Ancora morte e terrore ad Aleppo in Siria. Un’autobomba è esplosa ieri nella periferia della città martoriata da una guerra estenuante colpendo in pieno alcuni autobus a bordo dei quali si trovavano i civili evacuati da Fua e Kafraya, le città del nordest in mano ai ribelli.

L’attentato ha provocato la morte di circa 100 persone e un numeri Imprecisato di feriti, forse 70, forse più.

A darne notizia l’Osservatorio siriano dei diritti umani. Secondo una prima ricostruzione si sarebbe trattato di un attentato suicida e che l’ordigno fosse su di un camion che trasportava aiuti di prima necessità e cibarie.

L’Osservatorio ha precisato che qualche ora prima le operazioni di evacuazione che coinvolgono circa 5.000 persone in virtù dell’intesa tra Damasco e i ribelli, erano entrate in stallo, subendo uno stop, dovuto probabilmente a controversie intercorse tra le parti.

“La gente è sfinita, non mangia e non dorme da giorni. La situazione è davvero grave”, riferiscono i volontari dell’Osservatorio

Chiara Farigu