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Il 16 giugno si è inaugurata la mostra Any Given Book alla White Noise Gallery, a San Lorenzo in Via dei Marsi, fino al 31 Luglio, dove 47 artisti da 10 paesi diversi del mondo offrono al visitatore una rassegna di opere complesse, tutte intorno al nucleo centrale scelto per quest’anno: il libro. Il libro bruciato, maltrattato, amato, ricomposto, stracciato, ridicolizzato, rievocato e riabilitato ad oggetto d’arte o veicolo d’espressività. Si tratta della seconda collettiva lanciata attraverso un open call in rete a cui hanno aderito questi artisti di ogni genere, che spaziano dalla fotografia, alla scultura, alla pittura o all’art street. Le uniche imposizioni sono dettate dalle dimensioni, non maggiori di 50x50 per ovvi motivi di spazio. La White Noise Gallery è una piccola galleria nel cuore di una Roma variopinta, e il giorno dell’inaugurazione non stupisce che sia piena di cultori dell’arte e di giovani curiosi, stipati nei piccoli locali che la compongono, compresi il piano interrato e quello rialzato. Le tecniche miste permettono di spaziare da un’opera concettuale ad una più visionaria, accompagnate spesso da didascalie che ne aiutano la comprensione.
La difficoltà nel capire il contemporaneo sta nella sottile linea di ingenuità e disincanto con cui l’oggetto viene proposto. Si può dire e intendere tutto, per questo spesso nel corso della mostra sono presenti alcuni degli autori o comunque una guida che possa spiegare il senso di ciò che è esposto. Incontriamo artisti come Stefano Tedeschi che propone l’Enciclopedia Meccanica interattiva, antesignano dell’Ebook. Oppure l’opera di Gianluca Panareo, Crudelitate, che raffigura un libro grigio emerso dalla cristallizzazione di una colata di resina e cemento insieme alla cenere prodotta dal rogo di alcuni libri a Fano qualche anno fa. Esposto troviamo anche Omino71 feat. James Dylan Ray : “Più falso dei Protocolli dei Savi di Sion, più vero del Mickey Mouse Protection Act, a metà strada tra il lavoro dell’amanuense e l’edizione esclusiva truccata, tra il catalogo d’arte e la letteratura di genere, tra lo zibaldone e il faldone, tra la monografia e la schizofrenia”. Un librone gigante pieno di immagini, adesivi, figurine colorate, disegni, scritte, impressioni. Prezzo 7.500 euro. Uno dei grandi presenti alla mostra è Stefano Gentile, con il suo Adaptability (L’origine della Specie), prezzo 800 euro, per raccontare come l’uomo abbia invertito il processo naturale, cercando di adattare la natura alle sue necessità, dando inizio alla nuova era Antropocene, in cui plastica e rifiuti non degradabili caratterizzeranno il substrato terrestre per i millenni a seguire.
Interessante l’opera di Josep Tornero, Monografia de la Aparicion (Divina Commedia)in cui il velo che ci separa dalla conoscenza è qui squarciato dal potere del libro, simbolo e veicolo del sapere umano. Con Effimero, Jerico ripropone il suo espressionismo connotato dal Nouveau Realisme, grazie ad una sovrapposizione di pagine lacerate per cui il lavoro risulta in continuo mutamento senza che sia possibile fissarne un’immagine univoca.
Tra gli altri anche il fotografo Francesco Amorosino che con la sua opera, Index Librorum Prohibitorum, ci racconta la fine cinquant’anni fa, dell’Indice dei Libri Probiti della Chiesa Cattolica. In generale la mostra esprime un ampio respiro, potente e comprensibile su alcuni dei temi più attuali del nostro secolo. Attraverso l’immaginazione a la creatività si racconta un mondo disordinato, ipercollegato, frantumato dalle discordie più ideologiche che reali. Oggi che sembra non esserci più nulla di proibito, si ritorna all’origine, alla sapienza, alla memoria, al passato, ad un luogo dove si spera di incontrare ancora qualche regola, dove un elemento in comune possa orientarci. In questa mostra così ben curata, il simbolo di questa coesione è proprio il libro, vettore di umanità e di conoscenza. |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/11/2024 23:14:17 |
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