Un 8 Marzo all'insegna di cortei, scioperi e assemblee, quello di quest'anno. Le proteste femminili, contro le discriminazioni e la violenza che, ogni anno, uccide oltre 100 donne.

Oltre ai cortei e alle astensioni dal lavoro delle donne, un altro modo per manifestare sarà quello di astenersi dai lavori domestici e dalla cura dei figli.

Uno sciopero globale femminile, quindi, lanciato in Argentina, che oggi vedrà protagoniste le donne di 40 nazioni, compresa l'Italia.

Nella Capitale, è previsto un presidio delle lavoratrici di Almaviva, che manifesteranno contro i licenziamenti.

Inoltre, sempre a Roma, una manifestazione davanti al MIUR, contro "La buona scuola" e un corteo - che partirà nel pomeriggio dal Colosseo - per approdare a Trastevere.

Valeria Fedeli, ministro dell'Istruzione, ha dichiarato: "Lo sciopero sottovaluta i passi importanti che il Parlamento ha fatto, come mettere soldi sull'astensione dal lavoro retribuita al cento per cento se la donna denuncia il partner violento. O il piano straordinario con finanziamenti per i centri anti-violenza. Perché non andare piuttosto sui luoghi di lavoro a coinvolgere le persone? Così si rischia di discutere dello strumento, lo sciopero, non di discriminazioni".

Sarà, ma a conti fatti, non sembra che queste misure di governo stiano effettivamente sortendo soluzioni concrete.