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I combattimenti a Mosul continuano e le conseguenze mediche e umanitarie per la popolazione sono devastanti. Nel proprio ospedale traumatologico a Mosul sud, MSF ha ricevuto in poco più di un mese e mezzo oltre 1.400 pazienti, per la maggior parte feriti di guerra, di cui la metà sono donne e bambini sotto i 15 anni. Negli ultimi tempi la situazione è più calma, ma continuano ad arrivare 20-30 persone ogni giorno. "Sono abituato a lavorare in contesti di guerra, ma il conflitto urbano che in questo momento sta distruggendo Mosul ovest resterà per sempre nelle mie emozioni” ha detto in una video-testimonianza Loris De Filippi, presidente di MSF da poco rientrato da Mosul dove era coordinatore dell’emergenza. “Delle volte arrivavano nel nostro ospedale moltissime persone, anche 30-40 feriti, nello stesso momento. Delle volte arrivavano i cadaveri degli attacchi suicida o dei bombardamenti. È stato molto complesso ma siamo riusciti a portare le nostre strutture sanitarie il più vicino possibile al conflitto.”
Il pronto soccorso di MSF a Mosul funziona 24 ore al giorno per fornire cure mediche salvavita d’emergenza. Il flusso dei pazienti è costante e ognuno di loro porta storie terribili. Intere famiglie uccise. Un padre e suo figlio intrappolati per giorni sotto le macerie della loro casa dopo un attacco aereo. Un bambino colpito da un cecchino e curato in casa per giorni prima di poter raggiungere, ormai paralizzato, l’ospedale. Un neonato ferito da una pallottola. Un ragazzo di 21 anni malnutrito colpito alla testa dal calcio di un fucile. Un uomo morto per le ferite mentre cercava di proteggere il suo bambino dalle esplosioni. Per ognuno di questi casi ce ne sono centinaia altrettanto gravi.
"I pazienti che trattiamo sono quelli ‘fortunati’, che riescono a raggiungere le strutture sanitarie” ricorda De Filippi di MSF. “Una mattina è arrivato un bambino vittima di un’esplosione, in coma. L’abbiamo rianimato per trenta minuti, ma non ci siamo riusciti e l’emozione è stata forte per tutta l’équipe. Il tempo di riprenderci e 30 feriti sono arrivati uno dopo l’altro nel nostro pronto soccorso.” |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:38:45 |
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