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Continua l’opera di misericordia di Papa Francesco verso chi è stato messo agli angoli dalla vita. Non solo preghiere o parole di conforto, ma atti veri dall’umile parroco, come gli piace definirsi, verso chi ha perso tutto, compreso sogni e speranze. Una mano tesa affinché, oltre ai beni materiali, non perdano anche la dignità di esseri umani. E’ partendo da questo presupposto che monsignor Konrad Krajewski, il suo elemosiniere, ha il mandato di praticare la carità a nome e per conto del Pontefice. Mandato che svolge egregiamente e con la massima riservatezza perché la vera carità non ha bisogno di annunci e clamori. Più è segreta e meglio arriva a destinazione. Come una boccata d’ossigeno. E con grande riservatezza, nelle ore notturne il monsignore ama recarsi presso comunità e centri di accoglienza nelle periferie per portare aiuti di ogni sorta, alimentari primis, ma non solo. Attingendo dal “fondo carità” fortemente voluto da Francesco, fondo nel quale confluiscono tutti i regali e le offerte dei cittadini, da destinare a loro volta per sopperire alle necessità di chi è costretto ad una vita non solo grama, ma priva anche del necessario. Con la stessa riservatezza è stata messa in opera la “Lavanderia di Papa Francesco”, in funzione da ieri all’interno del Centro di Pace della Comunità di Sant’Egidio, nei pressi dell’ospedale San Gallicano, composta da 6 lavatrici, 6 asciugatrici e 6 ferri da stiro, dove i poveri e i senzatetto potranno recarsi e dare una pulita agli abiti indossati. A questi servizi, nei prossimi mesi si aggiungeranno anche docce, barberia, un guardaroba, ambulatori medici e distribuzione di generi di prima necessità. La Lavanderia nasce da un progetto condiviso con la multinazionale Whirpool Corporation (che ha donato i macchinari alla struttura adibita al lavaggio della biancheria) con il gruppo industriale Procter- Gamble che da due anni fornisce rasoi e schiuma da barba alla “barberia” messa ai disposizione dei clochard sotto il colonnato di destra del Bernini. Chi si presenta per lavarsi riceve un kit con sapone e un cambio di biancheria intima. E il lunedì può usufruire di un servizio gratuito di barberi. La carità continua ad essere un punto fermo per Francesco che deve essere donata a piene mani con la consapevolezza che aiutando il prossimo aiutiamo noi stessi. “L’elemosina ci aiuta a vivere la gratuità del dono, che è libertà dall’ossessione del possesso, dalla paura di perdere quello che si ha, dalla tristezza di chi non vuole condividere con gli altri il proprio benessere”, queste le parole che ama ripetere spesso durante le omelie. A queste si aggiunge la dignità che nessun essere al mondo dovrebbe perdere mai. A volte basta poco per sentirsi vivi nuovamente. Un viso ben rasato, una doccia calda e profumata, una maglia fresca di bucato non sono risolutivi certo, ma contribuisco a far sentire chi vive ai margini di appartenere ancora al genere umano
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:40:15 |
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