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Riceviamo e pubblichiamo: Lettera aperta
“Chiunque è in grado di esprimere qualcosa deve esprimerlo al meglio”. Questo affermava Giovanni Falcone e questo pensiero sostiene le mie dimissioni dall’incarico di segretario del Circolo PD di Subiaco e la mia uscita dal partito Con rammarico tiro le somme di un anno di lavoro portato avanti con dedizione e passione, ma che non ha prodotto quel rinnovamento radicale di cui il circolo necessitava. Il segretario nazionale Matteo Renzi, ha professato la necessità di un rinnovo e di un potenziamento della classe dirigente, che avrebbe lo scopo di rinnovare e riattivare una partecipazione positiva alla vita politica tanto danneggiata dall’antipolitica. Purtroppo si assiste ad un rinnovamento solo di facciata che cela dietro nuovi visi, vecchie logiche e soliti padroni. Io non intendo prestare il mio nome e la mia immagine per il repulisti di nessuno. Ho provato sulla mia pelle che le novità indipendenti, invece di essere accolte e inserite vengono osteggiate e denigrate agli occhi dell’opinione pubblica. Non mi riconosco in un’azione politica come quella che si sta intraprendendo per le prossime amministrative che vede il PD in una alleanza che non basa il proprio esistere nella fiducia reciproca, alleanza che chiede a due realtà eterogenee di stare insieme su basi fragili, che continua a passare la maggior parte del tempo a sfidarsi tra veti e tatticismi reciprochi, e che ad oggi ha discusso di tutto fuorché di programmi e visione del territorio. Non mi riconosco in chi svolge trattative parallele e non condivise al fine di riaffermare la propria supremazia sul Circolo e sul territorio. Non mi riconosco in una visione del territorio che non metta al centro le esigenze vere di Subiaco e sceglie invece di seguire logiche “di componente”. Scelgo di andar via perché in questo contesto non sento di essere nelle condizioni di dare il meglio di ciò che ho. Scelgo di lasciare un partito in cui tanto credevo e che pensavo capace di operare quel cambiamento che l’Italia merita. Ho contestato la L.107, dedicata alla scuola, perché foriera di una visione della missione educativa che vede il dirigente come uomo solo al comando depauperando il valore e il peso degli organi collegiali, oltre a prevedere l’apertura a finanziamenti privati che metterebbero a rischio l’autonomia dell’istituzione scolastica pubblica e a non sciogliere quelli che sono le vere criticità, ho comunque contribuito nel mio piccolo ad una riflessione su tale legge all’interno del partito; ho partecipato ad incontri informativi per comprendere le scelte di riforma costituzionale portate avanti dal governo; ho tollerato un circolo condotto da logiche personalistiche, ma ad oggi non riesco a condividere e sostenere le scelte operate dal Partito. Ora quindi lascio la mia mansione, a chi meglio di me, può essere portavoce di questo modo di intendere la politica. La mia propensione all’inclusione, alla pluralità, alla partecipazione non è ciò che piace a chi detiene la “maggioranza” all’interno del circolo e che non si preoccupa di essere rappresentativo della “maggioranza” degli elettori del PD. Lascio in poche parole perché ritengo non sia rappresentata l’etica che ogni politico dovrebbe incarnare. Ci tengo a dire che continuo a credere nei partiti e nella politica. Solo nei partiti , quelli veri, quelli che sollevano discussioni e approfondimenti, quelli che dialogano con gli altri attori della politica locale, quelli che hanno un’etica condivisa e non autoreferenziale, solo in questo tipo di partiti si può continuare a parlare di Politica. Immagino che ci sarà chi mi dirà che si deve restare per apportare il cambiamento in cui si crede, l’ho fatto, ma si può rimanere lì dove si percepisce la possibilità di produrre cambiamento. Ringrazio quelle persone che mi hanno sostenuta in questo anno e che mi hanno testimoniato stima e fiducia. “ La politica è l’arte del possibile” e questo continuerò a perseguire.
Marianna Sturba |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 24/11/2024 13:37:26 |
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