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Nuovo caso di punizione per non essersi adeguata ai principi della famiglia di religione mussulmana: dopo il caso della ragazza residente a Bologna, la cui madre aveva rasato i capelli perché la giovane non voleva indossare il velo - ma la madre dichiarò che i capelli glieli aveva tagliati a causa dei pidocchi - poi allontanata dalla famiglia dai servizi sociali, ecco ora il caso di una giovane, picchiata a calci, pugni e cinghiate dai familiari a causa di "atteggiamenti troppo disinvolti". E' accaduto a Pavia. e il Tribunale dei Minori di Milano ha deciso di allontanare - temporaneamente - la 14enne di origini marocchine dalla famiglia, affidandola a una comunità che si occupa di persone maltrattate. La ragazza ha denunciato il padre, la madre e il fratello maggiore, perché - ha dichiarato - sono giunti a frustarla per l'abbigliamento che indossava, considerato troppo occidentale. “Sei una puttana, proprio come le tue amiche italiane”, le avrebbero detto i familiari. La denuncia, è giunta dopo che la ragazza era finita ricoverata al San Matteo di Pavia, dove i sanitari le hanno riscontrato contusioni multiple e assegnato una prognosi di 31 giorni. Questi episodi però, devono portarci a riflettere. Sì, è vero: certi comportamenti sono da condannare, senza se e senza ma, Ma è anche vero che stiamo assistendo all'incontro di due mondi paralleli, due culture totalmente diverse, che implodono nel momento in cui, usanze e tradizioni, fanno a pugni tra loro. Integrazione dovrebbe anche presupporre un'educazione allo stile di vita della nazione in cui si decide di migrare. Non è un passaggio automatico, e nemmeno immediato. Ma se nessuno si prenderà l'onere di sviluppare reali progetti di integrazione e di conoscenza della cultura occidentale, questi eventi saranno all'ordine del giorno.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/12/2024 08:47:50 |
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