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Tempi duri, tempi di crisi questi , situazioni in cui si fa fatica ad andare avanti nella vita e somme onerose a cui dover far fronte , una notizia che ad una prima lettura potrebbe avere il sapore della bufala mediatica, scritta solo per fare attirare l’attenzione del lettore ma nella realtà le cose non stanno così e l’avvenimento è reale . Daniele Cametti cittadino romano riceve una maxi-bolletta elettrica da 65mila euro, ma lʼAcea spiega: “I calcoli sono esatti”
Equilibri delicati su cui poggiano le richieste di un’azienda che deve essere pagata per le forniture erogate, e lo stupore unito all’ammissione di aver sempre puntualmente pagato da parte del cittadino. L ʼazienda sottolinea che la fattura giunta a Daniele è un conguaglio relativo ai “consumi effettivi relativi a un periodo di 10 anni”. Dal canto suo lʼuomo è pronto a dare battaglia: “Eʼ una cifra spropositata: mai richiesto il servizio in queste modalità”. Questa disavventura è decisamente “salata” proprio per il suo ammontare e dal sapore amaro che lascia in bocca a causa della mancata lettura della sua utenza domestica durante tutti questi anni. Daniele però precisa di aver corrisposto regolarmente quanto richiesto nelle bollette ricevute , che si attestavano tra i 150 e i 200 euro al bimestre. Questo dato, secondo Daniele di professione fotografo è congruente con il suo consumo di elettricità l’uomo è solito usare per lavoro computer e altre attrezzature, mentre a casa l’utilizzo degli elettrodomestici è moderato. Daniele urla la sua indignazione attraverso il social network Facebook: “Ho ricevuto una bolletta da 65mila euro perché mi sono fidato di un servizio pubblico che ha svolto male il suo lavoro. Avrebbero dovuto fare per legge una lettura al mese – avendo il contatore digitale – e qualora non avesse funzionato, almeno una lettura all’anno e fatturarmi quel poco o quel tanto che sia, in modo che fossi in grado di accorgermi e valutare un consumo abnorme e scoprirne le cause. Invece no. Niente. Nulla in 10 anni!”. Stando a questa ricostruzione fornita dall’utente “moroso” , l’Acea – società che gestisce la distribuzione elettrica nella Capitale – non avrebbe mai effettuato una lettura del contatore dall’aprile del 2006 al maggio del 2016, e avrebbe concentrato l’intera somma da pagare in un’unica maxi-bolletta. Chiaramente Daniele guarda al suo futuro con estrema preoccupazione: “Cosa dovrei fare secondo loro? Pagare entro il 19 settembre 2016 o dilazionare in un numero imprecisato di rate, che se equivalesse ai 10 anni trascorsi corrisponderebbero a 60 comodi bollettini dal 1092 euro! Un mutuo! Hanno ipotecato il mio futuro e quello di tutta la mia famiglia”. “Mi sono sentito male – spiega il fotografo – tant’è vero che oggi, 5 settembre, visto che il mio medico è tornato vado subito a farmi visitare”. Non si riesce a capacitare di una simile bolletta dato che spesso si è recato fuori Roma per lavoro e che la sua casa non è così da grande da giustificare una simile spesa. La bolletta di 34 pagine riporta le letture del contatore registrate. Rimane dell’azienda la responsabilità della mancata lettura. Forse i Dirigenti in questa situazione si dimostrano disattenti e non tengono troppo in considerazione i cittadini/utenti recapitando comunque-senza il dovuto preavviso e/o un contatto preventivo- la richiesta di saldare questo conto oneroso. L’utenza del Cametti fa parte del mercato tutelato (quindi è sottoposto al regime dell’Autorità Nazionale dell’Energia e dell’Antitrust, definibile “statale”) e non del cosiddetto “mercato libero” (cliente) ed è tenendo in considerazione questo aspetto che dovrà essere trattata. Per stessa ammissione di Acea l’utente può avvalersi dell’istituto della prescrizione dei “primi cinque anni” non più esigibili per legge. Pertanto, salvo dimostrare con letture effettive il dovuto, dovranno essere rifatturati i consumi dal 2011 al 2016. Escludendo il non emesso (2014) e rateizzandone il conguaglio, come sancito dalle Autorità in questi casi. Una richiesta ingente per pagamenti che comunque a detta dell’utente sono avvenuti. Questa è la risposta scritta che Acea ha fatto pervenire “In merito al caso del signor Cametti, Acea conferma l’esattezza dei calcoli inerenti i consumi effettivi del sig.Cametti e, di conseguenza, ribadisce la congruità dell’importo richiesto al cliente. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:11:42 |
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