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Sarà la prima volta che i professionisti incroceranno le braccia. Il tutto si verificherà tramite una lunghissima astensione collettiva che li vedrà coinvolti dalle 24 del 26 febbraio alle 24 del 6 marzo. Il tutto Proprio nei giorni ‘clou’ della dichiarazione annuale dell'I.v.a. A parere del Garante l’agitazione è legittima e si chiede al Mef di sospendere gli obblighi dei contribuenti, che rischiano sanzioni. Il mese di Febbraio è un mese in cui ci sono numerose scadenze fiscali si parte dall’iva per arrivare ai contributi previdenziali , fino a giungere al conguaglio 2016. Tutti appuntamenti con l ’agenzia delle Entrate che si trovano ad essere minacciati da questo sciopero Nel caso in cui non ci saranno le condizioni per revocarlo, le associazioni dei commercialisti si augurano che il ministero sposti i termini per la presentazione della dichiarazione annuale Iva per il 2016: la presentazione non può più essere presentata in forma unificata insieme alla dichiarazione dei redditi e inoltre deve essere effettuata esclusivamente per via telematica tra il primo e il 28 febbraio. E’ proprio entro il 28 che deve essere versata l’Iva per il quarto trimestre da parte di enti e imprese che prestano servizi al pubblico, benzinai e autotrasportatori. Entro fine del mese gli operatori di ciascun settore avranno il tempo per inviare i dati concernenti le spese 2016 che confluiranno nella dichiarazione precompilata 2017 . Con il primo del mese si sono aperti i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate attraverso cui si possono trasmettere i dati all’Anagrafe tributaria. Scade il 28 anche la comunicazione annuale dei dati relativi alle forniture di documenti fiscali effettuate ai rivenditori e ai soggetti utilizzatori di tali documenti nell’anno precedente Scadono invece il 16 febbraio la liquidazione e il versamento dell’Iva relativa al mese precedente e il versamento Iva quarto trimestre e per i sostituti d’imposta il versamento delle ritenute operate nel mese precedente. Intanto per spesometro e liquidazioni Iva buone notizie potrebbero arrivare già con la conversione del decreto Milleproroghe. Tra i circa 1.200 emendamenti ci sarebbe proprio una rivisitazione delle scadenze: semestrali per il primo anno, nel 2017, ma a cadenza annuale – e quindi non più trimestrale – dal 2018. Nonostante questo lo sciopero si farà, almeno per ora. Una delle richieste dei commercialisti è anche il riconoscimento dell’esclusiva per alcune attività: i commercialisti vogliono, oltre ad una reale semplificazione, veder riconosciuta la propria ed esclusiva professionalità. Le semplificazioni che oltre a fare bene a chi svolge questo ruolo farebbero bene anche a chi si deve perdere tra i meandri dell’informatica e spesso non si tiene conto dell’età dei contribuenti e nemmeno della loro capacità per poter provvedere in modo corretto all’invio dei dati richiesti. Situazioni sempre più intricate che giocano a sfavore e che invece di snellire alcuni processi tendono a complicarli ulteriormente. Non è da sottovalutare anche la scelta delle date per la consegna di più documentazioni che riguardano i pagamenti di cose differenti. Un ’accavallarsi di situazioni che rende tutti scontenti e che non farà altro che creare ulteriore confusione .Le richieste da parte dei commercialisti sono importanti |
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I commenti: | |||
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:10:54 |
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