Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali  
Sintomi certi di autoritarismo: alla Leopolda, nessuno puo' dissentire

Sintomi certi di autoritarismo: alla Leopolda, nessuno puo' dissentire
Autore: Il Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 05/11/2016

Esistono persone che, palesemente, fanno fatica a comprendere certe cose. Inutile far notare loro come un sistema politico non abbia nulla di effettivamente democratico. Costoro, vivono del riflesso di ciò che ascoltano e considerano verbo divino.

Guai ad avanzare un dubbio, guai a far notare un’evidenza. Nella migliore delle ipotesi, la risposta è: “Ma lo ha detto il Presidente del Consiglio”….oppure: “Ma l’ho letto sul giornale”…

Queste persone, non sono in grado di utilizzare in maniera proficua uno strumento meraviglioso e in continua evoluzione e aggiornamento. Uno strumento che nessuna grande impresa – almeno fino ad oggi – è riuscita a replicare. Si chiama “cervello”, e tutti noi ne siamo forniti. Tranne il fatto che, alcuni di noi lo utilizzano nella sua interezza, e altri lasciano che sia il mondo esterno ad azionarne i comandi.

Peccato. Perché non vi è cosa più bella, libera e democratica, che utilizzare autonomamente questo computer personalissimo, e trarne tutti i vantaggi che ne derivano.

Questo preambolo, per annunciare ciò che sta accadendo intorno alla “Leopolda”, la ormai consueta convention del Partito Democratico, il cui nome deriva dal palazzo in cui si tiene annualmente: la storica Stazione Leopolda che si trova a Firenze ed è divenuta monumento storico in cui si tengono molte importanti manifestazioni, politiche e culturali.

In sintesi: la Questura di Firenze, ha vietato categoricamente, la presenza – intorno all’area della Stazione Leopolda – di coloro che manifestano a sostegno del NO al referendum costituzionale.

“Motivi di ordine pubblico”, dicono. Motivi di autoritarismo politico ormai già in atto, dico io.

Il gruppo di manifestanti per il NO alla riforma costituzionale, non è un gruppo di facinorosi, ribelli sovversivi. E’ semplicemente un gruppo di cittadini che, in una repubblica realmente a regime democratico, avrebbero ogni diritto di manifestare il loro dissenso, oltretutto su un tema così serio e che coinvolge tutta la popolazione italiana e il suo futuro.

Invece no. Ed è l’unico no che viene ammesso. Un enorme NO alla democratica partecipazione dei cittadini alla vita politica della nazione. Un plateale dissenso contro la libertà di esprimere la propria opinione. Un imbarazzante NO contro chi non la pensa come una parte di “dirigenza del paese”, in questo caso del Premier e dei suoi sostenitori.

Chi dissente, lo fa anche per coloro che non sono fisicamente su quella piazza ma condivide lo stesso pensiero. Per cui, non permettere a questa gente di manifestare contro le decisioni – a mio parere già prese – del governo, su un drastico e spietato cambiamento dell’assetto socio-politico della nazione, è un chiaro messaggio a tutta l’Italia: a comandare, siamo noi.  E voi non contate un cazzo. (e scusate il francesismo…).

In tutto ciò, io intravvedo la deriva autoritaria già intrapresa dalla politica nazionale. Quell’autoritarismo che si legge molto chiaramente, scorrendo le righe dei quesiti del referendum costituzionale, mal scritti ma molto esaustivi su ciò che davvero si vuole ottenere: maggiori poteri al premier, nessun tipo di semplificazione reale per ciò che riguarda l’approvazione di Leggi – quando vogliono, sono più veloci della luce, vedi riforma Fornero e Jobs Act – caos  generale per ciò che riguarda province e regioni e nessuno, dico nessuno, che abbia mai accennato al fatto che, in questa riforma, si parla anche dell’innalzamento del numero delle firme  necessarie a presentare una Legge di iniziativa popolare: ne parlai in questo articolo poco tempo fa.

Insomma: questa nazione è a regime talmente “democratico” che il Partito Democratico risulta essere quello meno democratico in assoluto, e infatti, l’ennesima riforma costituzionale è roba loro.

Mica scemi, quelli del centro destra, a siglare una riforma così apertamente di stampo autoritario. Fanno finta di dissentire, loro. Eppure, anche il centro destra, ai tempi dei governi Berlusconi, accarezzava l’idea di maggiori poteri al premier e di cancellazione del criterio del bicameralismo paritario.

Vedete, c’è una cosa su cui tutti dobbiamo riflettere: il bicameralismo paritario, è la concretizzazione di un sistema democratico. Purtroppo però, nel nostro paese, sono le persone a non renderlo tale. Tutti, in Parlamento, alla fine sono coesi. E quando va male, basta chiedere la fiducia, e la Legge è approvata. Sono le persone a dover cambiare semmai, non la Costituzione. Sono le teste a dover cambiare, non le giuste regole.

Ma tant’è…frotte di cittadini, trasportati gratuitamente in treno e con tanto di cestino-pranzo, da varie regioni d’Italia, per partecipare alla Leopolda e battere le mani, magari con tanto di “Viva il Presidente! Viva la riforma costituzionale”, mentre chi dissente - "democraticamente" - viene tenuto a due chilometri di distanza no, non è un bel messaggio. E’ la rappresentazione, anche visiva, di come la deriva autoritaria sia già stata intrapresa. E non ci saranno referendum a fermare questa deriva, perché – e lo ricorso ancora una volta – cercate di ricordare: quando è stata l’ultima volta che un responso referendario è stato poi trasformato in realtà, nel nostro paese?

Guardate anche cosa sta accadendo in queste ore in Gran Bretagna con la Brexit: non è che, poiché il popolo in maggioranza ha votato per la Brexit, ora tutto è semplice e la Gran Bretagna è fuori dall’Europa. Nossignori.

Non funziona certo così, la dittatura…

©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina

 




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 23/11/2024 11:40:27

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Editoriali

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 18/05/2020
Indagine Covid-19 - parte V - Trattati, accordi, riforme e omissioni

Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Videogames: il governo sostiene le startup del settore

Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.

Leggi l'articolo

Autore: Inchiesta del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Indagine Covid-19 - Parte IV - diffusione nella bassa lodigiana: i dubbi sul depuratore

Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.

Leggi l'articolo

Autore: Intervista del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 13/05/2020
Intervista ad Andrea Vianello - Ogni parola che sapevo

“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -