|
|
|
Torna alla carica Papa Francesco sul tema dell’arrivismo tanto caro ai nostri tempi. Quello sgomitare incessante e senza esclusione di colpi che si impossessa del nostro essere pur di arrivare, fare carriera. A qualunque costo. E se questo è condannabile per le persone comuni, per gli ecclesiastici, preti e vescovi in particolare è assolutamente da evitare, proprio come la peste. “Fuggite dal carrierismo: è la vera peste della Chiesa”, così Francesco ha ammonito la delegazione spagnola del Collegio “San Jose” in udienza nella Sala Clementina per i 125 anni della fondazione. Il suo discorso formale, come ormai ci ha abituato, ha lasciato spazio ad alcune frasi a braccio, le migliori, le più semplici ma allo stesso le più penetranti. “Il diavolo entra sempre dalla tasche”, ha ribadito il Pontefice esortando i presenti a non ricercare una vita comoda e ordinata, fatta di privilegi e cose superflue. Il mistero della fraternità, ha ricordato, “non è passato di moda”. Un invito, il suo, ad essere aperti e accoglienti verso chi soffre e chi è diverso e vicini ai poveri. Sempre. Seguire l’esempio del beato Domingo y Sol, che era sempre disposto a vendersi la camicia pur di aiutare il prossimo, magari non proprio alla lettera, ha scherzato il Papa perché “non chiederò preti descamisados, no, ma semplicemente testimoni di Gesù, attraverso la semplicità e l’austerità della vita, per essere promotori di una vera giustizia sociale”. Insegnamenti che il Papa per primo continua a fare suoi, definendosi “un semplice prete” come ha detto nella sua recente visita a Milano. Per stare vicino agli ultimi, primi nel suo cuore. Venerdi scorso, una breve fuga dal Vaticano per recarsi, a sorpresa, presso un centro di non-vedenti dando seguito così “ai venerdi della misericordia” per portare conforto a chi vive nella sofferenza. “Per noi che non possiamo vederlo neanche in tv, è stato davvero toccante” hanno commentato i pazienti dell’istituto, rispondendo agli abbracci del pontefice.
|
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:44:36 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Entra lentamente, si muove senza intoppi, impassibile, ieratico, come una statua montata su scarpe da ginnastica, con la pelle d'alabastro e questo taglio di capelli come un prato che lo fanno sembrare un console romano. I
“Abusivi? Il mio prossimo è quello in difficoltà, questo è il Vangelo. Critiche? Non mi interessano, se qualcuno ha bisogno di aiuto mi comporto come ogni medico che giura di salvare una persona”.
Monsignor Angelo Comastri, Arciprete della Basilica ha commentato: "L'illuminazione intelligente risponde perfettamente alle esigene di culto, preghiera e celebrazione in particolare quando è presente il Santo Padre. Ma abbiamo raggiunto anche un altro scopo: la possibilità di ammirare la bellezza architettonica della Basilica".
"Il futuro non sarà migliore se ci difenderemo alzando steccati o prendendo impronte, ma se saremo capaci di integrazione e di condivisione. Questo il vero progresso, non quello che ci fa diventare sempre più meschini, chiusi o impauriti".