Sei nella sezione Italia   -> Categoria:  Vaticano  
E' tenmpo di credere

E' tenmpo di credere
Autore: Editoriale di Padre Maurizio Patriciello
Data: 27/03/2017

Tempo di credere è il titolo di un famoso libro di don Primo Mazzolari. Se ogni giorno è 'tempo di credere', oggi lo è in modo particolare. In queste ore in cui la tristezza sfiora la disperazione e la rassegnazione. Questo è il tempo in cui dobbiamo continuare a credere. Anzi, il tempo in cui dobbiamo rafforzare la nostra fede sempre vacillante.

L’atrocità della violenza, il non senso, la morte scaraventata in faccia a persone innocenti e ignare ci lasciano senza fiato. Con il desiderio di correre, di scappare via. Scappare e dove?

«Dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in cielo là tu sei, se scendo negli inferi, eccoti». Come colmare questo senso di profondissimo vuoto che ci accompagna da ieri mattina? «Rimanete nel mio amore», ci dice Gesù. Come i discepoli in fuga verso Emmaus, dobbiamo implorare insieme: «Resta con noi, Signore, perché si fa sera...».

Per la verità, più che sera, è notte fonda. Credere. Continuare a credere che Dio c’è. Che ci ama. Che sta soffrendo con noi e per noi.Il terrorismo è illogico, vigliacco, disumano. Semina paura. Distruzione. Morte. Il terrorista ha pericolosamente permesso all’odio di colmargli il cuore. Il terrorismo è rapina. Di vita. Di gioia. Di futuro. Di speranza.

È paura che ti inchioda. Che ti gela il sangue nelle vene. Che ti toglie la voglia di continuare a impegnarti e lottare. E invece no. Deve accadere il contrario. Il dolore che si sprigiona dai nostri cuori ci affratella, ci unisce.

Le immagine delle persone che scappano dal luogo dell’ agguato ci inteneriscono, ci fanno piangere.Come siamo piccoli di fronte al dolore e alla morte. Come siamo piccoli di fronte alla grandezza della vita. Davanti a tanta sofferenza inutilmente provocata l’uomo – tutti gli uomini di tutto il mondo – si scoprono disarmati. Impotenti.

Qualcuno si lascia cadere le braccia.

È tentato di arrendersi al male. La voglia di abbracciare tutti è immensa. Il credente prega. Supplica. Invoca. Anche se ripete l’ invocazione antica: «Dio, dove sei?». E tornano le domande che non troveranno mai risposte quaggiù: «Perché, Signore. Perché? Perché non lo impedisci? Perché non hai fermato la mano degli assassini? Perché permetti che l’innocente soffra? Quando, Signore, quando giungerà la pace?».

Ma Dio tace. Il cielo è come sigillato. Dall’alto non arriva alcun segnale che possa soddisfare il cuore. « Dio è morto», ha detto qualcuno. «Gli occhi che hanno visto Auschwitz non potranno più contemplare Dio». Anche gli occhi che hanno visto lo scempio nella città di Bruxelles. Ma è proprio così? La tentazione di eliminare Dio ritorna prepotente. «Se tu squarciassi il cielo e scendessi!», pregano i credenti. Ma sembra che il cielo non si squarci e Lui non scenda. Perché è già sceso. E scende di continuo.

Fino alla fine del mondo, scende.Lo scempio di Londra avviene a pochi giorni del Venerdì Santo. «La cosa migliore che i nostri occhi possono fare in questi giorni è leggere la passione di Gesù», scriveva don Giuseppe De Luca. Facciamolo. Corriamo a prendere il Vangelo. Immergiamoci nel racconto della passione e della morte di Gesù. Facciamolo in queste ore in cui la cattiveria umana ha tentato di oscurare il cielo come avvenne quel giorno sul colle del cranio. Quando alto si levò il grido del Giusto: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». Perché ci hai abbandonato Dio?

Perché? Perché ci lasci in balia di uomini arrabbiati e senza cuore? Perché permetti che l’odio avveleni i giovani? Perché tanta ingiustizia sulla terra? Perché, Signore, l’innocente muore? Non è giusto. Non sarà mai giusto. Anche i credenti si lamentano con il loro Dio. Ma sanno chi è colui nel quale hanno avuto la grazia di credere.

E si mettono a fianco dei loro fratelli in umanità. Con la fiammella della speranza accesa. Volendo, con Maria, sostenere il figlio di Dio Crocifisso e i crocifissi di Londra. In silenzio. Con il cuore a lutto. Con le lacrime agli occhi e la preghiera sulle labbra. I credenti vogliono condividere un dolore che ci toglie il respiro, ma non la speranza. Ma vogliono anche gridare al mondo che Dio, ancora una volta, è stato messo in croce.




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 22/11/2024 23:18:15

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Vaticano

Autore: Laurent Joffrin - Redazione Attualita'
Data: 19/05/2019
Zuckerberg: il padrone del mondo

Entra lentamente, si muove senza intoppi, impassibile, ieratico, come una statua montata su scarpe da ginnastica, con la pelle d'alabastro e questo taglio di capelli come un prato che lo fanno sembrare un console romano. I

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Vaticano
Data: 16/05/2019
Padre Krajewski a La Zanzara su Radio 24: 'Il mio gesto si difende da solo'

“Abusivi? Il mio prossimo è quello in difficoltà, questo è il Vangelo. Critiche? Non mi interessano, se qualcuno ha bisogno di aiuto mi comporto come ogni medico che giura di salvare una persona”.

Leggi l'articolo

Autore: Il direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 26/01/2019
Basilica di San Pietro: inaugurata la nuova illuminazione a led realizzata da Osram

Monsignor Angelo Comastri, Arciprete della Basilica ha commentato: "L'illuminazione intelligente risponde perfettamente alle esigene di culto, preghiera e celebrazione in particolare quando è presente il Santo Padre. Ma abbiamo raggiunto anche un altro scopo: la possibilità di ammirare la bellezza architettonica della Basilica".


Leggi l'articolo

Autore: Redazione Cultura
Data: 24/01/2019
Famiglia Cristiana: 'Quando Grillo scriveva: accogliamoli tutti'

"Il futuro non sarà migliore se ci difenderemo alzando steccati o prendendo impronte, ma se saremo capaci di integrazione e di condivisione. Questo il vero progresso, non quello che ci fa diventare sempre più meschini, chiusi o impauriti".

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -