai voleri del mondo finanziario, ammantando il tutto di un’ideologia populista e nazionalista che piace alla pancia ignorante delle persone, la infinocchia e fa guadagnare consensi al mondo della finanza.

Esattamente quello che è avvenuto negli Stati Uniti con Trump, il pupillo dell’industria militare e delle banche. Del resto, come ai tempi dell’avvento di Hitler e Mussolini, industriali e grandi capitali si fidano molto più della destra fascista che di quella liberista. Ma tant’è.

Certo, molti punti di questa violenta e confusa battaglia per le presidenziali, sono decisamente oscuri. Macron, senza partiti alle spalle, deve spiegare ad esempio dove abbia trovato i fondi per una campagna elettorale gigantesca, dispendiosissima. Inoltre, seppur ancora sottovoce, molti francesi parlano di brogli elettorali, di schede doppie, e di molti elettori  stranamente cancellati dalle liste. Altro lato oscuro : qualcuno un giorno dovrà spiegare come mai, dieci minuti dopo i primi exit poll, Macron e La Le Pen festeggiavano già la vittoria per accedere al ballottaggio.

Le cose sono due: o i sondaggisti francesi sono straordinariamente affidabili oppure, ed è quello che sostengono in molti, era già tutto deciso, tutto combinato, nonostante sia stata  almeno salvata fino alla chiusura delle urne, la stanca rappresentazione di una democrazia  in profonda crisi.

Si, una stanca rappresentazione. I media d’oltralpe, infatti,  dovrebbero raccontare il motivo per il quale Melenchon sia stato ignorato fino a qualche settimana fa, fino a quando cioè la sua marcia trionfale stava diventando  inarrestabile. Disinnescato in poco tempo  l’effetto Hamon, l’unico capace di rovinare la festa al mondo delle multinazionali, era proprio Melenchon. Un altro mese di campagna elettorale e il leader di  La France Insoumise avrebbe vinto a mani basse.

Sia ben chiaro: il 19, 5 di questa sinistra orgogliosa e fiera è un risultato importante.

Ma per come si erano messe le cose Melenchon sembrava  il sicuro vincitore del primo turno. I risaltati parlano chiaro. I quattro principali candidati sono tutti racchiusi in un fazzoletto: Macron al 23, 8 la le Pen al 21,6, Fillon al 19.9. Paga invece il disastro Hollande, Benoit Hamon, netto vincitore delle primarie socialiste contro l’ex premier Manuel Valls. Il suo 6, 3 per cento , con cui il Psf viene spazzato via dal voto dei francesi, fa capire nettamente che quando la sinistra sposa le politiche liberiste, di destra, non è credibile e il popolo progressista non ci mette due secondi  a punirla.

Sconfitti  anche i gollisti di Fillon, segno che i partiti tradizionali,  giusto o sbagliato che sia , hanno fatto il loro tempo e che, in fondo,  in quest’ultimo decennio hanno combinato solo pasticci.

Ora , a  differenza di Melenchon che non darà indicazioni ai propri elettori, sia Hamon che Fillon si sono affrettati a dire che voteranno Macron, per fermare il pericolo fascista de La Le pen. Come  se la vittoria  liberista , in questa Francia sempre più triste, fosse meno pericolosa. Si, comunque vada il 7 maggio, banche e multinazionali hanno già vinto. 

Hanno preso per le palle il popolo transalpino e gliele stanno strizzando ben bene. Auguri ai francesi. Auguri a tutti noi. Perchè, inutile negarlo, il futuro immediato è nero. Nero come il nazismo di questa Europa inquieta.

Lucio Giordano




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 22/11/2024 22:39:27

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Politica Estera

Autore: Laurent Joffrin - Redazione Esteri
Data: 08/04/2020
Coronavirus: gli USA e il disastro sociale

La tragica prova che gli Stati Uniti stanno attraversando apriranno finalmente gli occhi agli elettori americani? 

Leggi l'articolo

Autore: Angela Frazzetta - Redazione Esteri
Data: 22/03/2020
Coronavirus - Angela Merkel è stata posta in quarantena

La Merkel, 65 anni, sarà sottoposta a "test regolari" nei prossimi giorni e continuerà con il suo lavoro da casa, almeno per il momento.

Leggi l'articolo

Autore: Angela Frazzetta - Redazione Esteri
Data: 17/03/2020
Covid-19 - Macron: 'Siamo in guerra'

"L'epidemia di coronavirus è diventata una realtà immediata, presente. Siamo in guerra, una guerra sanitaria certamente: non lottiamo contro un esercito o contro un altro paese". 

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Esteri
Data: 16/03/2020
Covid-19: risposta insufficiente del Regno Unito all'emergenza sanitaria

Mentre molti paesi europei hanno adottato misure drastiche per arginare la diffusione del coronavirus, il Regno Unito non ha ancora introdotto misure di "distanziamento sociale"...

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -