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«Sono di destra, embé?!». Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, ci sta abituando ai suoi siparietti, che possono piacere o fare antipatia. Un passato in AN e l'amicizia con Alemanno, che è accorso a fargli visita dopo il sisma, confermano il suo credo politico. La felpa, che indossa fin dal mattino, oggi è stata accompagnata da un megafono e una bandana, stile Masaniello. Non basta: i compaesani lo portano in trionfo, e lui non si sottrae, anzi. «Ecco come si vincono le battaglie, con il cuore e con la ragione» ha dichiarato, e la popolazione, di rimando: «Sergio sei tutti noi». Insomma, un personaggio che non nega al suo pubblico un'ostentata capacità e volontà a stare sotto i riflettori. Perché sta sempre davanti a una telecamera? Perché ha preso "il comando del suo popolo"? Perché ha dichiarato che, se verrà raggiunto da un avviso di garanzia "Me ne frego, è un atto dovuto"? La scuola omnicomprensiva di Amatrice, i cui lavori di ristrutturazione sono finiti nel 2012, e per cui sono stati spesi 160.000 euro per un "miglioramento" in quanto a antisismicità, è crollata. Letteralmente sbriciolata. E' anche a questo, che si riferisce il Sindaco Pirozzi, quando accenna a un eventuale avviso di garanzia che potrebbe raggiungerlo a breve. Per farvi comprendere quali tipologie di lavori siano stati effettuati nella scuola in questione, ecco l'intervista al proprietario della Edil Qualità Gianfranco Truffarell, impresa che si è occupata dei lavori di ristrutturazione, l'intervista è di Repubblica:
Credo di poter dire che, per rispetto alle vittime - morte e vive - del terremoto, il Sindaco Pirozzi, come chiunque si atteggi a "Salvatore della patria" sotto qualsiasi veste, dovrebbe tacere, o centellinare le parole. Non è il momento della ribalta, non è l'occasione per parlare di sè, non è l'ennesimo palcoscenico da sfruttare, seppur sembri che tutto sia fatto in virtù degli aiuti che vengono richiesti, per la ricostruzione: ci sono modi e modi. Il fatto che la popolazione di Amatrice non se ne renda conto, non è secondario... Una delle prime vessazioni contro i terremotati, dopo i ritardi nei soccorsi, subiti un po' da tutti, ma non troppo svelati dalla stampa nazionale, è stata la decisione di spostare i funerali delle vittime di Amatrice a Rieti. Ma ecco arrivare il contr'ordine: i funerali si faranno ad Amatrice. Il fatto che se ne sia dovuto discutere, è già un misfatto. Non doveva proprio venire in mente a nessuno, una cosa del genere, anche a costo di celebrare i funerali in mezzo a un campo. Attendiamo di vedere cosa accadrà. Attendiamo di capire come verrà gestita questa ennesima "Ricostruzione". Da notare come, in queste ore, tutti i partiti nazionali siano coesi per "Ragioni di ricostruzione": ecco, potrebbe evidenziare il primo sintomo di accaparramento di una fetta, ognuno, della gestione dei lavori post sisma. Come sempre, mi auguro di aver torto. Almeno stavolta. ©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 23/11/2024 00:44:09 |
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