Sei nella sezione Il Direttore   -> Categoria:  Editoriali  
Canone Rai in bolletta: la stangata...

Canone Rai in bolletta: la stangata...
Autore: Il Direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 15/01/2016

Alla fine l’hanno fatto: dopo aver passato anni a proclamare l’imminente inserimento del Canone Rai nella bolletta dell’Energia elettrica, ecco che arriva la riforma del Canone Rai, il cui decreto attuativo è inserito nella Legge di Stabilità 2016.

In pratica, a Luglio prossimo, inizieremo tutti, ma proprio tutti, a pagare il canone Rai, che verrà inserito – con una voce a parte – nelle bollette dell’elettricità. 100 euro – il governo non fa che gongolare dicendo alla popolazione  che hanno pure abbassato il costo, da 113,50 a 100 euro, un vero affare… - che verranno spalmati nei dodici mesi, ed essendo la bolletta bimestrale, pagheremo una quota di 20 euro a bimestre.

Qualcuno dovrà spiegare se, il canone in bolletta, è stato pensato per esser pagato per 5 bimestri e non per 6, altrimenti altro che sconto, andremmo a pagare 120 euro e non 100: 7 euro più del solito canone.

Ma attenzione, c’è una prima magagna: essendo la riforma retroattiva, a Luglio non ci arriverà la bolletta gravata di 20 euro, come sarebbe giusto pensare, ma di 60. Dovremo cioè pagare in una sola volta, i tre bimestri precedenti. E questo già appare essere un brutto colpo. Che – guarda caso – il governo ha deciso di infliggere alle famiglie nel periodo dell’inizio delle vacanze estive, quando cioè, l’attenzione generale è presa da altre incombenze, più piacevoli.

Oltre ciò, ci sono parecchie cose che scopriremo solo vivendole: siamo sicuri che questo sistema funzionerà fin da subito e non provocherà invece i soliti danni da assestamento di riforma?

I casi di errore, lo sappiamo, sono riconducibili ai possessori di casa per le vacanze: la pagano due volte? E chi di case ha la fortuna di possederne più di una, cosa gli accadrà? L’attesa della messa in atto della riforma, si riempie di dubbi, perplessità e timori.

Al di la di queste considerazioni, del tutto pratiche, c’è da fare una riflessione: questa riforma è o non è costituzionale? In molti, da tempo, se lo chiedono. E hanno ragione, dal momento che – ad esempio – la riforma sul canone si fonda sul presupposto che, se io ho in casa un abbonamento che mi consente di avere l’energia elettrica, ecco che, automaticamente, si pensa che io abbia anche un apparecchio per la ricezione del segnale televisivo.

Eppure, non è così matematico: ci sono persone che l’apparecchio televisivo non ce l’hanno, e poi, ci sono persone che oggi come oggi, seguono le trasmissioni tv in streaming, attraverso il PC e la connessione internet e non hanno la televisione: al momento, queste persone non devono pagare il Canone Rai, anche se sono certa che, a livello governativo, stanno pensando a come recuperare anche questo tipo di utenza.

Il Codacons per primo, si è scagliato contro questa riforma, che ritiene già incostituzionale. Ecco le dichiarazioni rilasciate lo scorso Ottobre: «illegittimo, incostituzionale e impugnabile». Non lasciano dubbi. E anche Adusbef-Federconsumatori non ci ha pensato due volte a bollare la riforma con queste dichiarazioni: «Non si può e non si deve addebitare a chi non ha tv, ricorreremo alla Corte Costituzionale».

Persino Assoelettrica ha dichiarato inammissibile questa novità: «Non tutti i titolari di un contratto elettrico hanno una tv e viceversa . L’operazione è impossibile e non ci compete». Insomma, una riforma che scontenta molte persone, organizzazioni e partiti politici contrari a questa ennesima imposizione che fa acqua da molte parti.

Il Codacons si dice certo che, da Luglio, fioccheranno molti ricorsi. Vedremo.

Pensiamo però anche ad altre cose che questa riforma comporta. Innanzitutto, potrebbe essere l’inizio di una nuova strategia. Oggi ti impongo il canone rai nella bolletta dell’energia elettrica. Domani, sempre in bolletta, ti inserisco le multe non pagate, le cartelle esattoriali in sospeso…

E se è pur vero che, almeno per ora, sembra che si possa intanto non pagare la quota parte relativa al Canone Rai, ma solo se non si possiede una TV e lo si comunica all’Agenzia delle Entrate e non si rischia quindi di restare senza energia elettrica, non possiamo prevedere ciò che penseranno di fare a livello istituzionale.

La cosa che si deve sapere, anche per valutare meglio quest’azione di governo, è che per ciò che riguarda invece il Canone Rai speciale, quello che dovrebbero pagare le sedi dei partiti, gli uffici pubblici e ogni luogo in cui vi sia la presenza di un televisore proposto alla pubblica visione e il cui importo arriva in alcuni casi anche a oltre 8.000 euro, è l’imposta maggiormente evasa nel nostro paese. Considerando che, quando si tratta di luoghi pubblici istituzionali, a volte non vengono pagate nemmeno le bollette della luce e del telefono, appare chiaro come, questa riforma, sia tesa non solo a batter cassa ma anche, probabilmente, a fare un’ulteriore mappatura delle proprietà immobiliari degli italiani…

Di seguito, un riepilogo di alcuni criteri relativi al Canone Rai e a ciò che può capitare da Luglio.

Ho già pagato il Canone con il bollettino. Devo ripagarlo”?

Si, può accadere. Se ad esempio uno dei due coniugi è intestatario del canone Rai e l’altro è intestatario della bolletta dell’energia elettrica, ecco che si verifica uno dei primi casi di aberrazione: quella famiglia, si vedrà inserire in bolletta anche la quota relativa al canone. Bisognerà quindi dimostrare di aver già pagato.

Sono proprietario di una seconda casa, che ho dato in affitto: devo pagare due volte”?

No, ma solo nel caso in cui l’inquilino abbia eletto domicilio presso l’appartamento, per cui si presume che abbia anche la bolletta dell’energia elettrica intestata a suo nome.

Sono proprietario di più appartamenti, quante volte devo pagare”?

All’atto pratico, il Canone Rai va pagato solo una volta. Si possono possedere più apparecchi televisivi, dislocati in diversi appartamenti, ma si paga una sola volta. Il dubbio che vi saranno invece parecchi pasticci, è alto…

Se non pago la quota del Canone Rai in bolletta, mi staccheranno la luce”?

No, ma il nominativo verrà segnalato all’Agenzia delle Entrate, che si occuperà di avviare la procedura di recupero delle somme non pagate, ovviamente gravate di interessi e sanzioni.

Ci sono categorie di cittadini che non devono pagare il Canone Rai”?

Si:

-          gli over 75enni, ma solo a patto che il reddito – cumulato con quello del coniuge, non superi gli 8.000 euro l’anno.

-          I militari delle Forze Armate italiane o di cittadinanza straniera appartenenti a forze NATO, agenti diplomatici, rivenditori e/o riparatori di apparecchi televisivi.

-          - Chi guarda le trasmissioni esclusivamente sul PC

-          - Chi lo ha già pagato tramite il bollettino postale tramite connessione a Internet

-          - Chi non possiede un apparecchio che riceve il segnale televisivo

Coloro che non possiedono l’apparecchio televisivo, devono segnalarlo: l’autocertificazione, dovrà essere inviata presso la sede dell’Agenzia delle Entrate di Torino, Direzione Provinciale 1 di Torino – Ufficio territoriale di Torino 1 – Sportello Sat. 

Attenzione: chi possiede uno Smartphone o un Tablet con ricezione del segnale televisivo, deve pagare il Canone Rai.

 

©Tutti i diritti riservati. La diffusione è concessa esclusivamente indicando chiaramente il nome dell'autore e il link che riporta a questa pagina




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 23/11/2024 13:36:29

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Editoriali

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 18/05/2020
Indagine Covid-19 - parte V - Trattati, accordi, riforme e omissioni

Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.

Leggi l'articolo

Autore: Editoriale del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Videogames: il governo sostiene le startup del settore

Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.

Leggi l'articolo

Autore: Inchiesta del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 14/05/2020
Indagine Covid-19 - Parte IV - diffusione nella bassa lodigiana: i dubbi sul depuratore

Ai tempi della Sars il mondo scientifico internazionale concordò su un punto: la diarrea è un veicolo di trasmissione da non sottovalutare, perché fu la causa del contagio nel 20% dei casi. A causa delle scariche di feci molli in pazienti che avevano contratto la malattia, un focolaio di Sars esplose a Hong Kong nel complesso residenziale di Amoy Gardens. Portare le mani alla bocca o agli occhi, dopo una scarica di diarrea, è uno dei fattori di contagio, eppure non se ne parla in maniera diffusa.

Leggi l'articolo

Autore: Intervista del direttore - Emilia Urso Anfuso
Data: 13/05/2020
Intervista ad Andrea Vianello - Ogni parola che sapevo

“Ogni parola che sapevo”, edito da Mondadori e nelle librerie dal 21 Gennaio. L’ha scritto il collega Andrea Vianello, ex direttore di Rai3 e noto al pubblico per aver condotto, dal 2004 al 2010, la trasmissione televisiva Mi manda Rai3, oltre ad Agorà, Enigma, La strada della verità, il TG2 e infine Rabona nel 2018, trasmissione che ha condotto fino a poco prima che avvenisse il suo dramma, raccontato con umanità e lucidità, tanto da farti sentire dentro la carne e nella profondità dell’anima le sue emozioni.

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -