|
|
|
Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali
|
Quando nel 2001 venne introdotto l’euro, la maggior parte delle persone non si rese conto di una cosa molto importante: il corrispettivo di circa 2.000 lire e addirittura di 4.000 lire, era stato trasformato in moneta metallica.
E’ importante valutare questo elemento, dal momento che è uno di quelli che ci hanno portati all’abbattimento del potere di acquisto. Ricordo che, non appena iniziammo tutti a dover far di conto per comprendere i prezzi esposti con la nuova valuta, presi l’abitudine – ogni sera – di svuotare il borsellino, e di mettere le monete metalliche dentro una vaso di vetro, di medie dimensioni. In capo a 15 giorni, il vasetto si riempì. Volli comprendere quanto denaro avevo ammucchiato in quei 15 giorni, e il risultato mi stupì ma mi fece anche comprendere subito quello che ci stava accadendo: nel vaso di vetro, in soli 15 giorni, avevo accumulato circa 50 euro. Il corrispettivo di circa 100.000 lire. Riflettei quindi, sulla valenza della moneta cartacea, che – da sempre – identifica immediatamente, un maggior valore del denaro. Questa decisione di coniare monete metalliche di alto valore, ha determinato effettivamente nelle popolazioni, una devianza rispetto alla considerazione del valore del denaro. Abbinando poi la decisione politico economica, di non adeguare stipendi e pensioni alla nuova moneta – di fatto sarebbero dovuti raddoppiare se si fosse voluto concedere pari capacità economica – si è realizzato quello che oggi tutti tocchiamo con mano: l’abbattimento della capacità economica di una larga fetta della popolazione, la cosiddetta “Classe media”. E’ questo uno dei criteri che sono stati fin qui utilizzati per mietere vittime economiche, ma è importante parlarne ora, nelle ore in cui la Germania dichiara che sta per coniare una moneta da 5 euro, che potrà però, essere utilizzata solo all’interno del territorio tedesco. Per ora, aggiungo io. Coniare una moneta metallica da 5 euro, esalta il criterio di perdita della coscienza del valore dei soldi. E’ un atto grave, perché si abbatte contro la capacità di dare il giusto valore dei soldi che si guadagnano. Avere in mano 5 euro metallici, consentirà al sistema economico tedesco di realizzare un sopruso: far si che la popolazione ritenga di poco valore una cifra che, al cambio precedente, corrisponderebbe al doppio. Considerando ciò che è accaduto con l’entrata in vigore dell’euro, la stessa sorte toccherà ai 5 euro metallici, che ben presto, saranno considerati “monetine di poco valore”. E’ agghiacciante, perché andando di questo passo, gli esseri umani perderanno ogni consapevolezza, non solo legata al reale valore del denaro, ma anche – ad esempio – del valore del lavoro che si svolge, e si alimenterà, parallelamente, l’idea che i prodotti che si acquistano costano meno di quanto si pensi. La realtà è nettamente diversa: la capacità economica delle famiglie cala in virtù del non adeguamento di stipendi e pensioni al costo della vita. Il costo della vita – dal 2001 in special modo – è stato raddoppiato se non triplicato, col giochetto attraverso il quale a 1 euro corrispondessero 1.000 lire (ricordate i vecchi negozi “Tutto a mille lire”? Col passaggio all’euro, si tramutarono in “Tutto a un euro”, esattamente il doppio di quando c’era la lira). Considerando che, almeno per ciò che riguarda il giusto adeguamento di stipendi e pensioni, dipendiamo tutti dalle decisioni dei governi, almeno per ciò che riguarda il senso del denaro, cerchiamo di non cadere nella rete: quando maneggiamo monete da 1 e 2 euro, facciamo tutti questo piccolo esercizio…Il calcolo matematico per fare il cambio in lire. Aiuterà a riconsiderare il valore dei soldi e a non cadere in trappola ancor di più, nel momento in cui anche in Italia e negli altri paesi della zona Euro, verrà coniata una moneta da 5 euro. ©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina
|
Cosa ne pensi? |
|
Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito. Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra. Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui |
I commenti: | |||
Commento
1)
|
|||
Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 21/11/2024 06:36:28 |
Sei
iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.
Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.
Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.
“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.