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In seguito all’indagine, durata oltre due anni, condotta dalla Dia- la Direzione Investigativa Antimafia - la Procura catanese, con l’accusa di truffa, falso e abuso d’ufficio, ha iscritto nel registro degli indagati 57 persone del Cas, il Consorzio che gestisce le autostrade di mezza Sicilia. Disposta inoltre la sospensione nei confronti di 12 tra dipendenti , dirigenti e anche un sindaco di un Comune del messinese. Le indagini, concentrate esclusivamente sulla gestione amministrativa del Cas, avrebbero accertato una “distrazione” di finanziamenti per la realizzazione di opere pubbliche. Ai quali si aggiungono premi di produzione illegittimi e fondi pubblici “dirottati” in altri siti. Nello specifico, sembrerebbe che molti progetti per i quali si sarebbero già pagati i lavori, non siano stati portati a compimento e, in altri casi, neppure avviati. Il danno per il Consorzio è stato stimato in oltre un milione di euro. Ragione per la quale la Dia sta procedendo al sequestro di beni per lo stesso valore. Non solo. Al centro dell’indagine ci sarebbe anche la percentuale del 2% che spetta per legge a chi segue appalti pubblici, pagata alla fine dei lavori. In diverse città siciliane sono ancora in corso perquisizioni domiciliari e negli uffici da parte della Dia. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:38:49 |
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