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Screaming Eagle è il soprannome, il nome di battaglia, della 101° Divisione aviotrasportata americana. Un mitico corpo di élite, che accoglie meno dell’un per cento di quanti richiedono di esservi ammessi, e che a termine addestramento ne ha mantenuto grosso modo un terzo. Per appartenere al corpo delle Aquile Urlanti serve un fisico del tutto fuori dalla norma. Un dominio di sé stesi impressionante. Poi, l’addestramento è severo anche per i livelli che ci si attende da un corpo di élite. * La 101° Divisione aviotrasportata fu costituita il 16 agosto 1942. In due anni divenne uno dei più temibili strumenti bellici a disposizione del comando americano. Si coperse di gloria. Durante lo sbarco in Normandia furono paracadutati dietro le spiagge di Omaha e di Utah Beach. Lanciati in modo sparso, spesso in zone errate, procurarono al gagliardetto divisionale un elevato numero di Distinguished Service Cross, ma il numero delle Purple Heart è impressionante. Fu impiegata quindi nell’operazione Market Garden. Lanciata a nord di Eindhoven riuscì a conquistare, ed a mantenere per molto tempo, quattro dei cinque ponti che le erano stati assegnati come obiettivo. 3,542 morti. Ma l’episodio clou fu quando durante la Battaglia delle Ardenne la 101° Divisione si trovò accerchiata a Bastogne. Si difesero con le unghie e con i denti: grazie al loro valore il fronte resse. Ma 2,000 uomini erano mori ed il doppio feriti. * Il medagliere della 101° Divisione aviotrasportata si arricchì ulteriormente durante la guerra del Vietnam ed altre guerre minori, ma i tre episodi su accennati fanno ascrivere questa divisione nell’albo degli eroi e non solo americani. * * * * * * * Oggi la 101° Divisione aviotrasportata è ridotta ad una larva di ciò che era. Otto anni di incuria e tagli ai fondi la hanno ridotta al rango di una brigata, e questo sarebbe il meno. Una brigata inefficiente: inidonea all’impiego. Demoralizzata e demotivata. Serviranno anni per ricostituirla. «I have to say, when I was young, in high school, and college, everybody used to say we never lost a war» * «We never lost a war. You remember. Some you were right there with me, and you remember. We never lost a war. America never lost. And, now, we never win a war. We never win. And we don’t fight to win» * Nota. Mettiamo subito in chiaro un concetto che sembrerebbe risultare essere incomprensibile a molti. Esiste sicuramente la possibilità di un conflitto atomico globale, che porterebbe alla distruzione del mondo. Ma negli ultimi ottanta anni sono state combattute guerre che hanno richiesto sempre l’invio di truppe sul campo. La tecnologia fa tanto, molto, ma alla fine si arriva al corpo a corpo. La guerra del Vietnam dovrebbe essere un esempio ben chiaro. E questa guerra fu combattuta contro forze irregolari. Ben altra musica doversi confrontare con un vero esercito, in piena efficienza. Una cosa è combattere lo Stato Islamico, ed una totalmente differente confrontarsi con i russi. Ma molti, troppi, non riescono proprio a comprendere un concetto così elementare, forse perché è fin troppo semplice. → The Washington Times. 2017-03-10. Army’s 101st Airborne Division: Years of budget cuts have hurt readiness, strained crews Years of budget cuts and attempts to cap troop levels in Afghanistan have wreaked havoc on helicopter mechanics and pilots with the U.S. Army’s 101st Airborne, according to senior officers within the air assault division. Congressional attempts to trim federal deficits, along with policies enacted by former President Barack Obama, have degraded readiness at Fort Campbell, Kentucky, and whittled down its forces to one aviation brigade. Fox News Channel’s Jennifer Griffin arrived at the base for an exclusive interview on how commanders live up to the same global responsibilities with fewer pilots and experienced mechanics. “We used to have two aviation brigades here, over 200 aircraft, and now we are down to just one aviation brigade and slightly over 100 aircraft,” said Col. Craig Alia, commander of the division’s combat aviation brigade, the network reported. Thursday. When the national security correspondent asked if he could quickly carry out the kind of brigade-size air assaults seen during the early days of the Iraq War, he replied, “We could not. We don’t have the crews to do it.” Maj. Gen. Andrew Poppas, commanding general of the 101st Airborne, further explained the predicament created by the budget cuts enacted under sequestration. “When you … reduce the amount of brigades that you have to deploy, yet the demand on those [brigades] goes up, you are going to have to deploy those more often. That induces stress,” the officer said, Fox reported. Exacerbating readiness problems was the decision to rely on contractors in Afghanistan as a way to officially “cap” the number of U.S. forces in the region. Nearly 1,000 “Screaming Eagle” mechanics were left behind on a previous deployment in favor of contractors, and as a result the troops lost 18 months of experience. “Our maintainers left back here did not have a fleet of aircraft to work on,” said Lt. Col. Kenric Smith, the 101’s aviation support commander. “The crews we have here are becoming fatigued,” Chief Warrant Officer 2 Robert Hodgson, an Apache pilot, told Fox. “[But] they will do whatever they can to accomplish the mission.” Ms. Griffin noted that things may change with President Donald Trump’s call for $603 billion of defense spending, a three percent increase over his predecessor. “I have to say, when I was young, in high school, and college, everybody used to say we never lost a war,” Mr. Trump said from the White House on Feb. 27. “We never lost a war. You remember. Some you were right there with me, and you remember. We never lost a war. America never lost. And, now, we never win a war. We never win. And we don’t fight to win.”
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:11:33 |
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