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Terremoto: non si arrestano le scosse

Terremoto: non si arrestano le scosse
Autore: Anna Lisa Minutillo - Redazione Cronaca
Data: 01/11/2016

Non c’è pace per questa parte del paese che trema e continua a farlo , quasi come se avesse un suo disegno nascosto da eseguire, quasi come se fosse affamata di distruzione .…

Anche stamani una forte scossa di terremoto poco prima delle 9 è stata avvertita sia nelle Marche che in Umbria. Il sisma si è sentito distintamente anche ad Ancona. Si stanno eseguendo verifiche da parte della Protezione civile su eventuali nuovi danni.

Secondo quanto rilevato dall’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il terremoto, di magnitudo 4.7, ha avuto origine a circa 10 chilometri di profondità ed epicentro nella provincia di Macerata.

Nuovi crolli ad Ussita che è uno dei paesi più colpiti dal terremoto del 30 ottobre .

Riferisce il sindaco Marco Rinaldi che la scossa di stamani è stata fortissima, ed anche il maresciallo dei carabinieri riporta che ci sono stati altri crolli in paese, poiché dopo la scossa in paese era visibile il fumo provocato dai pezzi delle costruzioni caduti al suolo. Le strade sono quasi del tutto impraticabili ormai ed anche spostarsi per andare a raggiungere chi è stato trasferito negli alberghi diventa sempre più complesso.

Mancano al momento ancora i dati ufficiali sul numero delle persone che si sono trasferite dopo essere rimaste senza casa lungo le coste .

Approssimativamente nelle Marche si tratterebbe di circa 25mila persone, quasi tutti concentrati nella provincia di Macerata. In Umbria sarebbero più di cinquemila, ed in Abruzzo 3mila.

E’ in fase avanzata l’allestimento di alcune tensostrutture nell’area di Norcia, dove troveranno riparo alcune persone che lunedì hanno protestato rifiutando il trasferimento nei centri marini.

Il Consiglio dei ministri ha stanziato nuovi fondi per l’emergenza ed ha deciso le modalità di intervento nelle aree colpite dal sisma: si tenterà di ricalcare il percorso già adottato in Irpinia dopo il terremoto del 1980: entro Natale verranno pronti alcuni campi container, ed è rimandato alla primavera il montaggio di moduli abitativi prefabbricati seguiti dalla ricostruzione del patrimonio edilizio ed artistico.

Una situazione che non accenna a migliorare, che oltre ad abitazioni e ad edifici storici vede crollare anche i sogni delle persone aumentandone i bisogni , poiché ogni cosa che li circonda sta smettendo di esistere, facendo perdere loro ogni riferimento, e lasciandoli ad un destino incerto basato su una dubbia durata che spaventa ancora di più chi suo malgrado si ritrova costretto a subirlo.

Inutile parlare della sensazione di impotenza che mi pervade , di quanto ci si senta “piccoli” ed impreparati, di quanto ogni parola diventi pesante, pesante proprio come i massi che senza pietà stanno rotolando giù .




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