Sei nella sezione Mondo   -> Categoria:  Cronaca dal Mondo  
Sud Sudan: Il massacro al PoC di Malakal e' il segnale del fallimento delle Nazioni Unite

Sud Sudan: Il massacro al PoC di Malakal e' il segnale del fallimento delle Nazioni Unite
Autore: Redazione Esteri
Data: 24/06/2016

Medici Senza Frontiere pubblica oggi un rapporto sulla risposta umanitaria e di peacekeeping dopo l’attacco nel Campo di Protezione dei Civili (PoC) di Malakal, in Sud Sudan, il 17-18 febbraio. Il rapporto rivela che nonostante una forte presenza militare nel PoC e il chiaro mandato di proteggere i civili, la Missione delle Nazioni Unite in Sud Sudan (UNMISS) ha fallito nel suo compito di salvaguardare la vita delle persone che vivono nel campo e avrebbe potuto evitare molte vittime. 

Il rapporto mostra anche che la maggior parte degli attori umanitari che lavorano nel sito si è trovata bloccata e non ha potuto rispondere ai bisogni urgenti degli sfollati durante l’emergenza. Le regole per la sicurezza delle Nazioni Unite hanno impedito il loro intervento durante l’emergenza, breve ma acuta, nel momento di massima necessità.

Quando il 17 febbraio sono scoppiati gli scontri all’interno del Poc e successivamente un gruppo armato ha attaccato il campo dall’esterno, la UNMISS non ha avviato alcuna azione immediata. Quando le ostilità sono terminate, circa un giorno dopo, diversi resoconti hanno affermato che tra i 25 e i 65 civili sono deceduti, che oltre 108 sono rimasti feriti e oltre 30.000 sono stati sfollati. Valutazioni condotte dopo l’attacco mostrano che oltre 3.700 ripari, circa un terzo del campo, sono stati bruciati. La popolazione del PoC, già stremata dalla guerra, è stata traumatizzata e ha dovuto ricostruire la propria vita dalle ceneri del campo.

“La nostra indagine mostra che l’UNMISS non ha rispettato il proprio mandato di proteggere i civili, come stabilito dal Consiglio di Sicurezza: prima dell’attacco, ha fallito nell’impedire che nel campo entrassero armi; ha deciso di non intervenire quando sono iniziati i primi scontri all’interno del sito e quando è avvenuto l’attacco dall’esterno è stata estremamente lenta nel rispondere all’assalto” così Raquel Ayora, direttore delle operazioni di MSF, commenta il rapporto sull’accaduto.

I siti di Protezione dei Civili hanno una configurazione particolare e scomoda da gestire per l’UNMISS ed è chiaro che il loro obiettivo ultimo è quello di chiudere Malakal e trasferire altrove la popolazione sfollata. L’UNMISS è riluttante nel migliorare le drammatiche condizioni di vita all’interno del sito o nell’implementare misure che migliorerebbero la sicurezza. Attualmente lo spazio disponibile per ogni persona è appena un terzo degli standard minimi accettati a livello internazionale, la distribuzione di cibo è a malapena al livello di sussistenza e la fornitura complessiva di acqua è spesso inferiore ai 15 litri a persona al giorno (lo standard minimo internazionale del Progetto Sfera). Oltre a questo, all’interno e nei dintorni del sito la violenza sessuale è dilagante e rende la vita quotidiana un rischio continuo.

Un sondaggio pubblicato da MSF insieme al rapporto mostra che più dell’80% delle persone sfollate non si sente al sicuro all’interno del PoC e dopo l’attacco di febbraio ha perso fiducia nell’UNMISS. Ma l'indagine mostra anche che l'insicurezza al di fuori del campo è unanimemente indicata da tutti gli intervistati come il motivo principale per non lasciare il sito. Si sentono schiacciati tra l’incudine e il martello.

“I siti di protezione dei civili continuano a essere una soluzione solo parzialmente efficace per rispondere agli estremi bisogni di protezione della popolazione” dice Ayora. “Fin quando non ci sarà una soluzione migliore o più sicura, non possono essere smantellati e i gap nella protezione e nell’assistenza devono essere colmati. L’UNMISS e tutte le agenzie umanitarie devono imparare da questo fallimento collettivo e fare passi concreti per garantire che, in caso di nuovi attacchi o violenze, saranno intraprese decisioni e azioni radicalmente diverse”.

MSF chiede alle Nazioni Unite di pubblicare i risultati delle loro indagini sui fatti relativi all’attacco di Malakal. Le organizzazioni che lavorano nel PoC devono rivedere e adattare i loro piani di emergenza e fare tesoro di questa lezione in vista di altre emergenze che causino bisogni acuti di protezione e assistenza.

Il rapporto completo è scaricabile a questo link:
archivio.medicisenzafrontiere.it/pdf/Malakal%20Report.pdf
Il sondaggio è qui:
archivio.medicisenzafrontiere.it/pdf/Malakal%20Survey%20pdf.pdf




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 22/11/2024 23:09:35

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Cronaca dal Mondo

Autore: Redazione Esteri
Data: 27/05/2020
Traffico di droga: le società fantasma dei cartelli messicani

La rete più articolata, e che riguarda uno degli importi più elevati da record, è stata scoperta dall'Unità di informazione finanziaria (FIU) del Tesoro nel 2014.

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Esteri
Data: 14/05/2020
Afghanistan: attacco a un reparto maternità di Kabul

I primi momenti della vita di un neonato dovrebbero trascorrere tra le braccia di sua madre, non in un ospedale in fiamme con proiettili e bombe che piovono...

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Cronaca
Data: 08/05/2020
Allarme Interpol: droga consegnata domicilio con il cibo

Le organizzazioni criminali stanno ricorrendo ai servizi di consegna di cibo per trasportare la droga e altre sostanze illecite, mentre i Paesi sono in preda al lockdown a causa della pandemia globale di Covid-19. 

Leggi l'articolo

Autore: Di Luca De Rossi - Redazione Esteri
Data: 07/05/2020
Coronavirus: in Olanda aumenta l'uso di cannabis a causa dell'isolamento forzato

Il consumo di cannabis in Olanda e’ aumentato durante la crisi causata dall’avvento del coronavirus.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -