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Tsunami, spettacolo fuori programma proposto al teatro Trastevere di Roma, il 24 e 25 settembre, è anche l’avvio della stagione teatrale che verrà ufficialmente presentata il 4 ottobre, con una serata dedicata agli spettacoli ricca di humour e spirito e senza troppa seriosità, un po’ come è sempre stato nell’animo del teatro Trastevere. A seguire un ricco buffet nel foyer. Tsunami , scritto e diretto da Roberto Nugnes, con Federica Flavoni, Geremia Longobardo, Raffaele Risoli e Maria Antonia Fama è una storia ambientata in un’Italia anni settanta, su una spiaggia libera dove vengono ad incontrarsi dei curiosi personaggi. Una coppia di coniugi ormai insieme da dieci anni che non fa altro che litigare in un rinfacciarsi continuo di mancanze e sfottò fatti apposta per strappare risate. Il pallino dei due sono le comode rate con cui l’Italia ha fatto pubblicità al progresso per anni, quando ancora si parlava di sano consumismo e crescita economica. La popolazione si indebitava ma non se ne accorgeva. La seconda casa, un figlio, le grandi idee promosse in televisione erano il miraggio con cui sognare e smettere di pensare. Ma a farci riflettere è proprio il terzo personaggio, un poeta scrittore che legge Stephen Hawking e che si viene a trovare per puro caso nel raggio dell’ombra dei due coniugi. A questo punto i ruoli si ribaltano, l’usurpatore di ombre diventa il nemico, processo coadiuvato anche dalla lettura delle mani di una fattucchiera, e la coppia sia allea contro il fantomatico pericolo. Il poeta parla e ragiona, sui pericoli del progresso, sui disastri ambientali, sulla possibilità di una televisione che dia consigli ma con onestà. A questi moniti i due rispondono con cocciutaggine e ristrettezza di vedute, meschini nei loro condizionamenti mentali, superficiali e biechi. Alla fine arriverà la morte, in un sordido confronto tra ragionevolezza e stupidità e a fare macerie di quel che rimane il maremoto, appunto lo Tsunami, che il malaugurato poeta usurpatore di ombra aveva previsto qualche ora prima, ma che i due hanno ignorato ritenendolo un pazzo. A dire verità scomode ci si rimette sempre, per questo meglio appiattire il cervello e adagiarsi sui comodi allori della banalità. Almeno questo sembra dirci Nugnes con il suo testo. A presto al teatro, dal 4 ottobre con la serata di presentazione e una nuova stagione all’insegna della riflessione e del divertimento. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:04:07 |
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