2.800 km di solidarietà per aiutare gli orfani russi
L’iniziativa solidale organizzata dall’associazione GEOforCHILDREN partirà il 29 luglio da Ronchi dei Legionari (GO) per arrivare sulla Piazza Rossa a Ferragosto. Obiettivo: «Raccogliere fondi per aiutare i ragazzi senza famiglia che vivono negli istituti», spiega l’ideatore Paolo Ferraris
Oltre 2.800 km in bicicletta per aiutare i ragazzi orfani russi. È il progetto solidale “Ride to Moscow” organizzato e promosso dall’associazione GEOforCHILDREN che vedrà Paolo Ferraris, presidente di GEOforCHILDREN e ideatore dell’iniziativa, il fratello Alessandro Ferraris e Arturo Giustina unire il Friuli con Mosca in bicicletta. Il trio partirà da Ronchi dei Legionari (GO) il 29 luglio per arrivare nella capitale russa il 15 agosto: 18 giorni per percorrere oltre 2.800 km e attraversare Slovenia, Austria, Repubblica Ceca, Polonia e Bielorussia. Al loro fianco, a coordinare l’intero tour, Roberto Travan socio fondatore di Starbene Group insieme con lo stesso Giustina. “Ride to Moscow” è un’iniziativa di solidarietà per promuovere il fondo “Una porta per la Vita”, a favore dei ragazzi orfani russi nell’intento di aiutarli nello studio affinché possano trovare un lavoro alla loro uscita dall’istituto dove sono cresciuti.
«Il progetto “Ride to Moscow” è nato per dare ulteriore impulso all’attività di GEOforCHILDREN, ma anche per sensibilizzare sulla condizione che molti ragazzi russi vivono», premette il presidente dell’associazione e ideatore del progetto Paolo Ferraris. «Il fondo che abbiamo chiamato “Una porta per la Vita”, andrà infatti ad aiutare ragazzi russi tra i 10 e i 18 anni, orfani, che vivono all’interno di istituti fino al raggiungimento della maggiore età perché nel momento in cui questi giovani lasciano la struttura di accoglienza compaiono i primi seri problemi nella loro vita. I dati mostrano che oltre l’80% di loro non riesce ad integrarsi completamente nella società e rimane pertanto ai margini. Vogliamo accompagnarli e assisterli economicamente nel passaggio tra l’abbandono dell’istituto e l’entrata nella vita attraverso percorsi di formazione che possano permettere loro di trovare un lavoro e così favorire una maggiore integrazione nel tessuto sociale».
Diciassette le tappe in programma per unire il Friuli alla capitale russa; circa 160 km ogni giorno fino al tappone finale che supererà i 200 km. «Una parte della prima tappa, da Ronchi dei Legionari a Lukovica in Slovenia, sarà aperta a tutti. Chiunque vorrà accompagnarci per i primi 100 km circa della nostra avventura potrà farlo», continua Paolo Ferraris. «È un modo per coinvolgere il territorio e per permettere a tutti di poter sostenere il nostro progetto in aiuto dei ragazzi russi». Infatti per la prima tappa sarà prevista una quota di iscrizione che sarà interamente riversata nel fondo “Una porta per la Vita”. «Stiamo cercando di organizzare anche un’iniziativa del tutto simile anche in occasione della diciassettesima e ultima tappa con il nostro arrivo sulla piazza Rossa», aggiunge presidente di GEOforCHILDREN.
L’adesione a “Ride to Moscow” è aperta anche alle aziende con la possibilità di “firmare” una tappa o sostenere il viaggio dei tre imprenditori. Tutti i soldi raccolti saranno versati sul fondo “Una porta per la Vita” per i bambini russi in quanto i costi dell’iniziativa saranno interamente sostenuti da Geoclima, società dello stesso Ferraris da sempre vicina a GEOforCHILDREN. Al fianco dell’associazione sono già scese in campo Starbene Group, Geoclima e l’agenzia di comunicazione EoIpso oltre alle associazioni Bisiachi in Bici e Ichona bike. Hanno inoltre dimostrato interesse all’iniziativa Zamil, GMC Refrigerazione, Cesped, Rosenberg Italia, Clima Tech e Geoflange.