Questo è quanto viene indicato dall’autopsia effettuata sul corpo del ragazzo. Sulle armi utilizzate per infiggere queste vere e proprie torture sono state trovate tracce dei due incriminati, Manuel Foffo e Marco Prato.

Luca Varani è stato torturato con 100 colpi inferti sul corpo tra martellate e coltellate e a provocare la morte è stato il dissanguamento causato dalle ferite. Per questo delitto sono in carcere con l’accusa di omicidio volontario Marco Prato e Manuel Foffo.

Secondo l’esame autoptico Varani ha ricevuto circa 20 martellate al capo e alla bocca. Il resto dei colpi, inferti con coltelli e un martello, sono dislocati su tutto il corpo. La perizia ha accertato anche che circa 30 ferite, tutte con arma da taglio, sono state causate con il solo scopo di provocare dolore.

Entrambi hanno impugnato le armi e sono responsabili di questa mattanza ,  sia  Marco Prato che  Manuel Foffo a tutt’oggi non hanno fornito una motivazione valida, anche se non esistono motivazioni valide per provocare la morte a qualcuno . Il tutto è avvenuto lo scorso 4 marzo in una abitazione al Collatino, Roma.

Le verifiche degli esperti e del perito nominato dal gip si sono concentrate su almeno due coltelli e sul martello utilizzati nell’appartamento di Foffo.

Un “festino” molto differente da quelli che si svolgono solitamente tra amici, una coscienza alterata da chissà quale sostanza , una situazione incresciosa e dolorosa per chi l’ha subita ed anche per chi è rimasto qui in attesa di ricevere risposte e giustizia, una brutta pagina che attende di essere letta fino in fondo , di cui è complice la noia della vita che avvolge chi di voglia di vivere non ne ha ed usa la vita altrui per dare uno scossone alla propria .