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I venti a oltre 200 chilometri l'ora hanno spazzato via centinaia di case, le piogge hanno causato diverse inondazioni. Una ventina sono le vittime ed è impossibile calcolare il numero delle persone senza un tetto. Il pericolo maggiore ora sono le epidemie a causa delle acque contaminate. “I bambini e i collaboratori del Villaggio SOS di Les Cayes stanno fortunatamente bene ma abbiamo subito molti danni nella scuola SOS Hermann Gmeiner e in alcune case del nostro Villaggio. Le comunicazioni sono difficili, manca l’elettricità - raccontano i colleghi di Haiti – Il nostro staff sta valutando, in queste ore, la situazione per preparare la risposta all’emergenza. L'uragano è stato devastante per le comunità vulnerabili nelle aree colpite. Ci sono segnalazioni di allagamenti diffusi, danni alle infrastrutture e bestiame. Molte case sono state distrutte, i tetti danneggiati e migliaia di persone non hanno ora accesso a cibo, acqua, servizi igienici ed elettricità. Aeroporti e scuole sono chiusi. Daremo sostegno alle famiglie vittime dell’uragano e ai bambini. Temiamo ora le epidemie per l’acqua contaminata”. SOS Villaggi dei Bambini inizia le attività per aiutare i bambini ad Haiti nel 1978. Un anno dopo sorge il Villaggio SOS di Santo che accoglie 180 bambini. Nello stesso anno, nasce la Hermann Gmeiner Scuola di Santo che oggi regala istruzione a 1300 bambini. Nel 1989 cominciano le attività a Cap Haitien. Nel 2012 viene sostenuta la costruzione di una scuola comunità per 490 studenti. E’ terminata la costruzione del Villaggio SOS di Les Cayes. Oggi ci sono 3 Villaggi SOS nel paese che accolgono oltre 500 bambini. A Port-au-Prince, 26 centri sociali SOS stanno sostenendo tra i 2.300 e i 3.000 bambini. 800 bambini a Cap Haitien sono aiutati dai centri comunitari dei Villaggi SOS. Prima, durante e dopo il terremoto, SOS Villaggi dei Bambini ha risposto alla catastrofe attraverso squadre e programmi di emergenza. Il Villaggio SOS di Santo ha accolto 400 bambini non accompagnati. Lo staff di SOS Villaggi dei Bambini ha gestito il processo di riunificazione con le famiglie biologiche. Nei mesi successivi al disastro, sono stati forniti pasti a 24.000 bambini, ogni giorno, attraverso punti di distribuzione cibo. Sono più di 21 mila le persone sostenute dai nostri programmi.
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 22:40:51 |
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