Un grido di giubilo si è levato nel quartier generale del Jet propulsion laboratory della Nasa, che si trova in California: "Welcome to Jupiter!"

Tutti in piedi e a battere le mani, nell'esatto istante in cui è giunta la conferma che, a oltre 500 milioni di chilometri, la sonda Juno, si è inserita nell'orbita del pianeta Giove. L'operazione è andata a gonfie vele, senza alcun tipo di problema. Effettivamente, era l'inserimento in orbita il momento cruciale dell'operazione: anche un solo errore, avrebbe compromesso tutto il progetto.

Considerate che, Juno, ha viaggiato alla velocità di 200.000 chilometri orari: sarebbe bastato un minimo intoppo nella fase di rallentamento, per vanificare tutta l'operazione e far si che Juno, si perdesse nello spazio, per sempre.

Attualmente Juno è in fase di allontanamento dal pianeta Giove, ma entro la fine di Agosto, ci sarà un nuovo avvicinamento, che consentirà alla sonda di scrutare - letteralmente - i segreti del più grande pianeta gassoso del sistema solare, per inviarli direttamente al pianeta Terra.